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10 Maggio 2024
9:54

L’Università Iuav apre le porte agli animali domestici: cani e gatti potranno entrare negli spazi accademici

L'Università Iuav di Venezia ha deciso di permettere ai dipendenti e agli studenti di portare i loro animali domestici negli spazi accademici. Con questa iniziativa, l’ateneo riconosce il potenziale positivo della presenza degli animali domestici nel ridurre lo stress, aumentare la produttività, stimolare la creatività, favorire la socializzazione e generare empatia tra le persone.

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Benvenuti animali domestici! Inizia così l'annuncio dell’Università Iuav di Venezia, che ha varato un’iniziativa innovativa consentendo ai dipendenti e agli studenti di portare i propri animali domestici negli spazi accademici.

Come specifica l'università, con questa iniziativa l’ateneo riconosce il potenziale positivo della presenza degli animali domestici sul luogo di lavoro e negli spazi accademici, attestato da numerosi studi scientifici che testimoniano come la compagnia degli animali possa contribuire a ridurre lo stress, aumentare la produttività, stimolare la creatività, favorire la socializzazione e generare empatia tra le persone.

L’iniziativa rientra in un quadro più ampio di attività e sperimentazioni per il benessere della comunità Iuav, tra le quali la realizzazione di nuove aree studio, area ristoro, book crossing, spazi verdi, promosse dal rettore Benno Albrecht e dal suo piano pluriennale di rinnovamento delle sedi universitarie. Questi spazi si configurano come nuovi punti di aggregazione dove il personale e gli studenti possono incontrarsi, riscaldare i pasti, preparare bevande, condividere quotidianamente materiale librario.

Anche l’iniziativa in favore degli animali da compagnia rientra tra i benefit della comunità universitaria, per favorire un migliore equilibrio tra vita privata e lavorativa. Cani e gatti sono ammessi ordinariamente all'interno delle sedi, dei locali e degli spazi anche esterni dell'Università Iuav di Venezia, con alcune limitazioni: solo in determinati ambienti, come gli uffici singoli o condivisi con il consenso esplicito di tutti gli occupanti. Sono invece esclusi negli sportelli, aule, spazi della biblioteca e spazi d’ateneo dove si tengano eventi, manifestazioni o cerimonie. Le limitazioni non si applicano ai cani guida per non vedenti, ai cani da assistenza per le persone con disabilità e ai cani da allerta, a cui viene garantito libero accesso.

«Il regolamento è attentamente progettato anche per garantire il benessere degli animali, che i proprietari sono tenuti a tutelare sempre, rispettando le regole fondamentali della convivenza sociale» come si legge all'interno della comunicazione dell'università.

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Si deve dire che anche in Italia, come già avviene ormai da tempo in tanti altri Stati, numerose aziende e amministrazioni sono sempre più pet friendly e stanno consentendo ai propri lavoratori di portare con sé il cane in ufficio. Questa prassi viene sperimentata sempre più di frequente, anche perché ci sono studi consolidati (ad esempio quello condotto dalla britannica University of Lincoln) che dimostrano come le persone che portano con sé al lavoro il proprio cane sono:

  • Più soddisfatte e serene rispetto a chi, invece, è costretto a lasciarlo a casa;
  • Più concentrate mentre lavorano;
  • Maggiormente dedite all’attività e disponibili nei confronti dell’azienda;
  • Più socievoli con i colleghi.

Pare proprio che poter portare il cane al lavoro migliori la vita del lavoratore ma porti enormi vantaggi anche al datore di lavoro.

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