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6 Novembre 2022
18:06

Leo e Muñeca, i due leoni salvati dal circo insieme sino all’ultimo giorno

Nel santuario in Sudafrica dell'Adi (Animal Defenders International) Leo, leone di 19 anni, è stato visto vegliare la compagna di una vita per tutto il periodo della sua malattia, sino al giorno della sua morte.

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Leo e Muñeca – foto Animal Defenders International

Un legame sopravvissuto ai maltrattamenti e alla malattia, un esempio di dedizione e attaccamento che ha commosso centinaia di persone e ha confermato quanto per i leoni siano importati i rapporti sociali. È quello tra Leo e Muñeca, un leone e una leonessa salvati da un circo e compagni praticamente per tutta la vita. Tanto che Leo, quando Muñeca si è ammalata gravemente, è rimasto al suo fianco per proteggerla e supportarla, vegliandola sino al suo ultimo respiro.

La storia l’hanno raccontata gli operatori di Animal Defenders International (Adi), organizzazione internazionale che da anni si batte per la tutela degli animali, che nel 2014 sono riusciti a trasferire Leo e Muñeca da Huaral, in Perù, dove venivano tenuti nella piccolissima gabbia di un circo, al santuario da loro gestito in Sud Africa. Dopo otto anni trascorsi in armonia e libertà nel santuario insieme  con i loro figli, Rolex, Chino, Coco, Africa e Kiara, Muñeca si è ammalata. E Leo non l’ha mai abbandonata, sdraiandosi al suo fianco, vigilando su di lei e avvolgendola tra le sue zampe quando ha smesso di mangiare e ha iniziato a diventare letargica. Un legame che si è interrotto a settembre, con la morte della leonessa.

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Gli esami condotti dai veterinari del santuario hanno confermato che Muñeca aveva un quadro clinico molto complesso: un tumore al polmone, cisti al fegato, problemi alla cistifellea, un basso numero di globuli rossi e problemi al midollo osseo. Per gli operatori del centro, conseguenze non soltanto della vecchiaia, ma anche delle sofferenze e dei maltrattamenti subiti durante la sua permanenza al circo.

Il salvataggio di Leo e Muñeca era partito nell'agosto 2014 con l’Operazione Spirit of Freedom. Gli operatori dell’Adi erano entrati in azione per far rispettare la legge con cui l’allora presidente Alan Garcia aveva vietato lo sfruttamento degli animali nei circhi. Il personale dell’organizzazione aveva fatto irruzione con la polizia in un circo a nord di Lima, e nonostante le difficoltà era riuscito a prendere Leo e i figli Rolex, Chino e Coco. Il sequestro era però stato bloccato da un avvocato assunto dal circo, lasciando Muñeca, Africa e Kiara con la compagnia. Il giorno successivo il tendone era stato rimosso e gli animali portati via: l’Adi ha impiegato mesi a rintracciarlo, al confine con l'Ecuador, ma alla fine è riuscita a riunire Leo, Muñeca e i cuccioli nel suo Centro di Soccorso Temporaneo e a trasferirli in aereo verso una nuova vita in Sud Africa.

Alla luce della vita vissuta da Leo e da Muñeca, e dallo strettissimo legame che i due anziani leoni avevano stretto e mantenuto anche al santuario, la morte della leonessa ha rattristato moltissimo gli operatori del santuario e li ha anche fatti temere per le sorti di Leo, rimasto solo all’età di 19 anni, molto avanzata per questa specie. Qualche settimana fa, però, è arrivato un aggiornamento che lascia ben sperare: «Il team del Wildlife Sanctuary lo ha tenuto d'occhio per controllare i suoi movimenti, dandogli ancora più attenzione e cure, somministrandogli pasti più piccoli e più regolari e interagendo maggiormente con lui – Trascorre gran parte della giornata dormendo sotto gli alberi nel suo habitat, proprio come avrebbe fatto con Muñeca. Il nostro caro vecchio guerriero sta bene».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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