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7 Novembre 2023
17:18

Le luci autostradali sono un problema serio per i leoni di montagna californiani

I puma californiani si trovano sempre più in difficoltà anche per colpa dell'eccessiva presenza di luce artificiale prodotta dalle metropoli e dalle autostrade.

puma

I puma (Puma concolor), conosciuti anche come leoni di montagna all'interno degli Stati Uniti, sono fra i più grandi felini delle Americhe e abitano diverse tipologie di habitat, tra cui le campagne e le praterie della California. Proprio però all'interno di questa grande nazione, alcune popolazioni cominciano a soffrire particolarmente la convivenza con l'uomo, soprattutto per colpa di un fenomeno che per quanto è radicato nella nostra cultura viene spesso sottovalutato da molti: l'inquinamento luminoso.  

Secondo infatti uno studio pubblicato su Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences da alcuni studiosi dell’Università della California (UC), l'area principale in cui abitano i grandi felini californiani oggi è illuminata tutta la notte non solo dall'illuminazione stradale, ma anche dai fasci luminosi provenienti dai veicoli in transito e dagli enormi grattacieli che si trovano all'interno delle metropoli.

La luce emessa dalle città e dalle strade è così potente che riesce a viaggiare per chilometri, fino a illuminare le campagne e i boschi che ancora resistono lontano dalle periferie. Secondo lo studio, però, la situazione è divenuta così tanto grave in epoca recente che i puma, noti cacciatori notturni, sono stati costretti a migrare verso zone meno illuminate e a cambiare fasce orarie per procacciarsi il cibo.

Una condizione che sta stressando enormemente la comunità e in primis i giovani adulti, non ancora abilissimi a trovare le prede in pieno giorno. «Ciò può avere effetti a cascata sulla ridistribuzione delle specie nella regione, così come sui benefici che la fauna selvatica fornisce in questo ecosistema», ha chiarito il ricercatore capo di questo progetto, ovvero Rafael Barrientos, ecologo dell'Università Complutense di Madrid e scienziato in visita presso il Centro di ecologia stradale dell'UC Davis.

Secondo invece l'autore senior dello studio, Fraser Shilling, le strade illuminate che si trovano in mezzo alle praterie fungono da muro invalicabile per la fauna selvatica notturna, in quanto gli animali vengono intimoriti dall'improvvisa luce che si trovano d'innanzi avvicinandosi all'asfalto. La presenza della luce, inoltre, frammenta e mosaicizza ulteriormente l'ambiente e l'habitat dei puma, che devono trovare altre strade per raggiungere un eventuale territorio più ricco di risorse e più congeniale ai loro stili di caccia.

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Le aree comprese da questo fenomeno sono state analizzate dal team e comprendono l'intera contea di San Diego, così come diverse aree urbane presenti poco lontano da Los Angeles o dalla cittadina di El Centro, a pochi chilometri dal confine messicano. Questo territorio, tra l'altro, è uno dei più densamente abitati degli Stati Uniti, considerando che sono oltre 20 milioni gli abitati stanziali in quest'area e circa 15 i cittadini che hanno a loro disposizione ville di villeggiatura.

Per quanto la situazione sia complessa e gli animali tengono a sfuggire sempre di più dai loro abituai habitat, gli autori comunque non si sono lasciati abbattere dallo sconforto e hanno cominciato a proporre delle soluzioni per diminuire gli impatti della luce in eccesso, tra cui alcune linee guida di progettazione per una strada statale, la US Highway 101, e delle modifiche all’Interstate 15, vicino a Temecula, in grado di consentire alle specie di attraversare la carreggiata senza pericoli.

Il problema attuale, tuttavia, è che la luce presente sulle autostrade californiane – come i rumori prodotti dalle vetture in transito – continua a disturbare gli animali, dissuadendoli dal restare nel luogo in cui sono nati o dall'usare le scorciatoie adibite per consentirgli di attraversare le strade. Per questo gli autori di questo articolo propongono il loro studio come nuovo punto di partenza per istituire nuovi progetti focalizzati a tutelare la vita notturna dei puma e a risparmiare energia, limitando il consumo della luce in quelle periferie abbondantemente illuminate anche per tutta la notte. Facendo così, infatti, si ridurrebbero anche i costi di mantenimento delle strutture e si abbasserebbero le spese legate al consumo e alla produzione stessa di energia.

Sfortunatamente, a livello politico gli scienziati attualmente non sono riusciti ancora a comunicare adeguatamente con le istituzioni californiane relativamente a questo problema. La gestione però attenta dei fondi usati per proteggere la fauna selvatica ha permesso già in passato di trovare delle potenziali soluzioni, in grado di attrarre pubblico. Shilling e Barrientos, quindi, sperano che presto le future proposte atte a tutelare l'oscurità delle praterie verranno approvate dal governo centrale della California, così da poter ammirare i leoni di montagna ancora a lungo.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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