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2 Gennaio 2024
11:43

Le lucertole giganti che stanno invadendo gli Stati Uniti

In Carolina del Sud aumentano gli avvistamenti di tegu, grossi e intelligenti rettili di origine sudamericana acquistati come animali da compagnia e poi abbandonati in natura.

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Le ultime osservazioni arrivano dallo Stato della Carolina del Sud, dove il Dipartimento delle Risorse Naturali segnala la presenza di lucertole gigante in 14 delle 26 contee. I "nuovi" rettili invasivi giganti che preoccupano le autorità locali si chiamano in realtà tegu e sono grosse lucertole di origine sudamericana che ormai da qualche tempo hanno conquistato diversi territori degli Stati Uniti in cui sono arrivati come animali da compagnia per poi essere abbandonati in natura una volta diventati troppo ingombranti e impegnativi per le mura domestiche.

I tegu sono grossi lucertoloni che, a seconda delle specie, possono essere lunghi anche oltre 1,20 m e pesare quasi 7 kg. Negli Stati Uniti, e in particolare nella Carolina del Sud, sono soprattutto due le specie che nelle ultime settimane stanno preoccupando le autorità: il tegu bianco e nero o gigante (Salvator merianae) e il tegu rosso (S. rufescens), entrambi di origine sudamericana e da qualche anno sempre più diffusi come animali esotici da compagnia.

Sono rispettivamente almeno ventiquattro e due gli individui avvistati e gli esperti stanno invitando tutti a segnalare eventuali nuovi avvistamenti.

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Questi grossi rettili hanno aspetto e abitudini simili a quelli dei varani con cui però non sono strettamente imparentati. Sono animali onnivori, adattabili e incredibilmente intelligenti per essere dei rettili e in natura vivono sia tra le foreste umide che tra le praterie semi-aride dell'America meridionale centrale e orientale. Proprio in virtù delle loro abilità cognitive, per la facilità d'allevamento e per le loro capacità di adattamento anche alla vita domestica a partire dagli anni 2000 i tegu sono diventati sempre più popolari come animali esotici da compagnia.

Purtroppo però, come accaduto loro malgrado per scoiattoli, tartarughe, serpenti, pappagalli e tanti altri animali esotici divenuti poi invasivi, una volta diventati troppo grandi e impegnativi da gestire sono stati spesso abbandonati in natura, dove però sono sopravvissuti e hanno formato popolazioni ormai naturalizzate e riproduttive. Nel 2021, infatti, il Dipartimento delle Risorse Naturali della Carolina del Sud ne ha vietato l'importazione e l'allevamento, obbligando la registrazione di tutti gli animali già presenti nelle abitazioni dello Stato.

Purtroppo, però, il divieto non è servito e ora i tegu si sono diffusi e ben naturalizzati anche in Georgia e in Florida. Questi rettili invasivi sono ora una minaccia soprattutto per gli uccelli e i rettili autoctoni che costruiscono nidi o tane sul terreno. In particolare, mostrano un comportamento sia di tipo predatorio che competitivo e altamente aggressivo che peggiora di fatto il loro impatto sulla fauna selvatica. I tagu, infatti, attaccano e uccidono ma senza mangiarli tutti gli altri rettili autoctoni per ridurre la competizione per le risorse.

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Per colpa ancora una volta dell'essere umano, ora i tegu sono vittime di massicce campagne di abbattimento e contenimento che, tuttavia, non ne stanno limitando la diffusione. Questi rettili sono animali estremamente adattabili e prolifici: una femmina adulta, infatti, può deporre fino a 25 uova tutte insieme, anche due volte ogni anno. Le uccisioni non stanno quindi risolvendo il problema e ancora una volta i tegu, che in Sud America si sono ripresi rapidamente dopo decenni di persecuzione per le loro pelli, stanno dimostrando grandi capacità di resilienza.

Fortunatamente, come alternativa, la Florida Fish and Wildlife Conservation Commission (FWC) propone anche di catturare e accudire tutti i tegu nelle loro strutture per rimuoverli dall'ambiente senza doverli uccidere.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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