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27 Febbraio 2024
15:54

Le bellissime otto specie di api iridescenti scoperte nelle foreste della Polinesia

Otto nuove specie di api iridescenti sono state scoperte nella foreste della Polinesia, della Micronesia e delle Fiji, tre degli arcipelaghi più importanti dell'Oceano Pacifico.

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Dall'aspetto temibile e un po' stravagante, otto diverse nuove specie di api iridescenti sono state scoperte all'interno delle foreste della Polinesia, della Micronesia e delle Fiji, tre degli arcipelaghi più importanti dell'Oceano Pacifico. Queste specie sono state scoperte da un team internazionale di entomologi che, dopo aver passato alcuni anni (dal 2014 al 2019) a studiarne le popolazioni, ne hanno presentato le caratteristiche e i loro nomi in un articolo pubblicato su Frontiers.

Trovandosi a circa 4.000-6.000 km di distanza dalle popolazioni più vicine nelle Hawaii, queste api sono note per essere le più isolate del mondo e vanno ad arricchire la già variegata biodiversità degli arcipelaghi che li ospitano. La Polinesia in particolare possedeva già un'altra specie simile, l'Hylaeus tuamotuensis, scoperta dall'entomologo Elwood Zimmerman negli anni 30 che era stata ritenuta estinta fino a questa pubblicazione. Merito di questi scienziati è stato infatti anche quello di trovare nuove popolazioni di questa specie dopo circa novant'anni dal loro ultimo avvistamento.

Per molto tempo i ricercatori di tutto il pianeta si sono chiesti come hanno fatto queste api a raggiungere degli arcipelaghi così isolati e distanti dai continenti, seppure fosse intuibile già da tempo. «Come altri animali, le api si sono spostate isola per isola, conquistando ciascun arcipelago del Pacifico, nel corso di migliaia di anni», hanno spiegato gli autori dell'articolo in una dichiarazione rilasciata sempre su Frontiers.

La nuova scoperta ha concesso ai ricercatori anche di ridefinire l'intera storia evolutiva di questo particolare gruppo d'imenotteri, caratterizzato da una corporatura più massiccia, rispetto a quelle delle api europee e dalla presenza di ali che riescono a riflettere tramite l'iridescenza i raggi solari. Questo fenomeno fra l'altro non sembra essere sfruttato particolarmente dalla specie, ma è solo una conseguenza della presenza di sottili strati di chitina e di altre molecole riflettenti sulla superficie del loro corpo.

Sei delle nuove specie sono state scoperte nelle Fiji, mentre un'altra è stata trovata in Polinesia e un'altra ancora è stata scoperta in Micronesia. Utilizzando le loro caratteristiche morfologiche e le biotecnologie basate sullo studio del DNA, i ricercatori sono stati in grado anche di conoscere la storia di ciascuna popolazione e a fornire prove della presenza di altre api sconosciute a est dell'isola di Vanuatu. Una informazione molto importante, che permette agli scienziati di credere che esistono ancora varie altre specie sparse negli arcipelaghi che non sono stati ancora visitati dalle recenti spedizioni.

«Tramite questo articolo e il lavoro da noi svolto in un decennio sulle isole Fiji, abbiamo dimostrato che c’è un intero gruppo di specie che fino ad ora sono state ignorate dai ricercatori, seppur volassero proprio sopra le nostre teste – ha dichiarato James Dorey, docente presso l’Università di Flinders e autore principale dello studio –  Usando nuove tecniche di campionamento, abbiamo tentato di risolvere il problema della presenza di queste api in arcipelaghi molto distanti dai continenti, scoprendo una radiazione evolutiva sconosciuta di specie che appartengono al genere Hylaeus, la cui etimologia significa "appartenente alla foresta"».

Quello che ha permesso l'identificazione delle nuove specie è stato un cambiamento nel metodo di campionamento, chiariscono i ricercatori, che in quest'ultima occasione non si sono concentrati esclusivamente sulle piante da fiore che crescono a livello del suolo ma anche sulle piante che abitano la chioma degli alberi e di cui si nutrono questi insetti. «È stato solo quando abbiamo portato delle reti molto lunghe in Polinesia e sulle isole Fiji che abbiamo iniziato a trovare le nostre piccole e misteriose api, mentre si procacciavano il cibo», ha chiarito Dorey.

Gli autori dell'articolo ora sono concentrati nell'organizzare nuove spedizioni di ricerca nel resto delle isole che emergono dal fondale del Pacifico occidentale, convinti che solo così sia possibile individuare la "strada" che le api hanno affrontato per raggiungere le Hawaii. È anche possibile, inoltre, che questi insetti abbiano compiuto parte del viaggio nuotando, rimanendo protette all'interno di tronchi di alberi alla deriva. «Poiché la maggior parte delle api da noi trovate nidifica nel legno, è probabile che utilizzassero involontariamente i tronchi degli alberi come zattera per viaggiare tra le isole, soprattutto quando i cicloni tropicali trascinano masse di materiali vegetali lungo i fiumi e verso il mare. È anche possibile che siano stati spinti da forti venti, ma sarebbe stato un viaggio molto più pericoloso per le nostre piccole api».

Ecco, infine, il nome di ciascuna specie: Hylaeus chuukensis, Hylaeus albaeus, Hylaeus apertus, Hylaeus aureaviridis, Hylaeus breviflavus, Hylaeus derectus, Hylaeus navai e Hylaeus veli.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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