episodio 3

La nuova vita di Ambra dopo la sterilizzazione: da fattrice in allevamento a membro di una famiglia

Nella nuova puntata di Kodami doc, il format che racconta l’importanza del benessere degli animali attraverso storie vissute nell’ambulatorio della dottoressa Eva Fonti, incontriamo Ambra, una cagnolina che era stata impiegata come fattrice in allevamento e che verrà sottoposta dalla sua nuova famiglia a un intervento di sterilizzazione.

20 Settembre 2023
20:00
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Ambra è una cagnolina probabilmente sfruttata in passato come fattrice in un allevamento che dopo essere stata adottata dalla sua nuova famiglia si prepara ad affrontare un intervento di sterilizzazione. Con questo passaggio, necessario per il suo stato di salute, Ambra entrerà in una nuova fase della sua esistenza come membro di una famiglia amorevole, e lo farà con il supporto della veterinaria Eva Fonti.

«Ambra è stata adottata dai suoi pet mate tramite l'annuncio di un allevatore che non la voleva più – spiega Fonti – Quando è arrivata a casa però era evidentemente denutrita, aveva le mammelle gonfie ed era estremamente famelica, ed era stato riferito alla famiglia che aveva perso i suoi cuccioli. Non solo le si vedevano le costole, ma tutte le ossa, per questo nessuno aveva immaginato che fosse incinta».

I suoi pet mate avevano visto l'annuncio di Ambra su internet, non erano interessati in maniera specifica a un Labrador, volevano semplicemente avere l'occasione di dare amore a un cane adulto. E la storia di questa mamma li aveva colpiti al cuore: «Hanno trovato un annuncio su internet, ed è stato spiegato loro che fondamentalmente aveva avuto degli aborti e non la reputavano più una buona fattrice, per questo se ne volevano disfare».

Fonti ha iniziato a seguire il lungo e complesso percorso di recupero di Ambra, ma la situazione si è palesata in tutta la sua drammaticità quando la cagnolina ha partorito. «Era talmente magra – ricorda la veterinaria – che da medici la cosa su cui ci siamo focalizzati era lo stato di salute di Ambra, pensavamo solo a rimetterla in sesto. Da quanto era magra non sospettavamo assolutamente che fosse ancora incinta, soprattutto perché era stato riferito di aborti precedenti».

La scoperta è stata fatta un mattino quando i familiari hanno trovato diversi piccoli nella cuccia di Ambra. «È stata una mamma bravissima, lì ha accuditi benissimo e soprattutto ha fatto tutto da sola». Il problema però era evidente: Ambra non avrebbe potuto avere una completa ripresa se fosse rimasta ancora incinta, e la famiglia nella sua nuova vita desiderava lasciarla interagire in libertà anche con i suoi simili. Da qui la decisione di intervenire con la sterilizzazione.

«La sua nuova famiglia è stata bravissima, ci si è dedicata anche dal punto di vista emotivo, perché non dimentichiamoci che Ambra non conosceva il mondo esterno. Non possiamo sapere con certezza quale fosse la sua vita in allevamento, conosciamo solo le condizioni in cui è arrivata da noi. Era gioiosa delle nuove esperienze, e anche di uscire, sembrava non aver mai conosciuto il sole, il prato, la libertà».

Anche se questo non avviene in tutti gli allevamenti, la vita delle fattrici è spesso fatta di abusi e di relazioni che non hanno nulla di sano. Le pagine di cronaca sono piene di racconti di allevamenti amatoriali al limite della legalità e anche in quei contesti dove vige il pieno rispetto della legge, non è detto che vengano ascoltate anche le richieste silenziose degli animali.

«Viveva probabilmente in un box con un altro cane e quello era il mondo che Ambra conosceva – dice Fonti – Ma appena ne ha avuto l'occasione si è mostrata per quello che è: un cane contento, gioioso che è emozionato di qualsiasi cosa, a maggior ragione di tutto quello che è la vita esterna che forse aveva conosciuto poco fino a quel momento. Era affamata di biscotti, di carezze e questa era la fame inappagata».

La nuova vita di Ambra però ha stentato ad ingranare anche per un problema burocratico legato al passaggio di proprietà. Purtroppo, per l'ordinamento italiano, gli animali sono considerati dei beni mobili, delle res, e come tali possono essere comprati e venduti, e la burocrazia che accompagna queste azioni è la stessa che si avrebbe per un aggetto.

Il microchip della Labrador era intestato a una donna residente in Lazio che l’aveva ceduta all’allevamento. L’allevatore però non aveva mai effettuato il passaggio di proprietà a suo nome, per cui quando la cagnolina è stata adottata dalla nuova famiglia, risultava ancora microchippata a nome della signora, che infatti è stata anche sanzionata.

Dopo tante difficoltà però per la Labrador è arrivato il momento di ricominciare: «La carriera da fattrice di Ambra termina oggi», è l'augurio di Fonti mentre l'accompagna in sala operatoria.

La sterilizzazione del cane

Per rendere serena la sua vita, e tagliare con il passato di fattrice, infatti è stato necessario procedere con la sterilizzazione. «L ‘intervento – spiega la veterinaria – consiste nell'asportazione o solo delle ovaie, o di utero e ovaie, e può essere effettuato con il metodo classico, quindi con un piccolo accesso in addome o in laparoscopia».

Nel caso di Ambra, i veterinari hanno scelto di eseguire un intervento classico, quindi il taglio verrà effettuato a livello della parete addominale e verranno rimosse sia utero che ovaie.

Si tratta di una pratica consigliata per evitare gravidanze indesiderate, ma che è consigliata anche per altri motivi come ad esempio la prevenzione di patologie mammarie uterine a cui la cagna può andare incontro.

Non sono però solo le femmine ad affrontare la sterilizzazione, nel caso del maschio questo tipo di intervento si chiama castrazione. Anche in questo caso ci sono vari tipi di intervento che è possibile affrontare: «Quella chimica viene effettuata mediante un impianto sottocutaneo o attraverso la vasectomia. In alternativa si può effettuare un taglio in prossimità dello scroto e procedere con l'asportazione dei testicoli».

Che sia eseguita su maschi o femmine, come ogni intervento anche questa procedura non è priva di pericoli: «Bisogna valutare il singolo caso volta per volta tenendo presente il rapporto tra i rischi e benefici che deve tenere conto anche di un possibile cambio comportamentale del cane – sottolinea la veterinaria – Tra le problematiche c'è sicuramente la possibilità di avere un rallentamento del metabolismo della cagna, cosa che può predisporla all'obesità. Quindi in quel caso il pet mate deve essere bravo a non sovralimentare il cane e ad assicurandogli sempre dell'attività fisica».

Questo però difficilmente può essere un rischio per Ambra, almeno nell'immediato: «per lei che è arrivata visibilmente sottopeso, il rallentamento del metabolismo e la possibilità di mettere su qualche chilo potrà fare sicuramente bene, ed è davvero poca cosa».

Grazie a tante carezze, e alla tranquillità che i suoi familiari sono riusciti a trasmetterle, Ambra ha affrontato l'intervento con serenità, tagliando così finalmente i ponti con il suo oscuro e triste passato.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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