;Resize,width=638;)
L'hanno chiamato Caterino, in omaggio alla dottoressa Caterina Iacono dell'Area Marina Protetta Regno di Nettuno, che ha coordinato le operazioni di salvataggio: un esemplare adulto di tartaruga Caretta caretta, notata mentre nuotava in superficie, con evidente difficoltà, nel mare di Lacco Ameno, e subito recuperato.
A notare la tartaruga è stato il diportista Giovangiuseppe Iodice, che capendo la situazione l'ha subito segnalata al personale dell’Area Marina Protetta e alla Guardia Costiera. Recuperata grazie a un’operazione sinergica tra l’ente parco e il corpo delle Capitanerie di Porto, al comando del tenente di vascello Antonio Magi, l'esemplare è stato trasferito a Napoli a bordo di un aliscafo e di lì a Portici, dove le è stato inizialmente assegnato il nome di Caterina, omaggio appunto alla dottoressa Iacono.
La Caretta caretta è stata presa in cura dal Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn e visitata. Gli esami hanno evidenziato che si tratta di un maschio – da qui il cambio di nome in "Caterino" – e purtroppo anche uno pneumoceloma, una lacerazione della pleura che le ha causato l'ingresso di aria nel polmone, in parte compromesso. Non è chiaro che cosa le abbia causato la lacerazione, ma è possibile che abbia ingerito un corpo estraneo, come per esempio un amo o una lenza, che ha provocato la lacerazione. Sulla base di come andranno i prossimi giorni, e delle prossime visite, è possibile che Caterino debba essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico, e avrà sicuramente bisogno di un lungo periodo d tempo di degenza e recupero per tornare pienamente autosufficiente. Gli operatori dell'Area Marina Protetta, però, sono fiduciosi del buon esito della sua disavventura.
«Ha funzionato ancora una volta l’asse tra pescatori, area marina e guardia costiera – ha detto Antonino Miccio, direttore del Regno di Nettuno – Contiamo di restituire presto la libertà, con una iniziativa pubblica, a questo splendido animale, ambasciatore della biodiversità del nostro mare».