Incendio in un’azienda zootecnica a Corigliano d’Otranto: morti 18 ovini

Un altro incidente in un allevamento provoca la morte di animali. Questa volta a farne le spese sono stati degli ovini: morte anche delle mamme in allattamento.

17 Novembre 2023
18:20
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Un incendio divamapato nella serata di venerdì, 18 pecore morte e circa 200 animali, tra ovini ed equini, liberati per scongiurarne lo stesso destino. È il bilancio dell’incidente accaduto a Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce, in un’azienda zootecnica. La struttura che ospitava le stalle ha preso fuoco costringendo i soccorsi a un disperato salvataggio degli animali all’interno.

Dopo una prima valutazione che, nell'immediatezza dei fatti sembrava portare una conta delle vittime ancora più alta, i responsabili del servizio veterinario dell'Asl Lecce hanno accertato il numero effettivo degli animali deceduti. L'opera di spegnimento degli ultimi focolai da parte dei vigili del fuoco si è conclusa questa mattina. L'ipotesi dopo il sopralluogo effettuato dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri è che le fiamme siano state generate da un corto circuito di alcuni fili elettrici che si trovavano vicino alle balle di fieno e dalla contestuale presenza di deiezioni di animali da cui si genera biogas.

Coldiretti ha fatto sapere di aver avviato una raccolta fondi per sostenere l'azienda colpita e procurando la fornitura di latte artificiale per gli agnelli che hanno perso le mamme nel rogo: «C'è necessità – fanno sapere dall'associazione – di fieno e interventi per far rivivere l'azienda, considerato che il calore delle fiamme ha anche danneggiato tutta la linea elettrica rendendo inutilizzabile l'impianto di mungitura».

«Per il controllo dell’incendio si è reso necessario l’impiego di due squadre provenienti dalle sedi di Lecce e di Maglie – hanno fatto sapere i Vigili del Fuoco di Lecce – oltre ad un’autobotte per il rifornimento d’acqua nelle autopompe».

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L’episodio segue di qualche settimana un altro fatto analogo che aveva distrutto un altro allevamento sempre in provincia di Lecce, in quel caso a Nardò. In quel caso si era trattato soprattutto di asini, con 20 animali periti tra le fiamme tra sofferenze strazianti.

Si tratta di fatti che impongono una seria riflessione sulle sofferenze che, per varie ragioni, possono essere patite dagli animali in molti allevamenti. Quello degli incendi, poi, è un rischio molto concreto per questo tipo di aziende, dove la presenza di grandi quantitativi di fieno e di altro materiale infiammabile, rischia di trasformare le strutture in metallo in enormi forni della morte. Più volte abbiamo raccontato di tragici episodi di questo tipo, come a Padova dove nel 2022 trovarono la morte 18 vitelli, o a Brescia, dove furono addirittura 18mila le galline ovaiole che perirono in un altro tragico evento che coinvolse un’azienda. Lo scorso aprile, invece, negli Stati Uniti, un’esplosione in un’azienda casearia causò la morte di altrettante mucche, in quella che fu definita una strage senza precedenti.

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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