Il video della tartaruga liberata a Policoro: sono 100 nidi messi in sicurezza dal WWF

Le attività dei volontari sono indispensabili per le attività di salvataggio delle tartarughe. A Policoro è stato possibile liberarne una in mare, nel suo ambiente naturale.

5 Luglio 2024
19:30
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Tartaruga Caretta caretta (Turchia, Michael Gunter)

Sono già 100 i nidi censiti, messi in sicurezza e sorvegliati dal network tartarughe marine del WWF, sempre in coordinamento con le istituzioni (Guardia costiera, Ripartizioni faunistiche) o con altre associazioni.  È il dato dei primi giorni di luglio, in pratica il “giro di boa” della stagione riproduttiva della tartaruga Caretta caretta sulle nostre coste.

La parte del leone la fa, come sempre, la Sicilia “l’isola delle tartarughe”, che conta oggi ben 79 nidi seguiti dei volontari del panda, e altri ancora in queste ore sono in fase di verifica. Circa la metà si trova in provincia di Siracusa, gli altri in quella di Ragusa, seguita a distanza da Agrigento, Trapani, Catania, Palermo. 15 sono i nidi censiti in Calabria dai volontari, soprattutto sulla costa jonica, 4 in Puglia e 2 in Basilicata (Policoro, MT) dove è attivo il Centro Recupero Tartarughe Marine WWF. Proprio a Policoro è stata liberata la tartaruga salvata dai volontari il cui ritorno in natura è stato ripreso in un video.

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(Foto di Jordi Chias, via WWF)

Tutto questo è possibile grazie all'insostituibile impegno dei volontari che, coordinati dal WWF, compiono ogni giorno lunghe passeggiate lungo gli arenili svegliandosi all'alba, nella speranza di individuare tracce di emersione. Un monitoraggio che viene compiuto attraverso la campagna OurNature e la sua declinazione “GenerAzione Mare”, che ogni anno si attiva per la salvaguardia della biodiversità marina.

Azioni fondamentali perché le minacce, specie di natura antropica sono molto. A cominciare dall'impatto con le attrezzature da pesca, inquinamento da plastica (sempre più spesso frammenti di plastica si ritrovano nel contenuto stomacale di questi animali) e perdita di habitat costieri idonei alla nidificazione sono le minacce più evidenti e dirette per le tartarughe marine, alle quali si aggiunge il cambiamento climatico: il Mediterraneo si sta riscaldando più rapidamente della media globale. Come denuncia il nuovo report WWF "Mediterraneo bollente", nell’aprile 2023 la temperatura media della superficie del mare ha raggiunto un nuovo record di 21,1°C.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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