Il serpente più grande del mondo è lungo 8 metri ed è una nuova specie di Anaconda: il video

Un incredibile video diffuso sui social mostra per la prima volta una nuova specie di Anaconda verde settentrionale: è lunga 8 metri ed è il serpente più grande del mondo.

22 Febbraio 2024
15:23
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È lungo 8 metri e pesa all'incirca 200 chili: è l'anaconda verde settentrionale definito dagli stessi scienziati che lo hanno incontrato come il più grande serpente del mondo*. Passa al secondo posto per una differenza di 0,33 metri il pitone reticolato Medusa, entrato nel Guinness dei primati nel 2011 con la misura strabiliante di 7,67 metri.

Fa parte di una di due specie appena scoperte, l'Eunectes akayima. Qualche giorno fa, infatti, abbiamo parlato della notizia relativa alle due nuove specie di Anaconda verde, osservate per la prima volta durante una spedizione in Sud America che ha coinvolto diversi erpetologi e una troupe di National Geographic che si trovava in Amazzonia per registrare alcune puntate di un documentario insieme a Will Smith.

Successivamente alla diffusione di questa notizia, il professore e presentatore olandese Freek Vonk, che ha partecipato direttamente alla spedizione, ha caricato l'incredibile video in alto i cui è possibile vederlo mentre nuota sott'acqua insieme al gigantesco esemplare di Anaconda, degno probabilmente di entrare nel Guinness World Record.

Il serpente fa parte della specie Eunectes akayima che viene appunto anche chiamata gergalmente Anaconda verde Settentrionale  per distinguerla dall'altra specie di Anaconda verde (Eunectes murinus) che abita in Brasile e in Perù. L‘E. akayima abita invece le foreste dell'Ecuador, della Colombia, del Venezuela, di Trinidad, della Guyana, del Suriname e della piccola Guyana francese.

Nel video è possibile vedere come il grosso rettile si trova a suo agio fra i fondali di un fiume, trattenendo il respiro e nascondendosi dagli occhi indiscreti presenti in superficie, durante la caccia. Non si è dimostrato neppure molto infastidito rispetto al trambusto provocato dall'immersione di Vonk e del suo operatore, continuando ad avanzare per la sua strada, ignaro di aver appena reso entusiasta una persona.

«Ho già scoperto in passato una nuova specie di serpente ma era un piccolo esemplare australiano. Questa invece è tutt'altra cosa – chiarisce l'erpetologo del Centro per la Biodiversità di Leida nel suo post Instagram – Ora ho scoperto un animale mitico e leggendario che presenta una lunghezza quattro volte superiore alla specie australiana! La sua scoperta e il nostro incontro ravvicinato sono stati sicuramente due dei momenti salienti della mia carriera, anche perché questo serpente si trova in Amazzonia, un posto che considero casa».

Nel video è anche possibile vedere il particolare stile di nuoto che attua l'Anaconda per avanzare sott'acqua. Esso combina il classico movimento tramite ondulazione laterale del corpo e la locomozione a fisarmonica, con cui questi animali riescono a trovare dei punti di appoggio tra le rocce e i sedimenti, con cui si "spingono" in avanti. In particolare è possibile vedere il momento in cui il serpente crea una zona di presa fra le rocce, che fanno da ancoraggio, nella regione posteriore del corpo, permettendo alla regione anteriore di rilassarsi e di avanzare. La zona anteriore quindi, al termine della sua estensione, si contrae a sua volta, tirandosi dietro le regioni posteriori.

Le due specie di Anaconda verdi che sono stati descritte non sono molto diverse tra di loro: hanno infatti una lunghezza media di 7,5-8 m e pesano circa 200 kg. Non sono degli animali velenosi e i loro occhi sono identici, le uniche differenze biologiche che si possono riscontrare sono nascoste all'interno del loro DNA, visto che presentano il 5,5% di geni differenti che si sono sviluppati probabilmente a seguito dell'adattamento a due regioni geografiche distinte, la valle dell'Orinoco per l'Anaconda verde Settentrionale e la valle del Rio degli Amazzoni per l'Anaconda verde meridionale. «Per mettere in prospettiva questa differenza genetica: esseri umani e scimpanzé sono diversi solo per il 2% dei loro geni», ha chiarito Vonk sempre nel suo post.

Purtroppo entrambe queste specie oggi sono sotto pressione non solo a causa del cambiamento climatico ma anche per via della deforestazione sempre più pesante all'interno della foresta pluviale primaria sud americana. Secondo gli esperti, già più di un quinto dell'areale di queste due specie è scomparso, un territorio grande 30 volte l'intera superficie dei Paesi Bassi.

Vonk ha sottolineato che «la sopravvivenza di queste  incredibili creature è legata strettamente alla protezione del loro habitat naturale. Il nostro studio evidenzia infatti quanto dobbiamo essere efficienti nella protezione della più grande foresta pluviale tropicale del mondo».

*Aggiornamento: abbiamo pubblicato un articolo più recente in cui è stata approfondita la corretta identificazione della specie filmata e l'effettiva lunghezza dell'individuo. Dopo aver riportato le parole dello stesso biologo e coautore dello studio Freek Vonk abbiamo infatti ulteriormente indagato sulla vicenda, chiarito alcuni dubbi e contattano anche il filmaker naturalista Bartolomeo Bove che aveva già incontrato e filmato lo stesso individuo

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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