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È rarissimo e bianchissimo, ma invece di vivere libero in natura come dovrebbe essere, sarà destinato a una esistenza in cattività. Un puma albino è venuto alla luce nello zoo Zoológico Thomas Belt di Juigalpa, in Nicaragua e lì resterà rinchiuso insieme alla madre.
Il felino è una rarità, il primo puma albino nato nel Paese dell'America centrale e il quarto di cui si abbia conoscenza in tutto il mondo: è piccolissimo e il suo pelo completamente bianco risalta ancora di più guardandolo insieme ai suoi fratelli il cui manto, al contrario, è grigio bruno con la presenza di macchie che poi scompariranno col primo anno di vita.
La sua è una condizione generata da un'anomalia genetica che inibisce totalmente la produzione di melanina, il pigmento scuro che dà la colorazione a pelle, peli, occhi e penne. In natura è raro, perché gli individui che ne sono affetti non sopravvivono ai predatori nella lotta per l’esistenza. E quando avviene è spesso una mutazione molto svantaggiosa perché può causare diversi problemi di salute, dall’aumento del rischio di tumori alle ustioni della pelle, a gravi problemi alla vista, come l'ipersensibilità alla luce o, in alcuni casi, la cecità totale.
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Per precisazione, non tutti gli albini sono di colore bianco puro, perché a volte alcuni tratti che controllano la formazione del pigmento melanina compaiono nella pelliccia degli animali. Inoltre, non tutti gli animali bianchi sono albini: per esempio, l’Orso polare e la Lepre artica hanno la pelliccia bianca, ma non sono affetti da albinismo, sono affetti da leucismo, una particolarità genetica dovuta a un gene che conferisce un colore bianco alla pelliccia o al piumaggio di animali normalmente di colore diverso.
Attualmente il cucciolo di puma albino è sotto osservazione dei veterinari e il suo stato di salute sembra non presentare alcun problema. Da quando la notizia si è diffusa in tutto il mondo, la struttura è stata presa d’assalto da visitatori che vorrebbero conoscere il bellissimo esemplare, ma la direzione dello zoo ha deciso, fortunatamente, di limitare l’accesso alla gabbia.
L’albinismo tra i grandi felini non è un fenomeno frequente: tra i casi più noti c’è quello dell’ocelot, conosciuto anche come gattopardo americano, ospite al Parque de la Conservación di Medellín, in Colombia, primo e unico esemplare al mondo di questa specie affetto da albinismo di cui si hanno notizie. L’animale, una femmina trovata quando era solo una cucciola, era stata inizialmente scambiata per uno yaguarondi (Herpailurus yagouaround), un altro dei felidi selvatici che abitano le foreste della Colombia, ma con i test del dna la realtà è stata appurata. Purtroppo è completamente cieca, condizione che, assieme all'albinismo, non le permetterebbe di sopravvivere libera in natura, pertanto vivrà per sempre in cattività al rifugio colombiano.
