Il pellicano spalanca la sua enorme bocca e sbadiglia: il video

Questo particolare movimento del becco del pellicano non è legato alla termoregolazione, bensì a un'azione molto più comune tra i vertebrati: lo sbadiglio.

9 Maggio 2024
13:01
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I pellicani sono predatori acquatici altamente adattati al loro ambiente e per questo presentano una serie di caratteristiche anatomiche uniche, tra cui il loro distintivo becco lungo e largo a cui è attaccata l'inconfondibile sacca golare. Questo becco non serve solo per la caccia: funge anche da meccanismo di raffreddamento. Grazie alla possibilità di ventolare la sacca, i pellicani possono dissipare il calore in eccesso, mantenendo una temperatura corporea ottimale anche nelle giornate più calde.

Tuttavia, secondo molti studiosi il movimento che si vede nel video non è legato alla termoregolazione, bensì ad un'azione più comune tra i vertebrati: lo sbadiglio. Sebbene possa sembrare sorprendente, questo gesto apparentemente umano è un fenomeno che coinvolge tantissimi e altri animali anche gli uccelli, compresi i pellicani.

Quello nel video è un pellicano bruno (Pelecanus occidentalis), un uccello della famiglia dei Pellicanidi, una delle tre specie presenti sul continente americano, che si distingue per la sua abitudine di nutrirsi tuffandosi nell'acqua. Si nutre principalmente di pesci, ma occasionalmente si ciba anche di anfibi, crostacei e persino uova e nidiacei di altri uccelli.

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È un uccello monogamo, che nidifica in colonie sparse in aree remote, spesso su isole, tra dune di sabbia, mangrovie e boschetti di arbusti e alberi. Il pellicano bruno presenta una serie di comportamenti riproduttivi affascinanti: le femmine depongono due o tre uova ovali e di colore bianco gessoso e entrambi i genitori si dedicano all'incubazione, condividendo i compiti per circa 28-30 giorni fino alla schiusa. I piccoli nascono rosa e vulnerabili, ma crescono rapidamente sotto l'attenta cura dei genitori fino a quando non sono pronti per volare, un processo che richiede circa 63 giorni.

Nonostante la sua imponente presenza, il pellicano bruno è vulnerabile a una serie di minacce, sia naturali che dovute all'attività umana. La predazione occasionale da parte di rapaci, iguane, alligatori e altri animali è una costante minaccia per i nidiacei. Tuttavia, è l'interferenza umana che rappresenta una delle principali sfide per la conservazione di questa specie. Il disturbo da parte di turisti, pescatori e altre attività umane possono portare all'abbandono dei nidi e alla diminuzione delle colonie riproduttive.

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Giovanna Scozzese
Video editor
Fotografa e Videomaker di formazione, ho avuto da sempre la necessità di legarmi al reale, a tutto ciò che mi circonda, vivendo in simbiosi con il mondo esterno. La natura fa parte di me, sin da bambina ho avuto modo di conoscerla, scoprirla e viverla. Mi sforzo ogni giorno di fortificare il mio interesse su ciò che potremmo creare e cambiare nei confronti del nostro Pianeta, un luogo in cui noi siamo solo di passaggio.
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