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17 Ottobre 2022
12:54

Il Parco Archeologico di Ercolano apre l’ingresso ai cani senza limitazioni di taglia o razza

La sperimentazione durerà 6 mesi ed è pensata per «essere ancora più vicini alla comunità». Uniche zone off-limit per i quattro zampe, le domus con pavimenti mosaicati e affrescati.

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Il Parco Archeologico di Ercolano, in Campania, apre le porte ai cani senza limitazioni di razza o taglia. L’annuncio è arrivato direttamente dalla direzione del sito archeologico, uno dei più importanti e frequentati d’Italia.

«Abbiamo deciso di consentire in via sperimentale l’accesso ai cani, fedeli accompagnatori dei visitatori e oramai parte delle nostre famiglie, confidando nella preziosa e insostituibile collaborazione del nostro pubblico – ha spiegato il direttore del Parco archeologico, Francesco Sirano – Questa misura temporanea, che ci auguriamo di potere confermare in base all’esperienza che matureremo nei prossimi 6 mesi, è solo una delle iniziative che il Parco intende realizzare per diventare sempre più amico e vicino ai visitatori e alla comunità». Una notizia arrivata con l’annuncio che il sito torna all’orario invernale, con i cancelli  aperti dalle 8:30 alle 17:00 (ultimo ingresso 15:30) tutti i giorni della settimana.

Il Parco Archeologico di Ercolano è tra i primi 15 siti più visitati in Italia nell’ambito dell’iniziativa Domenica al museo, e al 30 settembre 2022 aveva ospitato quasi 340.000 visitatori. La scelta di aprire l’ingresso anche ai cani è la dimostrazione della nuova sensibilità e attenzione verso i compagni di vita a quattro zampe, che sempre più spesso condividono molti momenti della quotidianità dei loro umani: i visitatori potranno visitare il parco tenendo i cani al guinzaglio, «osservando le norme di igiene e decoro che già si utilizzano nella vita quotidiana e con l’unica accortezza di evitare l’accesso alle domus con pavimenti mosaicati e affrescati».

Cani al museo: cosa dice la legge

A oggi l’accesso agli animali nei musei dipende dalla policy del museo stesso. L’art. 83 del D.P.R. n. 320/1954 (Regolamento di polizia veterinaria), stabilisce che i cani possono accedere ai locali pubblici e ai mezzi pubblici a patto di avere museruola e guinzaglio, e nel 2013 la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) ha approvato un manuale in cui stabilisce che per bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie «è consentito l’accesso ai cani guida anche non muniti di museruola (Legge 14 febbraio 1974, n.37 e successive modificazioni) nelle zone aperte al pubblico di ristoranti e altri pubblici esercizi. Gli altri cani devono essere condotti al guinzaglio e muniti di museruola».

I musei si differenziano in quanto luoghi aperti al pubblico gestiti da privati, ed è la direzione a stabilire le modalità di accesso. L’unica eccezione riguarda i cani guida, cui è consentito, per legge, l’accesso a qualsiasi struttura o spazio aperto al pubblico. Per tutti gli altri cani vige invece il regolamento dei singoli musei: in alcuni casi sono accettati solo se di piccola taglia, in altri solo se tenuti in un trasportino, altri ancora possono entrare se muniti di guinzaglio e museruola. Ci sono poi i casi in cui i cani non possono proprio accedere: è il caso degli Uffizi di Firenze o dei Musei Vaticani a Roma. Città in cui, alla luce delle numerose richieste, cresce il numero di “pacchetti” offerti da agenzie specializzate che includono la visita al museo e il dog sitter che si occupi del cane per il tempo necessario a portarla a termine.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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