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29 Dicembre 2023
18:53

Il canile è vuoto per la prima volta e nessun cane finora è tornato indietro

Per la prima volta nella storia del rifugio della contea di Adams in Pennsylvania gestito dalla SPCA, i box sono tutti vuoti. Durante le festività natalizie è avvenuto un vero miracolo: tutti gli animali ospiti sono stati o adottati o riuniti alle proprie famiglie.

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Non ci sono più latrati o miagolii provenienti dal rifugio per animali della contea di Adams in Pennsylvania gestito dalla SPCA, la Society for the Prevention of Cruelty to Animals. Per la prima volta nella storia del canile, durante la settimana delle festività natalizie è avvenuto un vero miracolo: tutti gli animali ospiti sono stati o adottati o riuniti alle proprie famiglie. È rimasto soltanto un micino arrivato proprio in questi giorni.

Una grande soddisfazione per i volontari dell’Associazione che hanno condiviso su Facebook una foto con tutti i box vuoti: «Questa è la prima volta in 47 anni che nel rifugio non c’è un animale – hanno scritto i dipendenti – Dire che siamo strafelici è un eufemismo. Lo staff e i volontari hanno lavorato molto duramente per prendersi cura degli animali affidati alle nostre cure, ma soprattutto per assicurarsi che venissero adottati dalle persone giuste». Ma non solo, perché davanti a una così grande richiesta, hanno spiegato ancora, si è dovuto procedere a sterilizzare, vaccinare, testare per la filaria e altre malattie tutti gli animali «una vera impresa, ma davvero molto gratificante».

I cani adottati sono stati ben 94 animali mentre 26 sono tornati dai loro pet mate e dal 1 novembre nessuno di loro è stato riportato indietro. Il lavoro dell’associazione per cercare delle famiglie adatte ai diversi animali, però, di certo non si esaurisce nella settimane di festa, ma è uno sforzo costante che va avanti tutto l’anno: nel 2024, infatti, i volontari sono stati in grado di far adottare 598 animali e di riunire 120 animali domestici con i loro umani.

A sentire la storia si potrebbe obiettare se non sia azzardato dare in adozione gli animali durante le feste di Natale, visto che spesso il cucciolo messo sotto l’albero è un regalo che, quando ci si accorge che non è un peluche, ma un essere vivente, torna dove non dovrebbe mai tornare. Dalle parole dei responsabili del canile si comprende, però, che il duro lavoro ha compreso anche cercare tutte adozioni responsabili, scoraggiando le persone il cui fine era soltanto quello di fare un regalo emozionante e facendo capire che l’animale non si prende e si riporta indietro come un giocattolo.

L'organizzazione ha anche condiviso su Facebook le foto con i vari messaggi inviate dai neo pet mate, tra i quali colpisce quello di una mamma che scrive «tutti i nostri figli lo adorano, ma per mia figlia autistica di quattro anni è stato un momento di svolta: Hope coccola Bootsie quando è arrabbiata invece di avere crisi emotive intense, lo coccola e lui riesce a tirarle fuori la sua empatia. È incredibile».

La SPCA, dopo che la notizia si è diffusa, ha ricevuto un'intensa richiesta dai rifugi di tutto il paese di accogliere alcuni dei loro animali, ma i responsabili hanno spiegato che, purtroppo, pur comprendendo la situazione drammatica in cui si trovano possono «aiutare prima i membri della nostra comunità». Il rifugio, infatti, accetta solo animali consegnati dai residenti nella contea, nelle contee circostanti e in eventuali "rifugi sopraffatti”, ma sempre in Pennsylvania.

Il numero degli animali che ogni anno entrano nei rifugi negli Stati Uniti a livello nazionale è notevole: sono circa 6,3 milioni. Purtroppo, però, in alcuni Stati quando i canili sono sovraffollati gli animali vengono soppressi e anche in questo caso i numeri sono importanti: ad essere uccisi ogni anno, infatti, sono circa 920mila animali, 390mila cani e 530mila gatti. Ad essere alti però sono anche le cifre degli animali che vengono adottati dai rifugi SPCA: ogni anno circa 4 milioni.

L'obiettivo principale delle organizzazioni per il benessere animale è quello di arrivare ad avere tutte le strutture con politiche no-kill, e per farlo cercano di incentivare le adozioni consapevoli e i programmi di sterilizzazione. Sempre più Stati stanno implementando politiche e leggi per eliminare la soppressione degli animali nei rifugi, tuttavia, la situazione varia ancora da luogo a luogo e, nonostante la tendenza generale sia verso azioni volte a proteggere e salvare il maggior numero possibile di animali, alcune ancora a causa di limiti di spazio, risorse o condizioni specifiche degli animali, scelgono la soppressione.

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Simona Sirianni
Giornalista
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