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E' stato il cane Jagger a individuare il corpo di Giulia Cecchettin riconsegnandolo così ai suoi familiari. La 22enne di Vigonovo, scomparsa nella notte di sabato 11 novembre, è stata ritrovata nel lago di Barcis, in provincia di Pordenone. E' lì che secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l'ex fidanzato Filippo Turetta l'avrebbe lasciata dopo averla uccisa, per poi fuggire in direzione della Germania, dove oggi è stato fermato grazie a un mandato di arresto internazionale.
E' proprio nella vicinanze del lago di Barcis che si sono concentrate le ricerche dei militari e della Protezione Civile grazie ai filmati di alcune telecamera presenti nella zona in cui era visibile l'auto di Turetta. Una volta individuata l'area delle ricerche, come spesso accade nei casi di persone scomparse, anche per Giulia Cecchettin sono entrate in azione le unità cinofile, binomi in cui la collaborazione cane-persona conduce al ritrovamento degli scomparsi.
A contribuire alla scoperta del corpo è stato Jagger, un Flat Coated Retriever, razza di cani da caccia del gruppo dei Retriever. Jagger ha 4 anni e lavora insieme al suo conduttore Andrea Miconi tra le fila del nucleo cinofilo BIOS della Sezione Associazione Nazionale Alpini di Pordenone. Grazie alle sue capacità è riuscito lì dove non è bastata neanche la tecnologia dei droni. I cani molecolari come Jagger, infatti, sono allenati per sfruttare al meglio le capacità dei loro "super nasi" allo scopo di individuare il passaggio di una persona in un luogo anche dopo giorni.
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Tutti i cani sono dotati di un potente olfatto, tuttavia quelli impiegati nelle attività di ricerca sono formati in maniera specifica per captare le singole molecole odorose e seguirle, segnalando la presenza al conduttore. In particolare, i cani molecolari seguono il cono d’odore e ne risalgono al vertice, cioè alla persone dispersa. Durante l'attività sul campo gli animali, dopo aver percepito l’odore, sono anche in grado di capire se si tratta di una persona ferita perché riconoscono la cosiddetta "posizione da infortunio".
Anche Jagger, dopo aver seguito l'odore di Giulia Cecchettin è riuscito a individuarla e a segnalarne la presenza alla sua squadra, contribuendo a restituire i resti della giovane alla sua famiglia. Alla notizia del ritrovamento, Elena Cecchettin ha pubblicato un post in cui con poche parole saluta la sorella: «Rest in power». Il padre Gino, invece, in conferenza stampa ha invitato le donne a denunciare e a parlare dei casi di violenza, anche solo sospetti, per evitare che altre vadano incontro al destino della sua Giulia: «Da questa vicenda deve nascere qualcosa. E noi come famiglia ci impegneremo attivamente per fare qualcosa perché questo non capiti più a nessuna ragazza, a nessuna donna».
