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Il lavoro non va in vacanza. Questo lo sa bene Billy, il cane poliziotto, che tra Natale e Capodanno ha setacciato gli autobus di linea tra le stazioni di Falconara Marittima e Castelferretti in provincia di Ancona, oltre a parchi, piazze e strutture pubbliche.
Il Pastore tedesco, accompagnato da Giorgio Aringoli, conduttore e assistente del comando di polizia locale di Tolentino (MC), ha ricoperto una vasta area tra il parco Kennedy ed il parco Robinson, fino al centro città dove è intervenuto in piazza Mazzini, piazza Catalani e piazza Fratelli Bandiera. Oltre al sopralluogo a Falconara si è diretto a Castelferretti, dove ha controllato una decina di autobus e in tre di questi ha recuperato 11 grammi di hashish suddiviso in tre pezzi e 3,5 grammi di cristalli di droga sintetica: stupefacenti lanciati sul pavimento da alcuni viaggiatori che si erano accorti del suo arrivo.
Billy è entrato a far parte della squadra dei poliziotti di Falconara lo scorso 21 dicembre, sulla basi di un accordo con il Comune di Tolentino. Qui l'unità cinofila è entrata in servizio nel 2021 ed è stata la prima della polizia locale in provincia di Macerata e la seconda nelle Marche. Appena arrivato a Falconara, nei giorni precedenti il Natale, Billy ha dimostrato le sue doti di cane antidroga. L’accordo con la polizia locale di Tolentino è finalizzata a impiegare periodicamente il cane poliziotto nell’ambito delle attività di polizia giudiziaria e nelle operazioni per prevenire e contrastare la circolazione e il consumo di stupefacenti.
La sindaca di Falconara Stefania Signorini così commenta con Kodami l'attività: «Le unità cinofile sono utili per il controllo della droga. Il lavoro svolto dai cani rientra infatti nel nostro progetto di sicurezza. È un servizio che tra le altre cose funziona da deterrente, dovendo in questo modo controllare una fascia di popolazione, quella dei più giovani, che ricorre sempre più spesso al consumo di sostanze stupefacenti. I primi sopralluoghi sono stati fatti quest'estate e continuano tutt'ora: almeno una volta a settimana, infatti, impieghiamo le forze cinofile su tutto il territorio comunale. E' un lavoro sistemico e costante che vogliamo mantenere nel tempo. Abbiamo condiviso fin da subito un obiettivo comune con la polizia locale ed il Comandante Luciano Loccioni: rafforzare la sicurezza della nostra città».

In Italia le Forze dell'ordine hanno nei loro nuclei operativi almeno un reparto di unità cinofile con diversi scopi. Nella Polizia di Stato, in particolare le unità cinofile hanno quattro finalità di impiego: ordine pubblico e vigilanza, antidroga, anti-esplosivo, ricerca e soccorso. I cani antidroga sono impegnati quotidianamente nella repressione del crimine, dal pattugliamento delle strade fino all'individuazione di carichi milionari di stupefacenti sono sempre al fianco degli umani.
Il rapporto tra cani addestrati e conduttori si base sulla fiducia reciproca. Questo lo sa bene Zorro, il cane poliziotto che insieme all'agente Chiara Barone vigila le strade di Napoli. Kodami ha intervistato l'agente la quale ha detto: «Quando sono diventata conduttrice ci sono state delle selezioni impegnative da dover superare e proprio durante la prima fase ho conosciuto Zorro. È stato ovviamente un percorso fatto di vari step in cui l'affinità con il cane era la parte più importante da essere valutata e ci sono delle prove specifiche come la manipolazione, ovvero sapere come approcciare, capirlo e capirsi. All'inizio è difficile, sono cani che ancora non conosci e neanche loro conoscono te e ci insegnano a rispettarli e a curarli da tutti i punti di vista: si viene valutati già da come facciamo le pulizie, da come gli diamo da mangiare. L'esame, dunque, è molto centrato sulle capacità dell'umano nel vivere e rispettare la relazione e i profili che vengono scelti devono avere un approccio con il cane in cui è ben chiara non solo l'importanza del suo benessere fisico ma soprattutto deve garantirne l'equilibrio psicologico. «A volte si sente dire: "Ma li drogate i cani?"… è un'affermazione assurda. L'addestramento dei cani di polizia si basa soprattutto sul piacere: giocano facendo il lavoro che gli chiediamo e noi siamo lì a incentivare una motivazione che è naturale e la nostra funzione è proprio di direzionare la loro vocazione».