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2 Maggio 2023
16:49

I cani potranno entrare in 120 siti archeologici in Grecia: quali sono e le regole da seguire

Il Ministero della Cultura del paese ha annunciato che presto gli animali domestici saranno ammessi in più di 120 siti archeologici. La scelta è stata approvata all'unanimità dal Governo, anche se ancora non c'è una data di avvio.

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I pet mate che amano viaggiare, così come tutti coloro che vivono in Grecia, finalmente potranno portare il loro cane, gatto o un altro animale domestico all’interno delle bellezze archeologiche del paese ellenico.

Questa settimana il Ministero della Cultura ha infatti annunciato che presto gli animali domestici saranno ammessi in più di 120 siti archeologici precisando, però, che non ne faranno parte quelli più popolari come l'Acropoli di Atene, Cnosso a Creta, Olimpia e Delfi a causa dell’elevato numero di visitatori sempre presente. Resteranno fuori anche teatri antichi, templi, tombe e monumenti con pavimenti a mosaico.

Cani e altre specie potranno invece entrare ad esempio nell'Agorà di Atene, nel sito di Dodona nella Grecia nordoccidentale, in quello di Anfipoli nella Grecia settentrionale, nel castello dell'Acrocorinto e nel Santuario di Asclepio a Epidauro.

La scelta, approvata all'unanimità dal Governo, come dichiarato dalla ministra della cultura Lina Mendoni rappresenta «un vero e proprio primo passo verso l'armonizzazione del quadro di accessibilità ai monumenti e ai siti archeologici sul modello di altri Paesi europei, che già applicano regole per la ingresso di animali da compagnia». La decisione è stata accolta con grande entusiasmo dagli animalisti e dall'opinione pubblica in generale che rappresenta un numero sempre più elevato di persone che hanno deciso di accogliere un animale in casa.

Non c'è ancora, però, ancora una data di attuazione per il nuovo regolamento. C’è invece la lista dei requisiti che umani e animali dovranno rispettare per visitare i siti archeologici: intanto, gli animali non dovranno superare il metro di lunghezza, poi dovranno essere tenuti al guinzaglio o all’interno di marsupi e trasportini. Inoltre, i pet mate avranno l’obbligo di esibire il loro certificato sanitario e avere sempre con sé gli accessori necessari per raccogliere eventuali bisogni. E, infine, i cani di grossa taglia dovranno indossare la museruola.

Per coloro che invece porteranno il proprio animale, ma decideranno di fare la visita all’area storica al sito senza il loro amico a fianco, il Ministero ha dichiarato che verrà predisposto un luogo dove poter lasciare l’animale in totale serenità, accudito da personale formato.

Viaggiare con gli animali è ormai sempre più frequente, ma muoversi senza sbagliare è sempre abbastanza complicato. Almeno in Italia, dove a stabilire l'ingresso agli animali nei luoghi pubblici non è una legge soltanto, ma tantissime ordinanze comunali che cambiano di volta in volta. La prima cosa da sapere per chi sceglie di rimanere nel nostro Paese è comunque ciò che dice la legge a livello nazionale, ovvero il Regolamento di Polizia Veterinaria (DPR n.320/1954), in cui vi è una differenza tra i luoghi dove i cani possono essere portati, ovvero se aperti al pubblico o meno.

La differenza che esiste tra le due fattispecie è fondamentale da conoscere per non rischiare di ricevere una multa. I primi appartengono Stato e sono i parchi, i giardini pubblici, le piazze, etc.. Gli altri, invece, sono quelli di proprietà privata ma a cui può accedere il pubblico. In questo ultimo caso è il titolare a decidere se e come far entrare l'animale nel proprio locale.

Per quanto riguarda i luoghi culturali in generale, per esempio, nei musei gli animali generalmente non possono entrare anche se sono sempre di più le strutture che cominciano a organizzarsi per permettere ai visitatori di non lasciare il proprio animale a casa. Sempre meglio chiedere prima, dunque.

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Simona Sirianni
Giornalista
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