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27 Dicembre 2023
12:47

Gli squali sono capaci di schiacciare veri e propri pisolini restando immobili

Gli squali grigi del reef sono stati osservati effettuare brevi pisolini tra i coralli, sfatando l'idea che questi animali debbano nuotare incessantemente per respirare.

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Gli squali, predatori affascinanti e spesso ingiustamente temuti, sono spesso considerati privi della capacità di dormire a causa della necessità di muoversi costantemente per pompare acqua nelle branchie e, quindi, respirare. Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato che alcuni squali del reef sono in grado di effettuare brevi pisolini riposando tranquillamente tra i coralli. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Journal of Fish Biology.

Gli squali della famiglia Carcharhinidae, tra cui lo squalo grigio del reef (Carcharhinus amblyrhynchos), sono generalmente considerati "ram ventilator", ovvero sono costretti a nuotare senza sosta per poter respirare. Mentre nuotano, infatti, aprono la bocca in modo tale da far passare l'acqua nelle branchie e catturare, così, l'ossigeno. Tuttavia, i ricercatori della Save Our Seas Foundation, fondata in Svizzera nel 2003 e che si occupa di protezione degli oceani, durante una serie di immersioni di routine nella barriera corallina delle Seychelles hanno osservato proprio individui di questa specie fermi su una distesa di coralli.

Durante le osservazioni, effettuate in due siti differenti e in diversi periodi dell'anno, i subacquei hanno mantenuto una distanza di 1-5 metri dagli squali, rimanendo in loro compagnia per 15-40 minuti. Gli squali, apparentemente indifferenti, hanno mostrato pochi movimenti, principalmente nella mascella inferiore, aprendo e chiudendo ripetutamente la bocca.

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Questo comportamento è spiegabile oltre che alla "ram ventilation", citata precedentemente, dal fatto che esiste un altro metodo di respirazione noto come "pompa boccale", in cui gli squali grigi, posizionandosi sotto i coralli, rimangono immobili muovendo leggermente la bocca per generare il flusso d'acqua necessario. In questo modo, l'acqua viene comunque aspirata con la bocca e poi spinta dai muscoli delle guance direttamente nelle branchie.

A quel punto il team si è chiesto se gli squali potessero sfruttare le correnti oceaniche per agevolare il flusso dell'acqua attraverso le branchie. La risposta è stata ottenuta molto facilmente osservando le posizioni degli individui, con alcuni orientati verso est, altri verso ovest e così via. Questo ha portato alla conclusione che gli squali non dipendono passivamente dalle correnti, ma attivamente spostano l'acqua utilizzando i muscoli della bocca. Tuttavia, va sottolineato che questa modalità respiratoria è limitata nel tempo, con gli squali che la impiegano per circa 40 minuti prima di riprendere a nuotare per respirare più profondamente.

Questi risultati sono di grande rilevanza, poiché contribuiscono a migliorare la comprensione di questi magnifici animali. Il passo successivo sarà valutare l'importanza di tali pisolini, soprattutto considerando che si verificano sui coralli, componenti vitali delle barriere coralline, e che tali ecosistemi sono fortemente minacciati dai cambiamenti climatici.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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