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6 Settembre 2021
8:42

Genova, altri 12 cuccioli abbandonati in strada

Non si ferma la piaga degli abbandoni nella città della Lanterna dove da maggio si registra una preoccupante escalation di rinunce di proprietà e abbandoni di cuccioli nei quartieri più disparati. Il canile comunale Monte Contessa è in ginocchio per accogliere e gestire questo continuo afflusso di cuccioli.

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Non c’è fine alla piaga degli abbandoni di cuccioli a Genova. Dopo il grido d’allarme del canile comunale Monte Contessa che da maggio a luglio ha accolto una quarantina di cani di poche settimane abbandonati, altri dodici cuccioli sono stati trovati in una vecchia gabbia per galline davanti al cimitero di Sestri Ponente.

La segnalazione è arrivata ancora una volta da un passante che ha sentito i guaiti dei piccoli. Appartengono a tre cucciolate diverse e nel complesso hanno dalle due alle sei settimane.

Sono stati trovati in un’area lasciata al degrado vicino ai cimitero della Castagna e, per raggiungerli, i soccorritori della Croce Gialla si sono dovuti fare strada tra pannelli, lavatrici e mobili gettati per terra.

Portati al canile Monte Contessa ora saranno visitati dal veterinario della struttura per constatare le loro condizioni di salute e per assicurarsi di non portare dentro il rifugio malattie contagiose che potrebbero essere fatali per gli altri animali, come la pericolosa Parvovirosi.

I cuccioli, denutriti e rimasti in una gabbia di ferro arrugginita per non si sa quanto tempo, saranno messi in isolamento e, se in buona saluta, messo in adozione tra una ventina di giorni.

L’appello del canile comunale

«Sembra che questa ondata di cuccioli abbandonati in giro per la città non solo non debba finire, ma continui a peggiorare», commenta l’associazione Una che gestisce il canile comunale di Genova Monte Contessa. «Non crediamo affatto che i cuccioli trovati nei diversi quartieri siano tutti frutto di cucciolate casalinghe genovesi, non ce ne sono mai stati così tanti. Per questi sguardi tristi, per questi cuccioli costretti a passare del tempo (speriamo poco) della loro vita dietro le sbarre di un box, vorremmo quindi “ringraziare” tutti coloro che fanno riprodurre i propri cani senza essere allevatori e senza avere competenze, ma anche chi, spacciandosi per benefattore, porta cucciolate da fuori regione, per abbandonarle in punti strategici della città.
Purtroppo l'omertà è tanta e probabilmente non sapremo mai chi siano queste persone».

La preoccupazione del canile è dunque anche rivolta alle movimentazioni non regolari di cani da Sud a Nord, tema sul quale Kodami ha realizzato un long form e una video inchiesta.

«Quello che sappiamo è che ci arrivano sempre più cuccioli, non di rado malati, perché chi li introduce probabilmente dal Sud non si cura di controllarli. Oggi altri 12 cuccioli hanno conosciuto il canile. Oggi sentiamo che è stato fatto un altro passo verso la sconfitta dell'umanità, perché di umano nel continuo abbandono di cuccioli non c'è proprio niente. Prima di far riprodurre il vostro cane, prima di caricarvi in macchina degli animali di cui non potete occuparvi, guardate questa foto. Un cucciolo non merita di stare in canile».

Il canile ricorda anche che i cuccioli saranno adottabili dopo aver fatto i primi vaccini ed essere stati curati. Inutile quindi chiamare ora per adottarli ma in struttura ci sono altri cani per chi fosse interessato a iniziare un percorso di adozione responsabile.

La campagna di Kodami e la videoinchiesta

Kodami sostiene fortemente tutte le campagne contro l’abbandono estivo e lo scorso giugno ha lanciato il format di informazione e comunicazione #VacanzaBestiale attraverso diverse chiavi di lettura: dall’analisi del fenomeno stesso dell’abbandono agli effetti sul randagismo, dalle storie di abbandono alle adozioni consapevoli, fino ai consigli per chi sceglie di vivere un’estate insieme al proprio compagno animale. Lo scorso 13 agosto è stata pubblicata la videoinchiesta "Il patto tradito: nemmeno la pandemia ha fermato gli abbandoni" in cui c'è la testimonianza anche degli operatori del canile municipale di Genova. L'anno della pandemia avrebbe dovuto renderci persone migliori, ma gli abbandoni sono aumentati e c'è un unico modo per mettere la parola fine a questa piaga: sensibilizzare sulla sofferenza che viene procurata a questi animali.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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