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29 Marzo 2023
17:08

Fuggito dal macello poco prima di essere ucciso, il vitello Stewie ora vive in un santuario

Il vitello Stewie è fuggito dal macello poche ore prima di essere ucciso, correndo all’impazzata per le strade di New York. La sua fuga ha suscitato un'ondata di solidarietà e spinto Mike Stura, titolare di un santuario, a mobilitarsi per accoglierlo e salvargli la vita.

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È fuggito dal macello poche ore prima di essere ucciso e ha corso all’impazzata per le strade di New York: una corsa per la vita, letteralmente, che si è conclusa nel migliore dei modi, perché Stewie – così è stato ribattezzato – alla fine è scampato alla morte ed è stato accolto in un santuario.

Il protagonista della storia è un vitello di circa 4 mesi che nei giorni scorsi è finito al centro delle cronache nazionali per la sua rocambolesca fuga: venduto da un allevatore della Pennsylvania a una macelleria di Brooklyn, è riuscito a scappare dal camion su cui era stato trasferito poco prima di essere portato all’interno del macello. Una fuga che si è conclusa qualche ora dopo, quando i titolari della macelleria sono riusciti a bloccarlo, ma non prima che i video girati da alcuni passanti finissero sui social network e venissero poi ripresi dai media locali. Suscitando un’ondata di solidarietà da parte di persone decise a salvare la vita al vitello.

A mobilitarsi per salvare l’animale è stato, alla fine, Mike Stura, presidente della no-profit Skylands Animal Santuary And Rescue, associazione che gestisce un santuario in New Jersey. Stura in passato ha già salvato da morte certa numerosi animali, tra cui un toro (ribattezzato Barnie) che nel 2021 era a sua volta fuggito da un macello di Manorville riuscendo a scampare alla cattura per ben due mesi. Stewie è stato invece ripreso poco dopo la fuga e ripotato al macello, ma nel frattempo Stura si era già attivato per chiedere ai titolari di prenderlo in consegna.

Una volta ottenuto il via libera da loro, si è rivolto all’allevatore con la stessa richiesta, riuscendo nell’intento e portandolo al santuario, dove dovrà trascorrere un periodo di quarantena in via precauzionale in un recinto separato prima di potersi unire agli altri animali: «Sono stati giorni molto stressanti, ma ne è valsa la pena – ha detto Stura – Il cucciolo è finalmente al sicuro con me. Grazie mille a tutti per il sostegno».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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