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7 Aprile 2023
18:37

È stato un orso a uccidere il runner in Trentino: è il primo caso nell’Arco alpino

È stato un orso a uccidere Andrea Papi, il runner trovato morto in Valle di Sole, in Trentino. Lo confermano i risultati dell'autopsia svolta sul corpo del giovane.

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È stato un orso a uccidere Andrea Papi, il runner trovato morto in Valle di Sole, in Trentino, la notte tra il 5 e 6 aprile 2023. Lo confermano i risultati dell'autopsia condotta sul corpo del 26enne.

Papi era vivo quando ha incontrato l'orso tra i boschi di Contre, località ai piedi di malga Grum, in Trentino. Per gli esperti nominati dalla Procura di Trento non c’è dubbio: il giovane è morto in seguito alle ferite causate dall’ animale.

Già durante il primo sopralluogo, le Forze dell'ordine e il personale sanitario avevano notato che sul corpo di Andrea Papi erano presenti profonde ferite, graffi sulla schiena, sul volto e un grave squarcio sul ventre, lesioni compatibili con l'attacco di un orso.

L'aggressione mortale da parte di un orso è stata la prima in più di un secolo nell'arco alpino. Ora che si è chiarita la causa della morte, proseguono le indagini per individuare l’animale responsabile. Come spiega a Kodami la veterinaria forense e membro del comitato scientifico di Kodami, Laura Arena: «Durante l'esame autoptico vengono raccolte dal corpo della vittima le tracce di saliva e gli altri elementi che possano aiutare ad acquisire il profilo genetico dell'animale che ha lasciato i segni».

Anche se ancora non c'è un nome, il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha già fatto sapere di aver preso una decisione cruenta. L'orso è una specie particolarmente protetta dalle norme nazionali e internazionali, e la procedura per chiederne la cattura o l'abbattimento non è consentita se non in casi di estrema gravità. E anche in presenza di motivi straordinari per ottenere una deroga bisogna prima avere l'autorizzazione del Ministero dell’Ambiente, rilasciata sulla base di una valutazione tecnica dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il quale a sua volta è tenuto a trasmettere alla Commissione europea una relazione sulle deroghe concesse.

Al di là delle verità scientifiche, resta ancora da chiarire il cui contesto in cui si è verificato il tragico episodio. Un episodio rarissimo del quale ora sono chiamate a rispondere le istituzioni, come è emerso anche dalle parole di Franca Ghirardini, la madre di Andrea Papi, che ieri ha affidato ai social un duro sfogo: «Hanno voluto il morto, ora ce l’hanno».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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