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7 Gennaio 2024
11:00

Dove si nascondono le tartarughe

Le tartarughe dipendono dai loro rifugi per riposo, riproduzione e protezione. Tuttavia, le crescenti minacce ambientali e umane, come i cambiamenti climatici, la perdita di habitat e lo sviluppo costiero, stanno compromettendo la stabilità di questi rifugi vitali.

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testudo hermanni

Le tartarughe si nascondono, o meglio si rifugiano, in un gran varietà di ripari e nascondigli differenti poiché questi rettili, che popolano sia gli ambienti acquatici che quelli terrestri, sono tra gli animali più antichi del Pianeta che vivono in tanti habitat diversi a seconda delle specie.

Con una storia evolutiva che si estende per milioni di anni, le tartarughe hanno sviluppato stratagemmi unici per adattarsi a una vasta gamma di ambienti. I rifugi giocano però un ruolo fondamentale nella vita di una tartaruga. Sia che si tratti di barriere coralline per le tartarughe marine o di ambienti boschivi per le testuggini terrestri, questi ambienti offrono un luogo sicuro per nutrirsi, riprodursi e proteggersi dai predatori.

I rifugi delle tartarughe terrestri

Testuggine di terra tartarugaTestudo hermanni

Esistono molte specie di tartarughe terrestri, ognuna delle quali ha imparato nel corso del tempo a sfruttare tane e nascondigli basandosi sul clima e il tipo di terreno presenti nei loro habitat. Questi animali, infatti, possono essere trovati in ambienti che vanno dalle aride steppe ai lussureggianti boschi tropicali e si sono evoluti nel corso dei millenni per sfruttare al meglio le risorse offerte dall'ambiente circostante.

Ad esempio, in regioni caratterizzate da terreni aridi, le tartarughe terrestri spesso creano tane poco profonde nei suoli sabbiosi o rocciosi che offrono loro un rifugio dalla troppa calura del sole, dal freddo e dai predatori. Nelle foreste pluviali, invece, possono trovare rifugi sotto il denso tappeto di foglie e detriti, nascondigli che le proteggono dalla pioggia incessante e forniscono una copertura ideale per il riposo o la nidificazione. In zone caratterizzate da climi temperati, creano spesso tane in terreni più morbidi come quelli ricchi di humus che forniscono loro protezione contro le variazioni di temperatura e costituiscono luoghi sicuri per la deposizione delle uova.

I rifugi delle tartarughe d'acqua dolci

Trachemys scripta

Le tartarughe d'acqua dolce, abitanti di laghi, fiumi e stagni, hanno affinato nel corso dell'evoluzione un'interessante varietà di rifugi, creando spazi sott'acqua o lungo le rive che si adattano alle loro esigenze specifiche. Molte specie di tartarughe d'acqua dolce utilizzano rifugi sott'acqua sfruttando rocce sommerse o radici di piante acquatiche. Questi nascondigli subacquei forniscono protezione dai predatori acquatici e offrono un rifugio sicuro dove le tartarughe possono riposare e nascondersi in sicurezza.

C'è chi, invece, predilige la riva come luogo sicuro. Qui le tartarughe scavano i loro nidi, depongono le uova e ricoprono il tutto per proteggerle dal disseccamento e dai predatori. Se invece si trovano in zone che presentano fondali rocciosi, le tartarughe d'acqua dolce possono trovare rifugio tra le spaccature delle rocce. Questi affioramenti di roccia forniscono un ambiente protetto e possono essere utilizzati come punti sopraelevati da cui le tartarughe possono emergere per prendere il sole.

I rifugi delle tartarughe marine

caretta caretta

Anche le tartarughe marine, navigatrici esperte degli oceani, fanno affidamento su rifugi e tane ben specifici per nascondersi o riprodursi. Nei fondali oceanici, molte specie di tartarughe marine costruiscono veri e propri rifugi subacquei, sfruttando gli anfratti delle barriere coralline o approfittando delle fessure nelle rocce marine.

Questi nascondigli offrono alle tartarughe protezione contro i predatori marini e forniscono un rifugio dove possono riposare in relativa tranquillità. Tuttavia, è sulla terraferma, lungo le spiagge isolate, che si svolge la nidificazione. Qui le tartarughe emergono dalle profondità dell'oceano e scelgono accuratamente il luogo ideale per scavare i loro nidi e deporre le uova. Dopo averle depositate, vengono accuratamente ricoperte per proteggerle dal disseccamento e dai predatori.

Cosa fanno le tartarughe nei loro rifugi

Sono diverse le attività che possono svolgere le tartarughe nei loro rifugi. Sicuramente li sfruttano per potersi riposare e proteggersi dai predatori, ma tante specie, come accennato precedentemente, scavano tane o cercano rifugi anche per deporre le loro uova e assicurarsi che siano al riparo da eventuali pericoli. Un ruolo importantissimo legato a questi nascondigli è la termoregolazione, sistema preposto al regolamento della temperatura interna, fondamentale per questi animali. Infine, c'è da dire che nei rifugi le tartarughe possono cercare cibo. Ad esempio, alcune tartarughe terrestri si nutrono di piante, insetti o piccoli animali che possono trovare nelle aree circostanti ai loro nascondigli.

Le minacce ai rifugi delle tartarughe

È chiaro, quindi, che i rifugi siano essenziali per la sopravvivenza delle tartarughe in quanto ricoprono ruoli fondamentali e vitali per l'esistenza di questi animali. Purtroppo si trovano ora a fronteggiare una serie di minacce, un segnale inequivocabile dell'impatto crescente dell'attività umana e dei cambiamenti ambientali su scala globale. Attualmente i cambiamenti climatici sembrano essere inarrestabili e per questo le tartarughe stanno affrontando alterazioni dei loro rifugi a causa dell'innalzamento delle temperature e delle modifiche nei modelli climatici.

La perdita di habitat, in particolare delle mangrovie e delle spiagge, minaccia direttamente le aree di nidificazione e alimentazione. Le pressioni umane, a loro volta, aggravano ulteriormente la situazione. Lo sviluppo costiero, spesso non sostenibile, mette a repentaglio le spiagge vitali per la nidificazione delle tartarughe marine, trasformandole in aree urbanizzate e alterando gli equilibri delicati degli ecosistemi costieri. La pesca indiscriminata, la raccolta di uova e il turismo non regolamentato, inoltre, aumentano ulteriormente la vulnerabilità delle tartarughe, minacciando la stabilità dei loro rifugi naturali.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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