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6 Luglio 2022
11:38

Cuccioli di foca abbandonati dalle madri. L’esperta: «Finte madri per accoglierli, ora è il momento di fare attenzione»

I cuccioli di foca abbandonati dalle madri rischiano la morte. Nell'unico centro di recupero di foche di tutta l'Irlanda, il Seal Rescue Center, si prendono cura di loro e li riabilitano fino a quando possono tornare liberi in mare.

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Giornalista
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Per accoglierli e farli sentire a casa cuciono per loro delle “finte mamme” realizzate con le mute da immersione riciclate. E loro, i cuccioli di foca orfani o abbandonati dalle madri sulle spiagge d’Irlanda, sembrano apprezzare moltissimo. Se le abbracciano e si godono la loro morbidezza, probabilmente sentendosi al sicuro.

Siamo a Courtown, nella contea di Wexford, duecento chilometri circa a sud di Dublino e al Seal Rescue Ireland inizia ad esserci parecchio movimento. «Di solito l'inizio di luglio è il momento in cui l'Unità di Terapia Intensiva inizia a riempirsi», spiega Melanie Croce che prima di diventare direttore esecutivo di Seal Rescue Ireland ha trascorso anche un periodo di formazione in conservazione e eco-turismo nella Guinea Equatoriale studiando soprattutto tartarughe marine e primati in via di estinzione sull'isola di Bioko. «Quindi questa è una sorta di quiete prima della tempesta, perché ci aspettiamo di essere sempre più impegnati nelle prossime settimane» aggiunge.

Ma perché questi mesi dell’anno sono i più movimentati per questo centro di recupero, l’unico centro di salvataggio di foche all'interno della Repubblica d’Irlanda, specializzato nella riabilitazione di cuccioli di foca che si sono persi o sono rimasti separati dai genitori e quindi necessitano di cure prima di riuscire a cavarsela da soli una volta rilasciati in mare?

Per i cuccioli il pericolo arriva quando le madri sono costrette ad abbandonarli

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Una foca al Seal Rescue Ireland abbracciata alla sua "mamma surrogata" creata con le mute da sub in disuso (credits@SealRescueIreland)

I pericoli per i cuccioli di foca abbandonati dalle madri

«In Irlanda – continua Melanie – le foche comuni, chiamate anche foche di porto, partoriscono i loro cuccioli durante i mesi estivi, quindi questo è un periodo cruciale per le foche madri, che devono essere in grado di prendersi cura dei loro cuccioli indisturbate e farli diventare abbastanza forti e sani in modo da poterli svezzare dopo uno due mesi, e renderli autonomi al punto tale da riuscire a sopravvivere indipendentemente dalla loro presenza».

Questo non è ancora, ovviamente, il periodo in cui è necessario intervenire. La natura fa il suo corso: le mamme allattano i cuccioli con un latte estremamente ricco di grassi, in modo da formare rapidamente uno spesso strato di grasso isolante che li proteggerà dalle fredde acque irlandesi e fornirà loro una riserva di energia finché non saranno in grado di cacciare e sopravvivere da soli.

Il problema, però, si presenta se i cuccioli vengono separati prematuramente dalle madri.  «Non avranno avuto il tempo necessario per accumulare una quantità sufficiente di grasso e avranno poche possibilità di sopravvivere in natura» spiega Melanie. Questo è il momento in cui l’intervento dei volontari del rifugio diventa fondamentale e imprescindibile per la loro salvezza.

L’obiettivo delle cure che riceveranno i piccoli ospiti del centro è molto chiaro: riabilitarli fino a quando non saranno abbastanza forti da essere rilasciati in natura dopo alcuni mesi di cure. «Uno dei motivi più comuni per cui le foche madri abbandonano i loro cuccioli è il disturbo causato dalle attività umane o dagli attacchi dei cani, che possono essere facilmente evitati con un po' di educazione e consapevolezza».

Cosa fare quando si trova un cucciolo di foca

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Un altro cucciolo di foca in riabilitazione (credits@SealRescueIreland)

Ecco perché i comportamenti virtuosi di chi entra in contatto con foche adulte o con i loro cuccioli può fare davvero la differenza, un po' come succede sempre quando si entra in contatto con la fauna selvatica di ogni tipo. «La cosa più importante che tutti noi dobbiamo ricordare quando ci godiamo la natura è di rispettare la fauna selvatica a distanza di sicurezza – ammonisce Melanie. – Non avvicinatevi mai a una foca che sta riposando sulla terraferma, soprattutto se si tratta di una madre con il suo cucciolo: le foche arrivano sulla terraferma per un motivo preciso e avvicinarsi a loro potrebbe causare danni irreversibili».

Ma cosa fare nel caso di un incontro fortunato (per noi) affinché non diventi sfortunato (per loro)? Come comportasi se durante una vacanza si ha la fortuna di incontrare un animale incredibile come una foca nel suo habitat naturale, senza infastidirlo e soprattutto senza arrecargli danno? «Noi consigliamo di stare ad almeno 100 metri di distanza e di mantenere un profilo basso, altrimenti la foca rischia di sprecare energie vitali per gettarsi in acqua e, in alcuni casi, di scatenare il panico e l'assalto di gruppi di foche, con il rischio di ferite o di morte. Inoltre – e forse questo elemento viene sottovalutato a causa dell’aspetto buffo e divertente di questi animali – le foche sono animali selvatici con denti affilati e mascelle forti e, se minacciate, possono mordere. Se vi trovate nella Repubblica d'Irlanda e avvistate una foca che ritenete possa aver bisogno di aiuto, vi invitiamo a segnalarlo alla nostra hot-line attiva 24 ore su 24 al numero 087 195 5393».

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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