video suggerito
video suggerito
2 Marzo 2023
15:00

Completata la recinzione sulla strada dove è morto Juan Carrito. Salviamo l’orso: «Le istituzioni si facciano avanti»

È stata completata la recinzione sulla strada statale sulla quale ha perso la vita l'orso Juan Carrito. Ma dall'associazione Salviamo l'Orso che ha completato la recinzione parte una richiesta d'aiuto diretta alle amministrazioni locali e nazionali.

1 condivisione
orso marsicano

È stata completata la recinzione sulla strada statale sulla quale ha perso la vita l'orso Juan Carrito. Un obiettivo importante per rendere possibile e sana la convivenza tra la popolazione autoctona di orsi marsicani e le comunità umane, ma che lascia un retrogusto amaro proprio a chi si è impegnato in questa missione.

Lo racconta a Kodami Stefano Orlandini, presidente di Salviamo l'Orso, l'associazione che si è adoperata per realizzare l'ultimo tratto della recinzione sulla ormai famigerata Strada Statale 17, dove il 23 gennaio 2023 ha perso la vita Juan Carrito. «Quello che stiamo facendo è paragonabile allo svuotare il mare con un secchiello – dice Orlandini – Se siamo riusciti a trovare i fondi per completare la recinzione lo dobbiamo principalmente alle campagne di crowdfunding e agli sponsor internazionali che ci supportano. Registriamo invece ancora una volta il disinteresse delle amministrazioni locali rispetto alla conservazione della fauna abruzzese».

La recinzione era stata iniziata come parte del più ampio progetto europeo Life Safe-Crossing, di cui il Parco d'Abruzzo è stato beneficiario nel 2020 insieme al Parco della Maiella. Il pacchetto di finanziamento europeo nasce con lo scopo di ridurre il rischio di incidenti stradali tra fauna selvatica e veicoli, con particolare attenzione ad alcune specie come lupo e orso. L'associazione Salviamo l'Orso, insieme al il Wwf Abruzzo e ai Parchi, con uno sforzo collettivo coadiuvato dai fondi Ue hanno migliorato la sicurezza della strada attraverso la costruzione di sottopassi appositi destinati alla fauna selvatica e l'installazione di dispositivi luminosi e sonori utili a scoraggiare gli orsi dall'attraversamento.

Misure che si sono dimostrate insufficienti per salvare Juan Carrito, investito a pochi metri dal sottopasso perché non c'era una recinzione a precludergli l'attraversamento sulla statale e dirigerlo verso il passaggio sicuro. «Così com'era stata progettata non era completata, e aveva perciò una efficacia dimezzata – spiega Orlandini – Il Parco d'Abruzzo ha utilizzato tutti i fondo residui del progetto Life Safe-Crossing, perché non potrebbe spendere soldi fuori dai suoi confini».

Il Parco ha scelto di investire risorse al di fuori dalla sua zona di competenza perché si tratta di corridoio importanti e molto frequentati dai selvatici. La Strada Statale 17, così come altri snodi viari, si trovano in zone che collegano il Parco d'Abruzzo, quello della Maiella, e le altre aree naturali. Proteggere questi luoghi significa proteggere la fauna selvatica, per la quale i confini amministrativi delle riserve non hanno alcun significato.

corridoi dell'orso
I "corridoi dell’orso" (Fonte: The European Nature Trust)

Il Parco della Maiella e d'Abruzzo per il Life-Crossing hanno elaborato una mappa con i passaggi preferiti dagli animali, e la Statale 17 è risultato essere una delle tante arterie viarie battute da lupi e orsi, come rileva Orlandini: «Rimangono chilometri altrettanto pericolosi, e sappiamo anche quali sono. Si potrebbe fare un lavoro scientifico coinvolgendo non solo le associazioni ma anche l'Anas, la società che gestisce buona parte della rete stradale italiana, ma per farlo è necessario che le istituzioni si facciano sentire».

Durante l'ultima conferenza regionale ambientale in Abruzzo, tenutasi nel marzo 2022, il presidente della regione, Marco Marsilio, ha dichiarato che l'Abruzzo è «la regione verde d’Europa, tre parchi nazionali, uno regionale, decine di aree protette, un patrimonio ambientale molto forte, calato peraltro in una regione a grande vocazione industriale». Nulla però è stato detto, neanche recentemente, su come conservare il patrimonio faunistico che è parte integrante del territorio. E anche la Statale 17 è stata lasciata a metà.

È intervenuta quindi l'associazione Salviamo l'Orso che oltre a una campagna di finanziamento dal basso, con cui sono stati raccolti 18mila euro, ha potuto contare sul sostegno dell'European Nature Trust, un fondo britannico che sostiene progetti di conservazione in tutta Europa e che in Italia ha attivato una partnership con l'associazione di Orlandini.

Come spesso accade, infatti, la cura e la gestione degli animali, pur essendo formalmente competenza delle istituzioni, è appaltata ai volontari e alle realtà del Terzo settore. Ne conseguono ritardi nell'attuazione delle misure di sicurezza, ed eventi tragici come quello che ha coinvolto Juan Carrito.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views