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29 Gennaio 2023
9:00

Come interpretare i movimenti della coda del gatto

I gatti usano la coda per comunicare, oltre che per bilanciare l’equilibrio. Il movimento della coda di un gatto può dirci un sacco di cose su come si sente in quel momento ed possibile assegnare un significato a ogni movimento e posizione.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
gatto

Nel gatto la coda è stata oggetto di vari studi perché la usano per comunicare, oltre che per bilanciare l’equilibrio. Inoltre, è anatomicamente facile da “isolare" per fare delle osservazioni dirette ed stato così possibile assegnare un significato a certi movimenti e posizioni.

Il movimento della coda di un gatto può dirci un sacco di cose su come si sente in quel momento. Una buona pratica di osservazione, naturalmente, non dovrebbe limitarsi ad osservare solo quello: ogni volta che ci interroghiamo su cosa stia pensano un gatto – o un cane o qualunque altro animale con cui ci rapportiamo – è indispensabile costruire mentalmente sia un’immagine d’insieme sia riconoscere i significati specifici (quando ci sono!) di determinate posture o di certe parti del corpo.

Coda all’insù

La coda all’insù, portata dritta o con una leggera curvatura della punta, è per antonomasia quella del gatto che si sente a suo agio, che è in una buona disposizione sociale, aperto all’incontro e all’interazione. Questo non significa che un gatto che si avvicina nella nostra direzione a coda alta voglia essere toccato o accarezzato: il significato è più simile ad un “Ciao! Mi fa piacere incontrarti. Io mi sento bene, tu come stai oggi?”. Certo, se avete abituato il vostro micio che quando rientrate sistematicamente gli riempite la ciotola, può anche essere che in quella coda si celi il messaggio “Bentrovato! Mi dai da mangiare come sempre, vero?”.

Coda bassa o attaccata al corpo

Se la coda è bassa, attaccata al corpo all’attaccatura con la schiena o addirittura rivolta sotto il corpo, il gatto sta segnalando paura o insicurezza. Può accadere quando poco distante si intraveda un rivale con cui non va d’accordo, quando togliete l’aspirapolvere dallo sgabuzzino oppure quando lo posate sul tavolo veterinario per una visita.

Coda all’insù tremolante

A volte i gatti voltano il sedere in direzione di una porta, di uno stipite, di un oggetto verticale e, che siano soli o che stiano interagendo con qualcuno, tirano su la coda e la fanno vibrare freneticamente per qualche istante. In questo caso è preso da un momento di eccitazione, che può essere legato sia a qualcosa di piacevole sia ad una preoccupazione passeggera.

Inoltre, questo movimento della coda, è identico a quello della marcatura con urina: in questo caso, però, il gatto rilascia effettivamente degli schizzi contro una superficie verticale e può farlo per segnalare la sua presenza, il suo status riproduttivo o un turbamento emotivo.

Coda gonfia

La coda gonfia è un altro segnale di eccitazione da parte del gatto e, soprattutto nei soggetti più giovani, può essere associata ad un momento di euforia durante il gioco. Ma, può anche essere collegata a posture di minaccia, come quando il micio incontra un cane e decide di fronteggiarlo mostrandogli il fianco, inarcando la schiena a pelo eretto e coda gonfia per impressionare l’avversario.

Coda che “scodinzola”

Anche se “scodinzolare” non è il termine più appropriato, è ciò che i gatti ricordano quando muovono la coda con ampi ondeggiamenti da destra a sinistra e viceversa. Non è molto comune, lo fanno solo alcuni di gatti (il modo di usare la coda è sempre personale!) che di solito vogliono segnalare eccitazione e buon umore.

Coda parallela

Durante un agguato il gatto tende a tenere la coda parallela al suolo mentre scatta in avanti. In questo caso la sua funzione è quella di garantire aerodinamicità al corpo ma può modificare subitaneamente posizione nel caso in cui la traiettoria dovesse essere improvvisamente corretta.

Punta che si agita

Se ad agitarsi è solo la punta della coda è probabile che il micio sia impegnato in qualcosa di mentalmente impegnativo. Magari è solo una scena che sta osservando chiedendosi come intervenire ma può anche accadere che sia coinvolto in una interazione che non sta gradendo e quella punta che si agita registra il suo livello di nervosismo.

Coda che strofina

Un gatto può strofinare la sua coda con fare languido contro le gambe di una persona, contro la coda o il corpo di un altro gatto, contro il muso di un cane familiare o contro un oggetto. Quando la coda è usata in questo modo, il gatto “marca” il suo bersaglio, gli trasferisce cioè una porzione di proprio odore per renderlo familiare. È uno dei comportamenti sociali più importanti per rinsaldare i legami tra membri dello stesso gruppo o tra gatto e suo ambiente.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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