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5 Dicembre 2023
13:03

Centinaia di meduse luminose avvistate in Toscana: si tratta di un bloom di Pelagia noctiluca

Centinaia di meduse luminose sono state avvistate in questi giorni nei pressi di Livorno e dell’Isola del Giglio: si tratta di un bloom di Pelagia noctiluca, la medusa rosata e trasparente che comunemente incontriamo al mare, capace di emettere bioluminescenza.

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Numerosissime segnalazioni di meduse luminose stanno arrivando in questi giorni dalla Toscana, dov’è possibile osservare dei veri e propri tappeti di centinaia di questi animali nei pressi di Livorno e dell’Isola del Giglio: si tratta di un bloom di Pelagia noctiluca, la classica medusa rosata e trasparente ben nota per le sue punture e che possiamo comunemente incontrare in spiaggia.

La medusa luminosa (Pelagia noctiluca) prende il nome dal termine greco "pelagos", ovvero "mare", a sottolineare che questi animali vivono lontani dalla costa per la maggior parte delle loro vite, mentre “noctiluca” fa riferimento alla bioluminescenza di colore verde che sono in grado di emettere. Questa specie è ampiamente distribuita nelle acque più calde dell'Oceano Altantico, del Pacifico, del Mar Mediterraneo e del Mar Nero, tollerando un intervallo di temperatura compreso tra i 10°C e i  27°C.

Sebbene viva per la maggior parte del tempo in mare aperto, appare ciclicamente in maniera massiccia anche nelle zone costiere, soprattutto durante la primavera e l'autunno. Questi fenomeni si chiamano "bloom" e sono correlati a fattori meteorologici, alla presenza di correnti in grado di spingere gli animali fino a riva, al grado di salinità dell'acqua e alla presenza di prede. Quindi in questo periodo dell’anno è normale avvistare questi animali in massa, come riferiscono anche i tecnici dell’ARPAT, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana.

In seguito alle segnalazioni ricevute, alcuni esperti si sono recati presso la località Calafuria per un sopralluogo, confermando che la situazione non sia quella di un fenomeno insolito. Nonostante queste meduse, però, siano comunemente distribuite nel Mar Mediterraneo e non invasive, la loro crescente abbondanza desta qualche preoccupazione: «Negli ultimi anni questi avvistamenti sono notevolmente aumentati, sia per il maggior numero di persone che frequentano il mare, anche fuori stagione, sia anche per la mancanza di predatori», scrive l’ARPAT in un comunicato stampa.

Le cause sono molteplici, in particolare la diminuzione del numero di pesci di piccole dimensioni che si cibano delle larve di medusa. Questo calo di predatori è dovuto, a sua volta, a fattori come antropizzazione, inquinamento e cambiamento climatico che sta rendendo i nostri mari sempre più caldi. Tutti questi fenomeni combinati contribuiscono a creare le condizioni ideali per la proliferazione di Pelagia noctiluca che, in un habitat libero da competitori naturali e predatori, si moltiplica in maniera incontrollata.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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