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14 Agosto 2023
16:05

Canile lager nel Catanese: trovati undici cuccioli di cane congelati

A Riposto, in provincia di Catania, un uomo si è recato spontaneamente dalle autorità denunciando la presenza di undici corpi di cuccioli senza vita e congelati nella sua abitazione. Già nei giorni scorsi la zona occupata abusivamente dall'uomo era stata perquisita dalle Forze dell'Ordine che avevano liberato 14 cani dai maltrattamenti subiti.

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Undici corpi di cuccioli di cane senza vita e congelati, sono stati consegnati alle autorità di Riposto, Comune in provincia di Catania, da un 48enne del luogo che aveva trasformato un’area ubicata in via Orazio Strano in un canile lager dove teneva rinchiusi quattordici cani in condizioni di denutrizione e igiene precaria.

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Kodami aveva seguito la triste vicenda e aveva raccontato dei maltrattamenti perpetrati dall’uomo, un 48enne del posto, nei confronti degli animali che gli erano stati affidati dalla precedente amministrazione comunale.

Le operazioni di salvataggio, che avevano consentito di recuperare dapprima 11 cani, erano state avviate nella giornata del 31 luglio dalla Compagnia dei Carabinieri di Giarre in sinergia con l’amministrazione comunale di Riposto, i veterinari dell’Asp e le associazioni animaliste Ada volontari a 4 zampe e Lai Guardia Nazionale e si erano concluse all’indomani, con il ritrovamento di altri cani sempre nella stessa area, uno dei quali terrorizzato si era nascosto dietro un cespuglio, sfuggendo al controllo dei presenti.

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Il blitz era scattato a seguito di una segnalazione di una cittadina che dal suo balcone aveva filmato la scena di un maltrattamento ai danni di un cane anziano che veniva bruscamente afferrato  per le zampe posteriori, trascinato per diversi metri e ripetutamente preso a calci e pugni dall’uomo.

Il sindaco di Riposto, Davide Vasta, ha aggiornato i concittadini sulla salute di Giulio, l’anziano cane protagonista del video: «Siamo felici di poter rassicurare le tante persone che erano in pensiero per le sorti di Giulio. Le sue condizioni sono nettamente migliorate tanto da consentire le dimissioni dalla clinica. Adesso continuerà le cure fino a quando non si sarà del tutto ristabilito e poi lo daremo in adozione. Già qualcuno ha fatto richiesta e quindi siamo fiduciosi».

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Giulio, l’anziano cane maltrattato e ripreso in video

Il cane infatti, immediatamente dopo il sequestro, era stato condotto in una clinica per gli accertamenti sul suo stato di salute e ora è accudito da una volontaria del posto presso uno stallo casalingo, in attesa che arrivi un’adozione per lui. Gli altri tredici cani erano stati condotti in due canili sanitari convenzionati con il Comune di Riposto, e anche loro attendono un’adozione che possa fargli dimenticare gli anni di maltrattamento subito.

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L’uomo invece, dopo l’intervento delle Forze dell’Ordine nell’area occupata abusivamente, era stato ricoverato in ospedale a seguito di un Trattamento sanitario obbligatorio e non appena dimesso si è recato spontaneamente dalle autorità denunciando la presenza nella sua abitazione di altri 11 cani senza vita e congelati.

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«Siamo rimasti tutti un po’ colpiti nell’apprendere che le carcasse di questi cuccioli erano state congelate e custodite nella propria abitazione da quest’uomo – prosegue Vasta – Naturalmente abbiamo denunciato l’episodio ai carabinieri. Non sappiamo come siano andate le cose e come siano deceduti questi cuccioli. Ma questa vicenda dimostra che non è possibile affidare animali a chiunque, come fatto dalla precedente amministrazione, soprattutto se si è consapevoli che le persone in questione non hanno i mezzi per prendersene cura».

Purtroppo non è stato possibile accertare la provenienza dei cuccioli perché tutti privi di microchip ma è ipotizzabile che potessero essere figli delle cagne liberate nei giorni scorsi proprio nel corso del blitz compiuto da carabinieri, polizia municipale e Asp, nel terreno occupato dall’uomo.

«Giulio, l’anziano cane protagonista delle violenze riprese dal video, sta bene e questa è la cosa più importante – dichiara a Kodami la presidentessa dell’associazione animalista ADA Roberta Arcieri – speriamo che lui e gli altri cani possano ricevere un riscatto dalla vita grazie a meravigliose adozioni. Finalmente per loro l’incubo è finito, ma non possono e non devono scontare una pena ingiusta in canile per sempre».

Per informazioni sui cani e sulle loro adozioni contattare i volontari tramite il numero 3470893704 o tramite l’email antonellaritapalermo@libero.it

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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