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3 Settembre 2021
11:10

Calabria, fermato un bracconiere: ha ucciso 17 ghiri, una specie protetta e a stagione venatoria chiusa

Un uomo è stato fermato dai Carabinieri dopo che lo avevano trovato con una torcia, oggetto che ha fatto loro sospettare si trattasse di un bracconiere di ghiri la cui caccia avviene di notte. Così è stato: i militari hanno trovato la carcassa di un esemplare e nella sua casa altri 16 animali uccisi e conservati in un congelatore.

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La stagione della caccia nella Regione Calabria era stata fissata «dal primo settembre 2021 al 10 febbraio 2022» ma un intervento del Tar Calabria aveva fermato la decisione della Giunta (decreto 516/2021) dopo l'intervento di diverse associazioni animaliste (Wwf, Lndc, Legambiente e altre).

I fucili però non si sono fermati ed alcune persone, nonostante il divieto, hanno subito ripreso a sparare. Il calendario venatorio di ogni Regione, inoltre, stabilisce anche quali sono gli animali che possono essere uccisi ma a Caulonia, in provincia di Reggio Calabria, un uomo di 55 anni è stato fermato dai Carabinieri Forestali dopo che ha ammazzato un ghiro.

Il ghiro è una specie protetta e il controllo effettuato dai militari ha portato alla scoperta di altri 16 ghiri uccisi dal bracconiere che aveva riposto le carcasse in un congelatore. L'uomo è in possesso di una licenza da caccia e nella sua abitazione sono stati trovati cinque fucili e molte munizioni, sequestrati poi dagli uomini dell'Arma.

Ghiro, una specie protetta

Il ghiro (Glis glis) è stato inserito tra le specie protette nella Convenzione di Berna, ratificata in Italia nella Legge 157/1992: «la Convenzione sulla Conservazione della Vita selvatica e degli Habitat Naturali ha come obiettivi la conservazione della flora e della fauna selvatiche e degli habitat naturali e la promozione della cooperazione fra Stati. Inoltre, essa presta particolare attenzione alle specie minacciate e vulnerabili, incluse quelle migratorie. La Convenzione include 4 allegati: specie vegetali strettamente protette (I), specie animali strettamente protette (II), specie animali protette (III), strumenti e metodi di uccisione, cattura o altro tipo di sfruttamento vietati (IV)».

Per l' IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) è una specie valutata "a Minor Preoccupazione (LC)", «poiché è diffusa e localmente abbondante, anche se la situazione potrebbe risultare preoccupante e/o poco conosciuta per le popolazioni insulari, soprattutto in Sardegna».

Perché si caccia il ghiro

Proprio in Calabria c'è una lunga tradizione di caccia a questo animale e nonostante nel tempo sia diminuita, come accaduto nel caso di cronaca descritto, ancora c'è che va alla ricerca di individui sul territorio locale. Il ghiro viene ucciso per la sua carne, giudicata molto tenera e che si cucina tipicamente come "spezzatino". La caccia si fa soprattutto in notturna, infatti l'uomo che è stato fermato dai Carabinieri a Caudonia è stato scoperto perché deteneva delle torce in macchina. Il periodo tra giugno e ottobre è poi quello considerato dai bracconieri il "migliore", perché l'animale sta per prepararsi al letargo e ha acquisito più peso e dunque è più carnoso dal loro punto di vista.

Il sonno del ghiro può durare tanto, fino a sette mesi se l'inverno è particolarmente freddo. Non a caso, del resto, si usa "dormire come un ghiro" ma non tutti sanno che durante il periodo di letargo l'animale si sveglia ogni tanto e che la sua fama di dormiglione dipende anche dal fatto che è un animale notturno, quindi dorme di giorno ma di notte è molto attivo.

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