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23 Gennaio 2024
16:55

«Una coperta calda per chi ne ha bisogno»: la campagna della LNDC per gli animali esposti al gelo

L'associazione animalista LNDC Animal Protection ha lanciato una campagna per promuovere la donazione di coperte ai rifugi e ai canili delle città. L'appello è rivolto anche alle strutture ricettive.

cane coperta freddo

Gennaio è il mese invernale per eccellenza, quello in cui il gelo si fa sentire in tutta Italia, da nord a sud. Agli animali che convivono con gli umani in posti caldi, al sicuro e protetti dalle intemperie l’inverno non fa certo paura, ma ci sono altri soggetti che invece, non avendo la possibilità di un riparo, possono correre rischi molto grossi a causa del freddo, compreso quello della morte per ipotermia. Questi sono gli animali che non hanno avuto la fortuna di essere adottati e che quindi aspettano la loro occasione dentro i box dei canili e dei rifugi, che nonostante siano strutture adeguate per ospitarli, rimangono comunque luoghi molto freddi, in cui si riscontra il più delle volte l’assenza di caloriferi e di comfort termici.

Per rispondere a questa emergenza, l'associazione LNDC protection (Lega Nazionale Per La Difesa Del Cane) ha promosso una campagna volta a invogliare le persone ad essere più generose, invitandole a donare coperte calde per aiutare gli animali più bisognosi a superare le rigide temperature invernali.

La presidente dell’associazione Piera Rosati, ha così dichiarato: «La priorità, per gli attivisti LNDC che gestiscono rifugi, è sempre quella di dare una nuova casa e una nuova vita a ognuno dei cani e gatti di cui si occupano quotidianamente nelle loro strutture. Purtroppo però non è sempre facile e moltissimi di loro passeranno un altro lungo inverno in un box. Per questo motivo, faccio appello a tutte le persone sensibili affinché portino le loro vecchie coperte al rifugio della loro città o a quello più vicino. Lo stesso appello lo rivolgo alle tante strutture ricettive – alberghi, bed & breakfast, case vacanze – che decidono di sostituire coperte e trapunte delle loro stanze. In questo modo si può dare un aiuto concreto alle tante creature che vivono in un freddo box in attesa della giusta adozione».

Gli animali più esposti ai pericoli causati dal freddo sono quelli particolarmente vulnerabili, come gli anziani, i cuccioli abbandonati che quindi sono stati sottratti al calore della mamma e i disabili.

La campagna promossa dai volontari animalisti della LNDC si rivolge a tutti i cittadini d’Italia che in questi giorni di particolare emergenza freddo, potranno dunque recarsi nelle strutture di accoglienza di animali della propria zona per donare coperte e rendere quindi il periodo invernale meno difficile da sopportare.

Molto spesso le coperte o i piumoni vengono buttati nell’immondizia perchè considerati rovinati o passati di moda, senza pensare a quanto potrebbero essere utili invece a chi è meno fortunato, come in questo caso gli animali reclusi nei canili e nei rifugi.

Inoltre, recarsi in una di queste strutture per donare una coperta potrebbe essere l’occasione per conoscere uno dei tanti cani o gatti in attesa di adozione, com’è successo a Mauro 11 anni fa, quando dopo la visita in rifugio fatta apposta per lasciare in dono una coperta, ha incontrato la sua compagna Tea, con cui condivide la sua vita ancora oggi.

«Una visita fatta con l’obiettivo di portare una vecchia coperta potrebbe anche far nascere un feeling con uno dei tanti ospiti che sono in attesa, trasformando un piccolo gesto di solidarietà in un enorme gesto d’amore con l’adozione di un animale sfortunato che sicuramente cambierà la nostra esistenza, regalandoci un sorriso inatteso, un conforto e un sostegno. Infatti, per quanto gli attivisti si impegnino a fare del loro meglio per garantire il massimo ai loro ospiti, di certo quel tipo di vita non può essere paragonata a quella che i cani e i gatti potrebbero fare in una casa dove riceverebbero l’amore e il calore di una famiglia tutta per loro», ha concluso Rosati.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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