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Dermestes undulatus è un raro coleottero una volta largamente diffuso in Europa e Nord America, noto anche come scarabeo “mangia pelle" per la sua caratteristica di nutrirsi di pelle, pelo e ossa di animali morti. Questo piccolo insetto sembrava ormai scomparso dall’Inghilterra ma un gruppo di escursionisti si è casualmente imbattuto in alcuni esemplari in un luogo dove non se n’era mai registrata la presenza.
Il nome Dermestes in greco significa proprio “mangiatore di pelle” in riferimento alla dieta di questo piccolo animale, che si rivela particolarmente utile nelle scienze forensi, in quanto può aiutare nel determinare quanto tempo un corpo sia rimasto in situ. Nonostante la loro utilità, questi coleottero sono ormai diventati molto rari, ma contro ogni pronostico un gruppo di ecologisti ne ha individuati alcuni esemplari sull’isola di Flat Holm, al largo delle coste del Galles. È la prima volta che la specie viene registrata in questa regione, e in tutto il Regno Unito non se ne vedevano ormai dal 2020. Secondo gli scienziati, è probabile che la colonia ritrovata dagli escursionisti sull’isola disabitata sia l’ultima roccaforte della specie in tutto il paese. In ogni caso questi insetti sono totalmente innocui per l’uomo, perché si nutrono di prede morte e non attaccano generalmente nessun tipo di animale – umani compresi – ancora in vita.
«Il modo esatto in cui lo scarabeo è arrivato sull’isola è un mistero, ma è possibile che questi esemplari siano stati portati dai gabbiani che trasportavano resti di animali recuperati», ha spiegato Sarah Morgan, responsabile del coinvolgimento della comunità di Flat Holm. L’isola si trova a poco più di 6 km di distanza dalle coste di Cardiff, all’interno del Canale di Bristol, ed è il punto più meridionale del Galles. Qui non c’è né corrente elettrica, né acqua potabile, e le condizioni meteorologiche sono piuttosto estreme. L’isola attualmente è disabitata ed è adibita a sito naturalistico, mentre in passato ha ospitato monaci, vichinghi, contrabbandieri e minatori d’argento. Durante la Seconda Guerra Mondiale è stata fortificata, mentre oggi è dimora di lucertole, uccelli e piante tipiche. Per gli scienziati rappresenta, inoltre, un unicum grazie alla sua colonia di gabbiani, che costituisce il 20% dell’intera popolazione del Galles.