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4 Luglio 2022
13:00

Sequestrata tartaruga di specie protetta trasportata dalla Tunisia a Palermo

Una tartaruga di specie Testudo graeca è stata sequestrata al porto di Palermo nel corso di controlli su alcuni passeggeri provenienti dalla Tunisia. L'uomo che l'ha importata illegalmente è stato denunciato.

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Testudo graeca nabeulensis
Testudo graeca

Una tartaruga di specie Testudo graeca è stata sequestrata al porto di Palermo dalla Guardia di Finanza con i funzionari dell'Agenzia dogane e monopoli. Il sequestro è avvenuto durante lo sbarco dei mezzi e dei passeggeri dalla motonave proveniente da Tunisi nel corso dei controlli svolti nell'area extra Schengen.

L'animale è stato introdotto nel territorio italiano in violazione della normativa a tutela della flora e della fauna a rischio di estinzione. La testuggine greca, che ha sia una sottospecie italiana che una tunisina, è infatti considerata vulnerabile dalla IUCN, l'Unione internazionale per la conservazione della natura, e per questo la sua movimentazione è attentamente regolata dalle leggi internazionali.

testudo graeca
Testudo graeca dopo essere stata recuperata dai militari

I militari hanno denunciato il responsabile dell'importazione illegale all'autorità giudiziaria, in attuazione della Convenzione Cites, lo strumento normativo internazionale che regola la movimentazione, la detenzione e il commercio di circa 35mila specie, testuggini comprese.

Come segnalato anche dall'Interpol, il traffico illecito di animali selvatici cresce costantemente e a farne le spese sono soprattutto i rettili, vittime di commerci transnazionali. In cima alla lista ci sono proprio le testuggini, accolte nelle case quando sono di piccole dimensioni e abbandonate appena iniziano a crescere.

La testuggine sequestrata a Palermo, però avrà un destino diverso: è stata affidata alle cure della Riserva naturale di Bosco Ficuzza (Palermo) che valuterà se ci sono le condizioni per rimetterla in libertà, nel caso si tratti di una sottospecie italiana, oppure continuare ad accudirla all'interno del Centro di recupero.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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