Questa specie è capace di “scroccare passaggi” grazie alle sue ventose dorsali

Si tratta delle remore, pesci di acqua salata noti per la ventosa sul loro dorso, grazie alla quale riescono ad ancorarsi al ventre di grandi animali marini come le tartarughe.

18 Aprile 2024
11:59
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Il video in alto, mostra l'immagine di una tartaruga marina con dei pesci sul suo dorso. Ma cosa stanno facendo esattamente su quel carapace? Comunemente noti come remore e appartenenti alla famiglia Echeneidae, sono pesci di acqua salata conosciuti per la loro caratteristica ventosa sul dorso che utilizzano per attaccarsi al ventre di altri animali marini di grandi dimensioni, come squali, balene, mante e, sì, anche tartarughe marine.

Questi pesci affascinanti possono raggiungere fino a un metro di lunghezza e pesare fino a 2,5 kg. L'organo-ventosa delle remore inizia a funzionare intorno ai sei mesi di vita ed è incredibilmente potente: è in grado di sostenere un peso molto superiore a quello del pesce stesso, senza staccarsi né spostarsi. Tuttavia, il vero scopo evolutivo di questa caratteristica rimane ancora avvolto nel mistero poiché nonostante la tendenza delle remore a "scroccare passaggi" non sono parassiti e sono, in realtà, cacciatori attivi.

Il comportamento delle remore non è certo una scoperta recente: già nell'antichità si aveva conoscenza di questo fenomeno. Il naturalista romano Plinio il Vecchio lo documentò e legò il nome della famiglia, Echeneidae, al mito dell'antica Grecia. Secondo Plinio, durante la battaglia di Azio tra Ottaviano e Marco Antonio, le remore bloccarono la nave di Marco Antonio, ostacolandone le manovre e contribuendo alla sua sconfitta. Anche se, questa storia rimane più leggenda che realtà, poiché non esistono prove concrete di un evento simile.

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Contrariamente alla credenza comune, le remore non trascorrono l'intera loro esistenza attaccate permanentemente ai loro ospiti marini, bensì si muovono liberamente anche nei dintorni. Questo comportamento è strettamente legato alle loro abitudini alimentari.

Circa due decenni fa, uno studio ha ribaltato l'idea che le remore si nutrano esclusivamente di parassiti, dimostrando invece che traggono una significativa parte del loro sostentamento dalle feci degli animali ospitanti. Questo implica che le remore devono mantenere costantemente un'attenzione ai movimenti intestinali degli squali balena, pronte a immergersi nelle espulsioni fecali – ciò che Simon Pierce ha definito "poopnado", un termine che gioca sulle parole "poop" (cacca) e "tornado".

Come evidenziato in un video condiviso da Pierce sul social X, le remore hanno addirittura sviluppato un comportamento più estremo per non perdere neanche una porzione del succulento pasto: al minimo odore di feci imminenti, si lanciano direttamente nell'apertura anale dello squalo balena, approdando, per così dire, alla sorgente stessa del nutrimento.

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Giovanna Scozzese
Video editor
Fotografa e Videomaker di formazione, ho avuto da sempre la necessità di legarmi al reale, a tutto ciò che mi circonda, vivendo in simbiosi con il mondo esterno. La natura fa parte di me, sin da bambina ho avuto modo di conoscerla, scoprirla e viverla. Mi sforzo ogni giorno di fortificare il mio interesse su ciò che potremmo creare e cambiare nei confronti del nostro Pianeta, un luogo in cui noi siamo solo di passaggio.
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