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9 Maggio 2022
17:15

Isola dei Serpenti: che cos’è e perché si chiama così

L'Isola dei Serpenti, a lungo contesa tra Ucraina e Romania, è tornata al centro del conflitto con la Russia. Cos'è e perché si chiama così? Ci sono davvero i serpenti?

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L'isola dei Serpenti è recentemente tornata al centro della cronaca a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. Si tratta di un piccolo scoglio non lontano dalle coste occidentali ucraine, che è stato a lungo al centro di contese con la Romania.

L'isolotto è stato invaso dai russi, poiché si tratta di punto strategico molto importante per il controllo dei cieli e delle acque del Mar Nero occidentale, ma di recente c'è stata la risposta da parte dell'Ucraina, che sta tentando di recuperarne il controllo.

Situata a 35 km circa dalle coste dell'Ucraina e della Romania, l'isola si trova di fronte al delta del Danubio e pur essendo un minuscolo lembo di terra roccioso, porta con sé una storia molto antica. I Greci la chiamavano l'isola d'Achille, per via del fatto che vi sorgeva un tempio dedicato all'eroe dell'Iliade. Secondo Plinio il Vecchio, Achille sarebbe stato addirittura sepolto proprio su quello scoglio, un tempo noto anche come l'isola bianca.

Anche i romani la chiamavano così, probabilmente per la presenza di numerose colonie di uccelli marini. Pindaro, un antico poeta greco, nelle sue opera ricorda l'isola luminosa dove nidificano senza essere disturbati schiere di uccelli bianchi. Uccelli che, sempre secondo le leggende, mantenevano l'isola e il tempio immacolati spazzandoli con le loro ali. Fu poi durante il periodo dell'Impero Ottomano che l'isola fu ribattezzata dal greco Fidonisi, che vuol dire appunto serpentiil nome con cui è conosciuta maggiormente oggi.

Attualmente sull'isolotto spoglio non ci sono serpenti, ma secondo alcuni autori un tempo vi prosperavano le bisce o natrici dal collare. Nonostante non sia presente acqua dolce, l'habitat ideale delle natrici, molto probabilmente i serpenti riuscivano a sopravvivere nutrendosi di piccoli roditori, come il topolino delle case o il topo delle steppe, arrivati quasi certamente assieme alle navi.

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Che siano arrivati anch'essi con le imbarcazioni o trasportati su tronchi e relitti andati alla deriva, dei serpenti se ne sono però perse le tracce a partire dalla seconda metà del XX secolo, quando insieme ai lavori militari effettuati dall'esercito sovietico, con tutta probabilità fu sterminata anche la popolazione di rettili.

Prima del conflitto, tra l'altro, l'Isola dei Serpenti era diventata anche un importante sito per la ricerca sulla flora e la fauna, in particolare per quanto riguarda l'ittiofauna. Nelle acque intorno all'isola erano state infatti trovate numerose specie di pesci, 12 delle quali inserite persino nella Lista Rossa ucraina della specie minacciate, tra cui pesci ago e cavallucci marini.

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La costa frastagliata della piccola isola dei Serpenti

La vicinanza al Danubio, in alcuni periodi e col favore delle correnti correnti, rende poi molto più dolci le acque intorno all'isola, favorendo l'arrivo di pesci d'acqua dolce, come i pesci siluro, i rutili e persino gli indistruttibili pesci rossi. L'isola ha quindi una storia profonda che si è più volte intrecciata con gli animali, come testimoniano i vari nomi.

Purtroppo però, la sua posizione strategica che l'ha resa unica da un punto di vista naturalistico, è stata anche la sua condanna, e siamo di nuovo qui a parlare della leggendaria isola non per la sua storia, per la sua fauna o per la sua flora, ma per l'ennesimo conflitto armato tra umani.

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