episodio 17

Perché i gabbiani ci rubano il cibo dalle mani?

I gabbiani sono animali voraci, si adattano facilmente e tutto il cibo che buttiamo è per loro fonte di sostentamento. Ma non mangiano solo spazzatura: i gabbiani preferiscono il cibo che tocchiamo e mangiamo noi, e spesso ce lo rubano dalle mani.

18 Luglio 2023
20:00
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Un gabbiano ha mai provato a fregarvi il pranzo? I gabbiani sono ormai dappertutto e sicuramente vi sarà capitato di vederli rovistare nella spazzatura o avventurarsi per le strade alla ricerca di cibo. Ma come sono arrivati nelle nostre città e perché ce ne sono così tanti?

In teoria i gabbiani sono uccelli marini, abituati a vivere sulla costa. Ormai da parecchi anni, però, hanno invaso non solo le città costiere ma anche quelle lontane dal mare. La causa principale? Ce ne sono varie, ma hanno tutte a che fare con noi esseri umani. Innanzitutto, con i rifiuti che produciamo. La popolazione generale di gabbiani, infatti, ha iniziato a crescere dai primi anni del ‘900 anche grazie alle fonti di cibo messe a disposizione da noi umani – cioè i rifiuti appunto. In questo modo i gabbiani sono diventati sempre più comuni in città. Ma i numeri hanno iniziato a crescere notevolmente verso gli anni ‘80-’90, per poi aumentare in modo esponenziale dopo il 2000. Ora, in Italia, in più di 50 grandi centri urbani, come Roma, Trieste, Napoli o Genova, ci sono coppie stabili di gabbiani che si riproducono.

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Cosa mangiano i gabbiani?

Tutto il cibo che buttiamo è per i gabbiani una fonte inesauribile di sostentamento. In generale sono animali molto voraci, che non vanno per il sottile quando si tratta di riempirsi lo stomaco: mangiano infatti pesci, rettili, insetti, altri uccelli, piccoli mammiferi come topi o ratti. Sanno addirittura picchiettare il terreno per imitare il suono della pioggia e far uscire i vermi dal sottosuolo. E pensate che possono mangiare perfino le uova dei loro simili, se vengono lasciate incustodite. Le nostre città, tra spazzatura e scarti di mercati e negozi, sono come dei buffet aperti 24h su 24. Trovando cibo facilmente, è difficile che i gabbiani muoiano di fame e infatti continuano ad aumentare. Anche i gabbiani più giovani, senza bisogno di cacciare, si sfamano senza troppe difficoltà. Tra l’altro, gli uccelli non hanno denti e quindi non masticano: mandano tutto giù in un boccone e poi triturano il cibo grazie a una parte apposita dello stomaco, detta ventriglio.

I gabbiani sono uccelli di grandi dimensioni, la loro apertura alare può raggiungere un metro e mezzo in alcune specie. Quindi in città non ci sono predatori capaci di cacciarli e ridurne la popolazione. Insomma, se da una parte molti animali selvatici hanno seri problemi a convivere con l’essere umano, nel caso dei gabbiani siamo di fronte a una specie che se la cava alla grande. Queste specie che si adattano bene a vivere con noi si chiamano “sinantropiche”.

“Gabbiano” è poi un termine generico che indica un gruppo composto da più di cinquanta specie diverse di uccelli, diffuse in tutto il mondo: in Italia per esempio abbiamo il gabbiano comune, il gabbiano corso o quello corallino. Ma la specie che vediamo più spesso in città è il gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis), diffuso appunto nell’area mediterranea; mentre nel nord Europa è più diffuso il gabbiano reale nordico (Larus argentatus). Queste due specie sono praticamente identiche come comportamento e caratteristiche – piumaggio bianco e grigio, occhi chiari, macchia rossa nella parte inferiore del becco. La differenza principale è nelle zampe, gialle nel reale mediterraneo e rosa in quello nordico. Almeno per gli adulti, ma ci torneremo in seguito.

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Perché i gabbiani vanno nelle città?

Se vediamo sempre più spesso gabbiani in città lontane dal mare, è perché i numeri continuano a crescere: una parte di loro ha infatti iniziato a spostarsi dalla costa verso l’interno. Ci sono poi almeno altre due motivazioni per le quali i gabbiani preferiscono sempre più vivere in città piuttosto che in natura. Da una parte, a causa della pesca intensiva, i gabbiani non riescono a procacciarsi molto cibo in mare. Le popolazioni che vivono in città sono quindi più avvantaggiate quando si tratta di trovare da mangiare. Dall’altra, i nostri edifici sono un luogo perfetto per i nidi di gabbiano. In natura questi uccelli nidificano sulle scogliere e in generale sulla roccia. Quindi edifici, terrazze, grondaie e altre strutture urbane sono ottimi luoghi sostitutivi per deporre le uova e spesso risparmiano ai gabbiani anche la fatica di costruire il nido.

Perché i gabbiani ci rubano il cibo?

Ma perché i gabbiani ci rubano il cibo dalle mani? Si tratta di un modo di procacciarsi cibo molto diffuso in natura, soprattutto tra gli uccelli marini, che si chiama cleptoparassitismo. Consiste praticamente nel rubare il cibo a un altro animale, di nascosto oppure in modo più aggressivo, come nel caso dei gabbiani. Ma le abilità dei gabbiani vanno addirittura oltre. Gli studiosi hanno scoperto che i gabbiani sono capaci di comprendere e imparare le nostre abitudini. Mettiamo che un mercato lasci cibo avanzato dopo la chiusura o che molte persone vadano a fare pausa pranzo in un parco: i gabbiani impareranno che in questi posti, a una certa ora, troveranno del cibo e quindi si raduneranno lì.

Ancora più incredibile è che questi uccelli tendono a preferire il cibo che tocchiamo e mangiamo noi. Facciamo un esempio: metto due pacchetti di patatine davanti a un gabbiano reale, uno verde e uno blu. Poi ne tiro un altro fuori, sempre blu, e inizio a mangiarlo. È stato osservato che nel 95% dei casi anche il gabbiano inizierà a beccare il pacchetto di patatine blu. Ciò dimostra una grande capacità di questi uccelli di analizzare ciò che facciamo e comportarsi di conseguenza.

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È vero che i gabbiani potrebbero rubarci il pranzo, ma è difficile subire un vero e proprio attacco da parte loro – anche se può succedere. Sono diffusi su internet racconti di gente che ha subito le picchiate dei gabbiani, ma perché lo fanno? I gabbiani sembrano minacciosi, ma non è che ci provano gusto ad aggredirci: quando un gabbiano si comporta in modo così aggressivo è perché avverte una minaccia al suo nido o ai suoi piccoli e vuole proteggerli. Basta allontanarsi per non farsi attaccare.

I gabbiani "rapiscono" davvero i cani?

Tra l’altro, i gabbiani saranno pure molto voraci, ma a volte si sentono storie un po’ assurde. Qualche tempo fa uscì una notizia che parlava di un cane di piccola taglia afferrato e portato via in volo da un gabbiano. Non c’è però nessuna prova o video dell’accaduto né gli studiosi hanno mai osservato un gabbiano fare un “rapimento” come questo. Non è detto che sia impossibile, soprattutto con cuccioli di piccolissima taglia, ma se osserviamo attentamente il gabbiano capiamo perché è piuttosto improbabile. Le loro zampe hanno i piedi palmati, per aiutarli a nuotare, quindi non hanno modo di afferrare una preda come potrebbe fare un falco o un’aquila. Anche il loro becco è più adatto a lacerare e non può afferrare e trasportare prede molto grosse. E quand’anche ci riuscisse, il peso di un cane, per quanto piccolo, impedirebbe al gabbiano di volare bene.

Perché i gabbiani sono così rumorosi?

I gabbiani comunicano principalmente attraverso le vocalizzazioni, cioè i loro versi, e ne fanno tantissimi: garriti, miagolii, risate, urla, ognuna con un suo specifico significato. Li usano per spaventare i predatori, indicare una fonte di cibo o corteggiare i propri simili. E a volte servono anche a evitare scontri violenti tra di loro. I gabbiani sono animali aggressivi e territoriali e se un gabbiano invade il territorio di un suo simile, la situazione si fa subito tesa. Da un punto di vista evolutivo, però, hanno in un certo senso preferito il dialogo alla violenza: in caso di dispute territoriali, quindi, è più probabile che il gabbiano invasore verrà scacciato a “parole” dal  “proprietario di casa” piuttosto che arrivare allo scontro.

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Il ciclo vitale dei gabbiani

In generale i gabbiani non hanno un carattere facile, ma sono dei genitori molto premurosi. Noi li vediamo rovistare nella spazzatura, ma quando si tratta di nutrire i piccoli cercheranno di dargli cibo più nutriente, come pesci e molluschi pescati in mare. E a volte strillano anche per “fare il tifo” per i propri piccoli quando devono imparare a volare, incitandoli con le vocalizzazione a lasciare il nido. I gabbiani sono animali molto precoci, crescono rapidamente e sanno volare già dopo circa 40 giorni dalla schiusa dell’uovo. Sono però anche molto longevi e possono vivere, a secondo delle specie, fino a 20 anni.

Impiegano anche diversi anni per raggiungere la piena maturità e il piumaggio definitivo. Ne avrete sicuramente visto infatti uno con questo piumaggio grigiastro e gli occhi scuri. Non si tratta di un altra specie, ma di un gabbiano reale molto giovane. Una volta nato, infatti, impiegherà 4 anni per sviluppare il caratteristico piumaggio bianco e grigio con zampe e becco giallo. Il fatto che vivano a lungo e si riproducano ogni anno è un’altra motivazione per cui la loro popolazione cresce tanto: ogni covata conta tra le due e le quattro uova e raramente gli esemplari muoiono per fame o per colpa di altri predatori.

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