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31 Agosto 2023
16:11

Nuova specie di granchio blu nel Mediterraneo: è il Portunus segnis ed è già stato avvistato in Italia

Una nuova specie di granchio blu, il Portunus segnis, è stata catturata qualche giorno fa nelle Marche, dopo un primo avvistamento in Sicilia. È originaria del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano occidentale.

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(Credits Thomas Hoang da Pixabay)

Nemmeno il tempo di imparare a conoscere (e a gestire) la rapida diffusione del granchio blu sulle coste italiane che, grazie a uno studio del Cnr-Irbim di Ancona, si è fatta la conoscenza di una nuova specie. Il Portunus segnis, catturato qualche giorno fa nelle Marche dopo un primo avvistamento in Sicilia, non è altro che una nuova specie di granchio blu originaria del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano occidentale. Mentre la ‘Callinectes sapidus’, prima tipologia che abbiamo imparato a conoscere, arrivava dalle coste del Centro e Sud America.

Lo studio del Cnr-Irbim è stato pubblicato sulla rivista di settore BioInvasion Records e dà una prima analisi alla sempre più numerosa presenza di granchio blu nei mari italiani. I primi esemplari si sono visti già alcune decine di anni fa, ma la loro presenza non rappresentava una minaccia per le specie autoctone come, invece, sta accadendo ora. Situazione che porta a considerare il granchio blu come specie aliena invasiva. Ne sanno qualcosa i pescatori emiliani e veneti.

Gli stessi pescatori che secondo il Cnr-Irbim, sono fondamentali per portare avanti gli studi sul granchio che sta minacciando molti dei prodotti tra i più venduti sul mercato italiano a partire da cozze e vongole. L’esemplare di ‘Portunus segnis’ catturato nelle Marche è stato subito consegnato ai ricercatori che hanno così potuto studiarlo e comprenderne le caratteristiche. Morfologicamente ed ecologicamente è simile al ‘cugino’ atlantico, ma ha un diverso adattamento alle temperature, cosa che rende difficile pensare possa diffondersi rapidamente nell’Adriatico, allontanando così lo spauracchio della doppia invasione di granchi blu. Per il momento ha colonizzato le coste orientali del Mediterraneo passando dal canale di Suez, sempre all’interno delle acque di zavorra delle grandi navi mercantili.

Inizialmente sulle coste della Tunisia ha rappresentato un pericolo per la pesca locale poi, proprio come sta accadendo in Italia, è iniziata la sua commercializzazione a fini alimentari trasformandolo così in una potenziale risorsa per il comparto della pesca.
Secondo i ricercatori entrambe le specie di granchio blu incontrate nel Mediterraneo hanno proprietà nutritive notevoli, caratteristiche che fa della loro pesca una buona strategia per combattere un’invasione potenzialmente devastante per le altre specie locali. Il granchio blu infatti, mangia qualsiasi animale sia in grado di catturare e, soprattutto, nel Mediterraneo non ha predatori naturali a differenza di quanto accade nel suo habitat di origine.

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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