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24 Dicembre 2023
10:51

L’UE ha vietato la vendita dei glitter e di alcune decorazioni natalizie: provocano danni agli animali e all’ambiente

I glitter colorati presenti in molti addobbi di Natale provocano danni alla nostra salute, a quella degli animali e all'ambiente. Per questa ragione, da un paio di settimane, la commissione dell'Unione Europea ha deciso di vietarne la vendita.

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Da qualche settimana i glitter sono diventati illegali all'interno dell'Unione Europea, ma sono ancora diversi i paesi in Europa e nel resto del mondo che ne consentono la vendita, andando contro l'opinione diffusa degli scienziati che li ritengono altamente dannosi e pericolosi per la natura.

Il materiale presente all'interno delle vecchie decorazioni natalizie è formato da diverse polveri colorate di poliestere, equiparate dagli scienziati alle microplastiche dispese nell'oceano. Insieme ad altre tipologie d'inquinanti, provocano infatti ingenti danni agli ecosistemi acquatici come agli stessi animali, che rischiano di ingerirli per errore. Il divieto però non impedisce alle famiglie di utilizzare i vecchi addobbi che si hanno in casa ma gli esperti ne sconsigliano l'utilizzo, in previsione dei grandi raduni familiari del Natale.

I glitter sono stati tra l'altro accidentalmente diffusi in natura come rifiuti, liberandosi delle decorazioni e degli alberi di Natale lontano dalle discariche. In questo modo sono stati disperdersi nell'ambiente: un vero e proprio piccolo attentato ecologico secondo gli esperti. Le loro particelle infatti non si sono accumulate solo sopra i tappeti o all'interno delle cantine, ma hanno cominciato ad accumularsi anche all'interno degli organismi inseriti nelle varie catene trofiche, avvelenandoli o provocandogli allergie.

Le ragioni però principali per cui i commissari dell'Unione Europea e diversi esperti hanno sostenuto la loro interdizione alla vendita sono altre e sono collegate alla indistruttibilità: i glitter per esempio non possono essere riciclati e non sono biodegradabili, una condizione che li ha portati a legarsi ormai indissolubilmente al suolo. E anche se alcune compagnie hanno cominciato a vedere prodotti con glitter sostenibili e prodotti con materiali riciclabili non c'è modo comunque di distinguerli dai glitter classici, finendo al momento del conferimento in discarica inevitabilmente all'interno dei rifiuti generici.

Frammenti di microplastica derivanti da glitter utilizzati nelle letterine di Natale e nei festoni di Capodanno sono stati inoltre anche trovati all'interno del corpo umano. Essendo infatti più piccoli dei granelli di polvere, i granelli di poliestere usati in questi prodotti possono essere inalati e ingeriti per errore senza che le persone se ne rendono conto. Uno studio pubblicato su Environmental Science Technology qualche tempo ha persino stimato che gli esseri umani ingeriscono o inalano più di 100.000 pezzi di plastica ogni giorno, andando così ad alterare pesantemente il proprio metabolismo e la fisiologia del proprio apparato digerente e respiratorio.

A soffrire della presenza dei glitter inoltre non sono soltanto gli umani e gli animali selvatici che li scambiano per cibo, ma anche i nostri cari animali domestici. Convivendo infatti con noi all'interno delle abitazioni decorate per le feste, cani, gatti e perfino criceti rischiano di inalare o ingerire queste sostanze che in alcuni casi possono essere particolarmente nocive. A seguito poi delle loro ridotte dimensioni, i glitter possono anche causare gravi problemi di crescita ad alcune specie. Secondo infatti un altro studio, uscito nel giugno di quest'anno su Aquatic Toxicology, i granelli di glitter più piccoli possono ridurre la crescita di alcuni microrganismi, tra cui invertebrati molto importanti per l'equilibrio ecologico del suolo e per il ciclo dell'acqua e delle sostanze nutritive.

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Frammenti di Glitte Wikimedia Commons
Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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