Lontre marine si tengono per “mano”: il video che spiega un comportamento unico

Vi è mai capitato di vedere sui social un video in cui due lontre marine si tengono per "mano"? Questo comportamento, apparentemente molto tenero, in realtà nasconde uno scopo fondamentale per la loro sopravvivenza.

19 Giugno 2023
13:14
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Ebbene sì: le lontre marine si tengono per "mano". Così, se arriva un'onda di grandi dimensioni, loro possono rimanere unite senza rischiare di perdersi trascinate dalla forza delle correnti.

Questo comportamento, apparentemente "tenero" da vedere, nasconde in realtà una funzione importantissima per questi animali e si riscontra anche tra la madre e il suo cucciolo: le lontre marine nuotano con i piccoli in braccio per evitare che la loro temperatura scenda troppo a causa delle acque ghiacciate. I piccoli fino ai 6 mesi, infatti, non sono in grado di nuotare, la loro scarsa coordinazione e il loro pelo spesso e galleggiante impediscono l’immersione, quindi come boe rimangono sulla superficie dell’acqua in preda alle correnti. Per questo le mamme devono fare molta attenzione quando si immergono per cercare cibo: non possono rinunciare alle immersioni visto che devono ingurgitare una quantità di cibo pari a metà del loro peso corporeo per nutrire se stesse e i cuccioli, per cui legano i piccoli a qualche alga, in modo che la corrente non li porti via e fanno delle piccole immersioni, ognuna con il tempo contato.

Nonostante tutte le accortezze, se nel mentre delle immersioni passano degli ospiti indesiderati, come le balene grigie, il movimento di animali così grandi potrebbe smuovere talmente tanto l'acqua da creare delle onde che, frapponendosi tra le mamme e i loro piccoli, li possono separare per sempre, spingendo i cuccioli troppo a largo. Ecco come un comportamento tenero e affettivo può dunque risultare fondamentale ed irrinunciabile per la loro sopravvivenza.

Il galleggiamento avviene in maniera completamente passiva: grazie al loro grande volume polmonare le lontre marine, sia cucciole che adulte, rimangono a galla. Infatti si riposano, nuotano e mangiano in posizione supina senza alcuno sforzo. In altre parole riescono a catturare e manipolare la preda con le zampe anteriori, consumando tranquillamente il loro pasto sulla superficie dell'acqua. Quando però iniziano a nuotare e a fare le piroette, capiamo quanto il loro corpo si sia modificato per una locomozione acquatica, con una spina dorsale flessibile e arti accorciati per ridurre la resistenza idrodinamica.

Se poi vi state chiedendo perché sono sempre lì a "pacioccarsi" il pelo è perché, a differenza di molti altri animali marini, non hanno uno strato di grasso, quindi si affidano quasi esclusivamente alla pelliccia per l'isolamento termico. Per rendere quest'ultima idrorepellente la puliscono in continuazione tastandola ed intrappolando così uno strato d'aria vicino alla pelle. Questo comportamento rappresenta una parte significativa del budget energetico di attività giornaliero.

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