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17 Marzo 2023
13:42

Lo scricciolo corre in soccorso di amici e parenti, ma non aiuta gli sconosciuti

Uno studio australiano ci permette di comprendere le ragioni che spingono alcuni uccelli a disporre dell'altruismo ma nel non prestare soccorso a degli estranei. Tutto sarebbe legato al loro modo di vedere ristretto l'ambiente in cui vivono.

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Non sempre l'altruismo viene espresso da quegli animali che sono in grado di prestare un aiuto significativo ai propri simili. Un caso esemplare di questo fenomeno è stato osservato in Australia, durante uno studio che ha coinvolto una piccola specie di scricciolo, particolarmente colorato, dal nome Malurus cyaneus, che vive sia in contesti urbani che all'interno delle aree forestali. Dallo studio condotto in Australia è infatti emerso che gli esemplari di questa specie accorrerebbero in aiuto degli amici e dei parenti, ma sono invece indifferenti alle richieste di soccorso degli sconosciuti, anche se appartengono alla stessa specie.

La storia di questo piccolo uccello è stata spiegata in un articolo pubblicato su Current Biology e risulta molto interessante perché è la prima volta in cui viene analizzata la differente capacità di questo animale di prestare soccorso, a seconda dei diversi "livelli" sociali in cui gli altri esemplari sono inseriti. La specie è inoltre già particolarmente studiata, poiché è fra le poche che presenta un comportamento sessuale ambivalente, ovvero è promiscua a livello sessuale ma monogama a livello sociale.

Malurus cyaneus forma società stratificate, dove la coppia riproduttiva maschio-femmina costituisce la base. Ogni coppia, però, possiede un gruppo ristretto, formato da 4-5 individui, che possiamo assimilare al concetto di "amici stretti e parenti", che aiutano prevalentemente la coppia durante il periodo di nidificazione ad accudire e a nutrire i pulli. All'esterno di questo gruppo sociale allargato troviamo invece gli esemplari che abitano all'interno dello stesso territorio.

Ogni M. cyaneus conosce infatti un'altra manciata di esemplari, con cui interagiscono pacificamente e a cui possono prestare soccorso qualora dovesse avvicinarsi una minaccia o dovessero udire dei versi di aiuto. Questo gruppo, sempre numericamente ridotto, è il secondo livello sociale di riferimento in cui sono inseriti questi scriccioli all'interno di un territorio e costituisce l'altare principale in cui avvengono le interazioni fra i diversi uccelli, come se abitassero all'interno dello stesso condominio.

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All'esterno di questo secondo gruppo di individui, c'è infine il grande insieme di sconosciuti che gli esemplari non riconoscono come oggetto della loro attenzione. Il gruppo di individui che in pratica, anche se dovessero essere in difficoltà, non farebbero scaturire negli scriccioli un sentimento altruistico, che li spinge ad agire. Gli estranei, per esempio, possono venire attaccati da una lucertola o da qualsiasi altro predatore ed emettono richieste di soccorso. In questo caso, però, gli esemplari della coppia non muoverebbero un muscolo, cosa che invece fanno con gli amici.

Gli scienziati tendono a spiegare che questa differenza si osserva in quanto questi uccelli sono tendenzialmente sedentari e per loro non è frequente incontrare estranei esterni dalla propria cerchia e che magari sono venuti da lontano. Nello studio effettuato dall'Australian National University gli esperti hanno deciso così di indagare quanto è frequente e rapida la risposta di soccorso in questa specie a un verso di richiamo, correlando queste informazioni con le differenze legate ai vari livelli sociali.

Innanzitutto, hanno osservato che con i parenti e gli amici, questa specie risponde alla richiesta di soccorso pochi secondi dopo aver percepito una richiesta di aiuto. Quando soggetti all'attacco di un predatore, M. cyaneus effettua per esempio comportamenti di distrazione per aiutare i conspecifici in pericolo. In questo caso, emettono anche diversi versi, molto utili per confondere e disturbare l'assalitore. Quando invece ad emettere versi sono i "vicini", questi uccelli rispondono a secondo della distanza, ma in linea generale soccorrono gli altri esemplari, rispondendo velocemente alla chiamata.

Questo comportamento, ovviamente, rappresenta un vantaggio dal punto di vista evolutivo. Tale cooperazione stratificata fra individui che sono inseriti all'interno dello stesso ambiente e della stessa struttura sociale, può infatti far ottenere dei reciproci vantaggi nell'assicurarsi un supporto di tipo difensivo. La risposta però può essere molto diversa quando sono presenti degli sconosciuti, in quanto un loro soccorso non garantirebbe un probabile aiuto in futuro.

Proprio per verificare questa teoria, gli scienziati australiani hanno sottoposto gli scriccioli a richiami registrati provenienti dalla stessa comunità o da popolazioni molto distanti della stessa specie. I risultati hanno confermato le loro ipotesi. Quando sottoposti a richiami di pericolo provenienti da esemplari geograficamente vicini, le coppie di scriccioli si sono lanciati in soccorso verso i punti in cui gli scienziati avevano nascosto gli altoparlanti, mentre nell'altro caso non hanno mosso un dito… o meglio, non hanno battuto un'ala.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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