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30 Settembre 2023
9:44

Il veleno del ragno delle banane al posto del Viagra: lo studio

Il veleno di uno dei ragni più mordaci del pianeta potrebbe aiutare le coppie nell'attività sessuale, al pari del farmaco usato dagli uomini per avere erezioni e con meno rischi dal punto di vista della salute.

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Alcuni scienziati dell'Università federale di Minas Gerais (UFMG) di Belo Horizonte nel corso degli ultimi decenni si sono interessati alla composizione del veleno del ragno delle banane, non tanto per gli effetti negativi che può provocare alla salute umana ma perché in quantità minori potrebbe essere un sostituto del principio attivo del Viagra, il sildenafil, ormai un considerato da alcuni ricercatori un po' obsoleto.

Il ragno delle banane (Phoneutria nigriventer) è uno degli invertebrati più temuti del mondo, in quanto uno degli animali più velenosi del Pianeta, che causa centinaia di incidenti ogni anno sbucando a sorpresa dai caschi e dalle foglie delle banane. Questo piccolo ragno è temuto in gran parte dei paesi dove sono presenti coltivazioni intensive, nonostante i decessi degli ultimi anni si contino sulle dita di una mano. Il suo veleno, molto potente, porta infatti nelle sue vittime fino a 4 ore d'intense contrazioni muscolari, seguite da necrosi, diarrea, infarti e convulsioni.

Il morso del ragno delle banane è conosciuto anche per provocare dolorosissime erezioni alle sue vittime che inducono il fenomeno noto come priapismo. Chi subisce un morso infatti può continuare ad avere delle erezioni molto intense per giorni, con dolori lancinanti ad ogni movimento del bacino.

Gli scienziati brasiliani sono riusciti ora a sviluppare una versione sintetica della molecola contenuta nel veleno del ragno, che presenta un'emivita molto più ridotta. Questa molecola è stata chiamata BZ371A e non è stata ancora testata sugli esseri umani ma secondo gli esprerti promette di rivoluzionare la vita intima di milioni di persone.

A differenza infatti del Viagra, nei progetti dei ricercatori BZ371A può essere assunta sul momento, senza obbligare i pazienti a prendere il farmaco ore prima rispetto al momento del rapporto sessuale. Dal punto di vista funzionale innesca, al pari del Viagra, il rilascio di ossido nitrico nel corpo che a sua volta aumenta il flusso sanguigno ai genitali. Al contrario, invece, causa meno problemi al cuore e può avere degli effetti più duraturi sui corpi cavernosi.

I ricercatori hanno inoltre scoperto altri vantaggi di questo potenziale farmaco. «I test finora hanno dimostrato che il composto funziona con l’applicazione di una quantità minima e senza alcuna tossicità poiché praticamente non viene rilevato nel flusso sanguigno. Il grande vantaggio è che l’approvazione dei farmaci topici tende ad essere molto più rapida, grazie alla minore possibilità di effetti collaterali avversi. Inoltre, il farmaco candidato ha già dimostrato di non generare alcun effetto collaterale rilevato, anche se iniettato in dosi elevate».

Questo scoperta arriva dopo circa 20 anni di studi guidati da Maria Elena de Lima, biochimica dell'UFMG  che è anche madre del brevetto della molecola che è stato acquistato recentemente dalla Biozeus Biopharmaceutical, una società biotecnologica brasiliana.

Per quale motivo però la ricerca ha lavorato così tanto per trovare un sostituto del Viagra? Le ragioni sono molteplici, spiegano gli scienziati. Innanzitutto il Viagra non funziona per circa il 30% degli uomini e può portare al rischio di cali improvvisi della pressione sanguigna se viene assunto insieme ai nitrati. Inoltre può provocare serie complicazioni per chi ha gravi problemi cardiaci o epatici.

Il farmaco derivato dal veleno del ragno invece non presenta molte di queste complicazioni, può essere venduto sia sotto forma di capsule che gel e può essere assunto anche da alcuni uomini che soffrono di cuore poiché se usato nella versione topica si limita ad agire nella regione inguinale.

I ricercatori hanno poi focalizzato l'attenzione sulle donne, per capire se anche per loro sia sicuro e utile. «Circa il 40%  soffre di qualche tipo di disfunzione sessuale e molte non trovano cure adeguate sul mercato. L’aumento del flusso sanguigno locale e della vascolarizzazione potrebbe essere un’opportunità da esplorare nel prossimo futuro».

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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