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8 Agosto 2023
11:39

I lupi della Lessinia saranno uccisi, Lav: «Decisione antiscientifica del Tar di Trento»

I lupi della Lessinia possono essere uccisi. È la decisione del Tar di Trento che ha rigettato i ricorsi delle associazioni di tutela animali confermando così l'abbattimento dei lupi voluto dalla Provincia autonoma di Trento.

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lupi

I lupi della Lessinia devono morire. Lo ha deciso il Tar di Trento con i nuovi decreti con i quali rigetta i ricorsi delle associazioni di tutela animali, confermando così l'abbattimento dei lupi disposto dalla Provincia autonoma di Trento.

A seguito di alcune predazioni su animali del settore zootecnico, il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha firmato un'ordinanza di abbattimento per lupi dei Monti Lessini, ritenuti responsabili degli attacchi al bestiame. Al provvedimento però si erano opposte le principali associazioni di tutela animale, Enpa, Oipa, Leidaa, Lav, Wwf e Leal, le quali hanno presentato tre differenti ricorsi, tutti rigettati dal presidente del Tar di Trento Fulvio Rocco.

Secondo il giudice, pur essendo il lupo un animale autoctono della zona, che comprende la provincia di Verona e parzialmente in quelle di Vicenza e di Trento, la sua presenza solo sporadica per tutto il secolo scorso ha permesso «un consistente sviluppo dell’allevamento estensivo del bestiame allo stato brado o semibrado». L'economia locale, rileva il presidente del Tar, si basa quindi per la gran parte sulla zootecnia, oggi messa in pericolo dal ritorno del predatore. L'abbattimento decretato dalla provincia di Trento è ritenuto pertanto «legittimo».

Raggiunto da Kodami, Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici della Lav spiega i motivi della propria contrarietà: «Quella del Tar di Trento è una decisione antiscienfica. Lo stesso Tar riconosce che l'uccisione di due lupi è un provvedimento sperimentale, perché non  si può avere certezza che funzioni contro le predazioni. Nel ricorso che avevamo presentato abbiamo citato numerosi lavori scientifici che dimostrano come uccidere lupi non facciano diminuire predazioni. Non possiamo accettare queste posizioni antiscientifiche».

Ad essere uccisi saranno due lupi del branco gravitante nell’area della Malga Boldera, la più colpita dagli attacchi, con 5 episodi nel solo mese di giugno 2023, ai danni della stessa azienda. L'abbattimento dovrà essere eseguito «con modalità tali da perseguire anche il condizionamento negativo nei confronti di altri eventuali lupi», sottolinea il giudice. Le motivazioni del Tar riprendono quindi l'analisi effettuata dal Servizio Faunistico della Provincia Autonoma di Trento, secondo cui «l’abbattimento in questo caso specifico, potrebbe avere un effetto di condizionamento sui lupi rimanenti del branco, dal momento che la rimozione potrebbe modificare il comportamento del branco stesso portandolo a rinunciare/ridurre l'attività predatoria insistente sul bestiame di Malga Boldera».

Ma la Lav non ci sta. «Siamo già al lavoro per andare al Consiglio di Stato, al quale chiediamo di dare la sospensiva dell'abbattimento negata dal Tar», annuncia Vitturi. Il passaggio al Consiglio di Stato è fondamentale a questo punto per evitare l'uccisione repentina degli animali: «Il Tar di Trento ha fissato il termine definitivo per la discussione collegiale al 14 settembre, ma nel frattempo la Provincia può legittimamente procedere all'abbattimento, il 14 potrebbe essere di fatto troppo tardi».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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