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3 Luglio 2023
14:57

Gli astronomi hanno trovato una nebulosa dal volto particolare che ricorda lo Stregatto di Caroll

Gli astronomi hanno notato una particolare nebulosa che ha il "volto" di un personaggio molto amato: lo Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie.

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La nostra galassia brulica di moltissimi corpi celesti, a cui abbiamo dato spesso dei nomi che derivano da diversi contesti culturali. Così, fra le differenti nebulose del Cancro, del Cavallo e i vari segni zodiacali e le costellazioni famose grazie all'astrologia, sono numerosi gli animali che sono "presenti" nella volta celeste, alcuni persino inventati. L'universo è diventato infatti un vero e proprio giardino zoologico, che presenta anche diverse creature ispirate alle molteplici mitologie della storia dell'uomo. Uno zoo celeste dove è possibile incontrare una variegata fauna, se solo si ha la giusta pazienza e un pizzico di fantasia.

Un ultimo caso che ci permette di comprendere appieno quanto strana e curiosa possa essere la fantasia degli astronomi è avvenuto qualche giorno fa. Alcuni scienziati che lavorano a uno dei telescopi più grandi del mondo – il VST (VLT Survey Telescope) dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), installato in Cile all'Osservatorio del Paranal dello European Southern Observatory – hanno diffuso l'immagine di una nebulosa che si trova a circa 15.000 anni luce dalla Terra, divertendosi a giocare con il Web.

Questa nebulosa, infatti, è molto particolare poiché se la si osserva con attenzione e si gioca un po' con l'immaginazione sembra ricordare il famoso personaggio dello Stregatto o del Gatto del Cheshire di "Alice nel Paese delle Meraviglie", scritto da Lewis Caroll, ed è per questo se gli astronomi e diversi appassionati di astronomia hanno cominciato a chiamarla così invece di utilizzare il suo vero nome Sh2-284. 

Il fenomeno che ci permette di vedere "il volto di un gatto" in mezzo alla polvere stellare d'altronde è un processo istintivo definito scientificamente come pareidolia, e che porta il nostro cervello a "vedere" e riconoscere forme e oggetti noti,  come volti nelle strutture amorfe che ci circondano o che si trovano naturalmente in natura.

Come forse ricorderete, lo Stregatto è uno dei personaggi più emblematici e misteriosi dell'intera opera di Caroll, che per quanto folle conservava una minima forma di lucidità assente invece negli altri personaggi, in modo da rappresentare l'unica guida – anche se poco rassicurante – di Alice mentre esplorava il Paese delle meraviglie. La nebulosa che probabilmente presto prenderà definitivamente il suo nome è però uno dei punti in cui la polvere galattica si è concentrata di più, all'interno della costellazione dell'Unicorno, permettendo la nascita di un vivaio stellare, in cui le giovani stelle innescano le loro prime reazioni di fusione nucleare, formando un ammasso noto come Dolidze 25.

Quest'ultimo diffonde radiazioni per miliardi di chilometri attorno alla nebulosa, che è possibile intravedere agli infrarossi anche a 1.400 trilioni di chilometri di distanza. Come affermano infatti gli astronomi, tali radiazioni risultano essere così potenti da riuscire a ionizzare l'idrogeno gassoso presente all'interno della "testa del gatto", favorendo così le tonalità catturate dal VST che formano i contorni del sorriso sfuggente del gatto di Chesire.

I venti provocati inoltre dalla nascita delle stelle all'interno dell'ammasso centrale spingono via la polvere presente nella nebulosa, lasciandone un vuoto nel centro. Tale "vuoto" in realtà è colmo di giovani stelle, dalle tonalità violacee, che stanno permettendo tra l'altro anche di datare in generale l'ammasso Dolidze 25.

Il VST ultimamente è impegnato nel compito di realizzare una mappatura completa del cielo australe attraverso la luce visibile. Sfrutta un telescopio che presenta una superficie da 256 milioni di pixel appositamente progettata per acquisire immagini a campo molto ampio e l'immagine dello "Stregatto" della nebulosa Sh2-284 farà parte del progetto survey Vphas+, che ha l'obiettivo di comprendere meglio il ciclo vitale delle stelle e l'origine cosmica di milioni di oggetti (circa 500 milioni osservati fino ad oggi) della nostra galassia.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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