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In Finlandia il Governo ha autorizzato l'uccisione di 20 lupi allo scopo di «gestirne la popolazione»: la misura potrebbe entrare in vigore già a partire dal primo febbraio. Nonostante il lupo sia inserito tra le specie protette dalla direttiva europea Habitat, questo grande predatore sta subendo in Europa una crescente persecuzione.
Dopo le richieste di abbattimento avanzate in Italia dalla Provincia autonoma di Trento, anche la Finlandia ha scelto di ricorrere alle attività venatorie per contenere la proliferazione di questo carnivoro.
L'Esecutivo guidato dalla prima ministra del Partito Socialdemocratico Sanna Marin ha infatti proposto di uccidere 20 lupi appartenenti a 4 branchi che questo inverno erano stanziati fuori da alcune zone di allevamento delle renne. Il ministro finlandese dell'Agricoltura Jari Leppä ha spiegato che l'intento è «regolare la crescita della popolazione e prevenire i danni causati dal lupo».
Quello degli allevamenti di renne è un business considerevole per l'economia di tutto il paese, e in particolare per la Lapponia finlandese. Qui la renna è sfruttata per la sua carne, la sua pelle e anche a scopo turistico, essendo l'animale più caratteristico del paese.

Questo commercio di considerevoli dimensioni che come visto tocca numerosi comparti produttivi, dall'agroalimentare al turistico, sembra però essere minacciato dall'espansione del lupo. Tanto che l'ultima misura utile sembra essere quella dell'abbattimento. Ma è davvero così?
In realtà non è affatto la prima volta che gli esseri umani chiedono di imbracciare il fucile per allontanare i lupi. Già nei primi anni Duemila la Corte di giustizia delle Comunità europee aveva bacchettato la Finlandia per aver rilasciato un numero eccessivo di licenze per la caccia al lupo, in deroga a quanto previsto dalle norme finlandesi ed europee.
La caccia al lupo in prossimità degli allevamenti di renne è infatti già consentita. Quello che il governo desidera è estendere ancora di più questa possibilità anche al di fuori di tali zone. I membri del Parlamento europeo appartenenti all'Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali hanno inviato una lettera al ministro Jari Leppä, chiedendo il ritiro della proposta.
Anche l'associazione Eurogroup for Animals, insieme all'ong locale Luonto-Liiton Susiryhmä, si è attivata per opporsi alla richiesta avanzata dal Ministero finlandese, sottolineando «la fragilità della popolazione finlandese di lupi, attualmente in via di estinzione, e il sostegno dei cittadini per la protezione della specie».
«In questo periodo di crisi per la natura, la Finlandia dovrebbe essere un modello per proteggere le sue specie in pericolo secondo la legge, invece di concentrarsi sulla ricerca di "scappatoie legali" per rendere più facile l'uccisione di questi animali – si legge nella lettera aperta firmata dell'associazione finlandese – Prevenire i conflitti con i grandi carnivori è possibile, come dimostrato in molti paesi europei con popolazioni di lupi molto più grandi, attraverso l'uso efficace di misure preventive. L'uccisione di un lupo dovrebbe essere sempre un'eccezionale e ultima risorsa, usata quando non esiste altra opzione e dopo che tutti gli altri mezzi alternativi sono stati esauriti».