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23 Luglio 2023
11:00

È più dolorosa la puntura di un calabrone o quella di uno scorpione?

Calabroni e scorpioni sono due invertebrati temutissimi noti per le loro punture estremamente dolorose. Possiedono veleni diversi che causano rezioni differenti, ma chi dei due è più pericoloso?

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Ogni organismo in natura ha evoluto diverse strategie per potersi difendere da eventuali pericoli o predatori. C’è chi emana sgradevolissimi odori, chi usa il mimetismo per confondere l’avversario e chi, invece, punta tutto sulle “armi” che Madre Natura gli ha dato. Tra queste rientra il veleno, strumento utilizzato da moltissimi invertebrati tra cui spiccano lo scorpione e il calabrone, noti per la loro capacità di pungere l'uomo in caso di minaccia o difesa. Ma è più dolorosa la puntura di un calabrone o quella di uno scorpione?

Poiché non sono gli unici ad essere velenosi e provocare dolori lancinanti attraverso le loro punture, gli entomologi si sono impegnati a studiarne gli effetti per comprenderne a fondo le caratteristiche. Per confrontare gli effetti delle diverse punture di insetti, gli esperti utilizzano la scala del dolore delle punture di insetto di Schmidt, nella quale lo scorpione non rientra in quanto è un aracnide. Questa assegna un punteggio da 0 a 4 in base alla percezione del dolore provocato dalla puntura di diversi insetti. Attraverso questo sistema, è possibile fare un confronto tra le punture di varie specie e valutare la potenza del veleno e la reazione del nostro organismo di fronte a queste minacce.

Quanto fa male la puntura di uno scorpione?

Gli scorpioni sono aracnidi velenosi la cui puntura è caratterizzata da un veleno che può causare dolori molti forti e risultare, in alcuni casi, addirittura pericoloso per la salute umana. Innanzitutto, è bene specificare che il pungiglione di questi animali è presente sulla punta delle loro coda, la quale entra in azione quando lo scorpione deve difendersi da un predatore o per uccidere una preda dopo averla immobilizzata con le sue possenti pinze. Non tutti i veleni sono uguali, infatti le sostanze chimiche (neurotossine) contenute in essi possono variare a seconda delle specie di scorpioni e delle regioni geografiche da loro abitate. In Italia, ad esempio, vivono diverse specie di scorpioni il cui veleno ha una tossicità lieve o moderata e per questa ragione non provoca reazioni gravi nell’uomo (ad eccezione dei soggetti allergici).

Alcuni scorpioni, però, producono veleni altamente tossici, che possono causare gravi reazioni allergiche, dolore intenso, gonfiore e rossore nella zona della puntura. Inoltre, le persone più sensibili possono sperimentare nausea, vomito, sudorazione e, in casi estremi, problemi respiratori o convulsioni. In ogni caso, come spiegato precedentemente, sono rarissimi i casi in cui la puntura di questi animali risulta letale per gli esseri umani, anche se è sempre consigliabile rivolgersi a chi di dovere nel casi in cui si venisse punti.

Quanto è dolorosa la puntura di un calabrone?

calabrone

I calabroni, a differenza degli scorpioni, sono insetti appartenenti alla famiglia delle vespe dalle quali si distinguono per le loro dimensioni notevolmente maggiori e per le punture decisamente più dolorose. Ovviamente ne esistono diverse specie, ognuna caratterizzata dalla presenza di un lungo pungiglione che che difficilmente rimane conficcato nella pelle, a differenza delle api. Questo è il motivo per il quale questi animali non muoiono dopo aver punto, infatti possono sferrare diversi attacchi uno dopo l'altro.

Come per gli scorpioni, anche il loro veleno contiene una miscela di sostanze chimiche: si tratta principalmente di enzimi a base proteica che possono danneggiare i tessuti e provocare reazioni allergiche, anche molto severe. A detta di molti, la puntura di un calabrone viene descritta come un dolore molto intenso e pungente, talvolta paragonabile ad una sensazione di un acceso bruciore. Anche in questo caso, però, è bene sottolineare che ogni persona ha una soglia del dolore differente, quindi la risposta individuale alla puntura di una calabrone può variare. C'è chi ha sperimentato un lieve fastidio al contrario di chi racconta di aver provato dolori lancinanti ed aver sviluppato razioni allergiche, tra cui una condizione nota come anafilassi, che può essere pericolosa per la vita.

Qual è la puntura più dolorosa?

Fare un confronto tra questi due invertebrati può essere leggermente complesso in quanto stiamo parlando di due tipologie diverse di veleni che possono causare reazioni diverse da persona a persona. Inoltre, bisogna tenere a mente che esistono diverse specie di scorpioni e di calabroni, ognuna avente una propria pericolosità.

In ogni caso, al livello di dolore, la puntura di scorpione sembrerebbe battere quella del calabrone. Il veleno dello scorpione, infatti, causa dolore intenso e pungente, ma soprattutto duraturo nel corso del tempo. C'è chi afferma di aver provato dolore per ore o addirittura giorni. Al contrario, la puntura di un calabrone è generalmente descritta come un'impressione di "bruciore" e può  anch'essa causare dolore acuto, ma tende a diminuire più rapidamente rispetto a quella dello scorpione.

Se parliamo di pericolosità, però, la situazione cambia. Alcune specie di scorpioni sono dotate di veleni estremamente tossici e pericolosi che, in caso di grave reazione allergica, possono anche essere letali. Tuttavia, come accennato precedentemente, la maggior parte delle specie di scorpioni non è pericolosa per l'uomo. I calabroni, invece, sono degli insetti poco docili che non si fanno problemi a pungere ripetutamente chiunque possa rappresentare un pericolo per loro. Ad ogni puntura sferrata, iniettano veleno, quindi possono essere gravemente pericolosi sia per le persone allergiche che non.

Per concludere, entrambe le punture possono essere dolorose e, in certi casi, gravemente pericolose. Tutto dipende, però, dalla specie, dal tipo e dalla quantità di veleno e dalla risposta individuale di ognuno di noi.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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