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13 Marzo 2024
15:37

Dove vanno le tartarughe in inverno?

Prima dell'arrivo dell'inverno, alcune specie di tartarughe vanno in letargo. Tuttavia, dove si rifugiano durante i mesi più freddi? Ebbene, dipende tutto dalle singole specie, ognuna delle quali ha le proprie abitudini.

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Le tartarughe sono animali a sangue freddo e che quindi difficilmente sopravvivono alle basse temperature e alle rigidità dell'inverno. Molte specie vanno quindi in letargo, ma dove si rifugiano durante l'inverno dipende chiaramente dalla specie. Alcune, come le testuggini di terra, in inverno scavano buche o utilizzano tane di altri animali. Altre, come le tartarughe d'acqua dolce, possono invece nascondersi anche tra i fondali di fiumi, stagni e torrenti. Le tartarughe marine, invece, se inverno fa troppo freddo migrano verso acqua più calde e accoglienti.

Le tartarughe vanno in letargo?

Le tartarughe manifestano comportamenti differenti in risposta alle variazioni climatiche, inclusa l'opzione del letargo. Le specie terrestri dei climi tropicali o desertici, ad esempio, non vanno in letargo poiché non ci sono grosse variazioni climatiche col passare delle stagioni. Al contrario, specie come Testudo hermanni, T. marginata e T. graeca, testuggini mediterranee, tendono a entrare in letargo durante i mesi più freddi. Altre specie, come alcune tartarughe d'acqua, possono entrare in uno stato di letargo totale quando la temperatura circostante si avvicina ai 10°C.

È cruciale mantenere la temperatura del fondo dell'ambiente sopra i 4°C per garantire il mantenimento delle funzioni vitali dell'animale. Con l'arrivo del freddo, quindi, la tartaruga tende a diminuire gradualmente l'assunzione di cibo, entrando in uno stato latente in preparazione al letargo. Chi si distingue da tutto ciò sono le specie marine. Queste, infatti, non hanno mai bisogno di entrare in ibernazione, perché o il loro habitat si mantiene climaticamente costante per gran parte dell'anno oppure, se sottoposte al freddo, possono decidere di spostarsi e migrare verso mete più accoglienti.

Dove vanno le tartarughe quando sono in letargo?

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Anche in questo caso, bisogna fare una distinzione tra tartarughe di terra e d'acqua. Le prime tendono a rifugiarsi in buche che loro stesse scavano nel terreno, solitamente sotto foglie secche o detriti vegetali, dove si riparano dal freddo. Alcune possono addirittura rifugiarsi in tane di piccoli roditori o animali scavatori. Le tartarughe d'acqua dolce, d'altra parte, possono invece trascorrere l'inverno in letargo sul fondo di stagni, laghi o fiumi. Trovano spesso rifugio nelle acque poco profonde o nei sedimenti fangosi, dove la temperatura è più stabile. Lo scopo è per tutte quello di ridurre l’influenza diretta della temperatura ambientale e conservare la temperatura minima vitale.

Come capire se la tartaruga è il letargo?

Spesso le tartarughe in letargo sembrano morte in quanto restano completamente immobili, quindi è bene sapere, qualora si avesse uno di questi animali in casa, come capire se sono effettivamente "dormienti" o no. Innanzitutto, bisogna osservare i loro comportamenti con molta attenzione. Quando le tartarughe entrano in letargo, i loro processi metabolici rallentano drasticamente per conservare energia. Questo significa che il loro fabbisogno di cibo diminuisce notevolmente e spesso smettono completamente di mangiare. È importante quindi monitorare attentamente il loro comportamento alimentare durante i mesi più freddi.

C'è da dire poi che, durante il letargo, le tartarughe tendono ad assumere una postura diversa. Potrebbero ritirare le zampe e la testa nel guscio in modo più pronunciato rispetto al normale riposo. Questa posizione compatta aiuta a ridurre la perdita di calore corporeo. Inoltre, col passare del tempo, riducono drasticamente anche i loro movimenti. La situazione potrebbe risultare preoccupante se e solo se la tartaruga cambia colore, emana un cattivo odore e non risponde agli stimoli. In quel caso, allora, dovremmo preoccuparci perchè potrebbe essere effettivamente deceduta.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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