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11 Agosto 2023
10:08

Anche i pipistrelli sono stati gravemente danneggiati dalla guerra in Ucraina

La nottola comune, una specie di pipistrello che costruisce il nido negli edifici, ha subito gravi danni a causa dei bombardamenti che hanno distrutto le città ucraine.

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È risaputo che in ambienti antropizzati e abitati dall'uomo prosperano diverse specie animali e vegetali che hanno trovato nelle metropoli il loro luogo sicuro. Quando però subiscono dei drastici cambiamenti, è inevitabile che questi si ripercuotano anche sugli organismi che le abitano. La guerra in Ucraina, infatti, è un dramma non solo per gli esseri umani, ma anche per la fauna selvatica urbana e semiurbana delle città e delle regioni coinvolte nel conflitto. Un team di ricercatori ha recentemente esaminato gli effetti dei danni causati dalla guerra su una specie di pipistrello nota come nottola comune (Nyctalus noctula) diffusa nella città di Kharkiv nell'Ucraina nord-orientale. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Applied Animal Ethics Research.

I pipistrelli volano come gli uccelli ma, a differenza di quest'ultimi, non sono soliti costruirsi un nido, bensì prediligono come rifugi luoghi indisturbati che possano proteggerli dai predatori e dagli agenti esterni (pioggia, vento, ecc.). Gli ambienti maggiormente selezionati sono grotte, alberi e pareti rocciose, ma diverse specie si sono adattate a sfruttare anche ambienti creati dall'uomo: miniere, ghiacciaie e cantine; edifici come case, fienili, ponti e darsene.

Questo è il motivo per il quale il team di ricercatori ha voluto quantificare i danni causati dalla guerra sulle popolazioni della nottola comune scoprendo, così, che molti edifici usati come posatoi da tale specie sono stati distrutti e circa 7.000 esemplari sono stati uccisi. Inoltre, l'ambiente urbano di Kharkiv danneggiato dalla guerra, è diventato una trappola mortale per questi animali durante il periodo della migrazione autunnale o della sciamatura.

«I pipistrelli sono entrati negli interni degli edifici attraverso finestre lasciate aperte o rotte, con il risultato di rimanere intrappolati all'interno degli appartamenti stessi o tra gli infissi delle finestre», spiega l'ex dottoranda del Leibniz-IZW, Kseniia Kravchenko, del Centro Ucraino di Riabilitazione dei Pipistrelli (UBRC).

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Alcune delle finestre della città sono costituite da due vetri separati tra loro, quindi i pipistrelli ci finiscono in mezzo e non riescono più a uscire. Questo è un problema già noto agli scienziati dell'UBRC che prima del conflitto erano soliti salvare fino a 500 pipistrelli da tali finestre durante la migrazione autunnale. Con la situazione che attualmente sta vivendo l'Ucraina, questo fenomeno ha amplificato i suoi effetti, infatti il team riferisce di aver scoperto 2.836 nottole comuni intrappolate all'interno di edifici danneggiati dai bombardamenti e che circa il 30% di loro era già morto al momento del ritrovamento.

Inoltre, solo durante le prime settimane dall'inizio della guerra (febbraio-marzo 2022), quasi la metà degli edifici conosciuti come rifugi invernali di Nottole comuni è stata parzialmente (31,4%) o completamente (13,7%) danneggiata dai bombardamenti russi, situazione che potrebbe aver comportato l'uccisione diretta di migliaia di pipistrelli.

La situazione appena descritta prende una piega ancora più tragica se si considera che nel 2022 il numero di esemplari presenti a Kharkiv era eccezionalmente alto poiché le nottole comuni sono rimaste in città durante l'autunno. Gli scienziati, inoltre, hanno scoperto che gli individui avevano una massa corporea maggiore del solito.

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Questi cambiamenti potrebbero essere stati dettati dalla mancanza di luce dovuta dalla distruzione dei lampioni e delle centrali elettriche, situazione che avrebbe favorito l'ingresso di più pipistrelli in città. L'eliminazione di qualsiasi "barriera luminosa" ha facilitato un rapido recupero delle popolazioni di insetti attivi di notte che hanno attirato, di conseguenza, i pipistrelli.

La guerra ha reso le loro condizioni di lavoro estremamente difficili, ma il team del Centro ucraino di riabilitazione dei pipistrelli rimane comunque molto attivo e continua a salvare pipistrelli, raccogliere dati, tenere seminari e collaborare con molti scienziati e istituti in Ucraina e non solo. Questa ricerca fa riflettere su quanto sia importante ricordare che non siamo i soli a vivere su questo Pianeta e che, anche in ambienti urbanizzati costruiti dall'uomo, conviviamo con dei coinquilini. Nel momento in cui decidiamo di effettuare dei cambiamenti dobbiamo tener conto che le nostre azioni non influiscono solo sulla nostra vita, ma anche su quella di altri organismi e per questo dovremmo essere maggiormente coscienti e rispettosi.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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