Alcune api italiane sono state filmate mentre rubavano il polline dalla schiena dei bombi

Un piccolo gruppo di ricercatori italiani ha scoperto delle api "ladre" in Liguria, avvistate mentre rubavano il polline dalla schiena dei bombi.

24 Gennaio 2024
15:31
ape

Qualche anno fa un gruppo di entomologi ha avvistato per la prima volta delle api rubare del polline ad altri imenotteri. Da allora, in tutto il mondo si sono moltiplicati gli studi su questo comportamento, per dimostrare quanto fosse diffusa questa pratica. Nessuno era ancora riuscito in questa impresa, fino a quando un piccolo team di scienziati italiani ha recentemente segnalato questo comportamento tra le api liguri, in un nuovo studio pubblicato sulla rivista di settore Apidologie.

Questo studio ha anche confermato che le api possono essere "ladre" di polline in modo ricorrente e per diversi anni, dimostrando come tale comportamento può essere tramandato da generazione in generazione, dalle api operaie. A essere vittima di questi insetti sono principalmente i bombi delle lapidi (Bombus lapidarius), placidi imenotteri che non sembrano neppure accorgersi di venir derubati dalle loro cugine. In particolare, le api strappano via piccoli cumuli di polline dalla parte posteriore del bombo, dove l'insetto non può guardare mentre è impegnato a succhiare il nettare dei fiori del cardo lanoso (Cirsium eriophorum).

Gli autori dello studio, Tiziano Londei e Giuliana Marzi, due ricercatori indipendenti che vivono a Milano, hanno cominciato ad osservare questo comportamento nel 2019, durante un viaggio estivo sul Monte Antola, in Liguria. Per ottenere del materiale di ricerca, hanno anche provveduto a registrare i piccoli furti negli anni successivi, così da avere diverso materiale video per comprenderne meglio l'ampiezza del fenomeno.

Le ragioni di questi piccoli furti sono molteplici, spiegano i due ricercatori. Innanzitutto, le api non sono brave a raccogliere il polline dai fiori del cardo lanoso, che possono rappresentare buona parte della vegetazione presente in un prato di questo territorio montuoso.  I bombi inoltre, a causa delle loro maggiori dimensioni e "pelosità", si offrono per divenire degli ottimi obiettivi, visto che accumulano molto polline sopra di sé e vanno ghiotti del nettare offerto da questi fiori.

Grazie alle diverse osservazioni che hanno compiuto, i due ricercatori hanno anche notato che le api tendevano a preferire di più rubare ai bombi maschi rispetto alle femmine. Questo forse perché i maschi erano più coperti di polline ed apparivano meno aggressivi nei confronti delle api al momento del furto. «Non che le femmine di bombi reagissero particolarmente in maniera aggressiva» spiegano i due ricercatori all'interno del loro articolo, ma forse per ragioni ancora sconosciute le femmine sono più irrequiete di fronte alle api rispetto ai maschi.

Andando inoltre ad effettuare dei confronti con altri siti, Londei e Marzi si sono anche resi conto che non tutte le api di quel territorio condividono il comportamento del furto. I ricercatori sospettano invece che le api ricorrano a questo comportamento solo nelle aree in cui il polline è difficile da ottenere e dove ci sono molti altri alveari.

Le api necessitano del polline poiché esso svolge diverse funzioni all'interno dell'alveare. Non è soltanto infatti un nutrimento per le api adulte, ma permette anche di produrre la pappa reale, con cui le api nutrono le loro larve, funge da scorta alimentare, è una fonte preziosa di proteine e può essere utilizzato anche per riparare alcune piccole fratture strutturali all'interno delle loro arnie.

Le prime popolazioni di api mellifere che sono state viste rubare il polline dagli altri imenotteri sono stati trovati in Kansas e successivamente in California e in Indiana. Come detto, questa è invece la prima volta che le api sono state avvistate a rubare in Europa.  Secondo gli entomologi, sarebbe inoltre anche molto curioso capire se altre specie di api rubano il polline e come mai i bombi risultano così tranquilli, quando vengono defraudati dalle api. Certamente questo studio ci mostra un lato sorprendente e imprevisto del comportamento di questi piccoli insetti.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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