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13 Ottobre 2023
14:44

Un insolito fenomeno ha provocato frenesia sessuale in migliaia di coccodrilli australiani

In un allevamento australiano, migliaia di coccodrilli hanno cominciato ad accoppiarsi freneticamente dopo aver sentito il rumore provocato dalle eliche di un elicottero. Un comportamento che ha destato stupore, ma che potrebbe essere un sintomo del profondo malessere psicologico di questi animali.

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Quello che è successo in un allevamento di coccodrilli marini australiani la settima scorsa è qualcosa di davvero strano. Un elicottero stava volando a bassa quota, proprio per contare il numero dei soggetti presenti all'interno del Koorana Crocodile Farm,uno degli allevamenti più grandi del Queensland, quando il rumore provocato dalle eliche ha indotto un comportamento alquanto particolare nei maschi che hanno cominciato a urlare disperatamente in direzione del cielo, prima di iniziare ad accoppiarsi intensamente con qualsiasi esemplare gli capitavano a tiro.

A raccontarci questa storia è lo stesso proprietario del Koorana Crocodile Farm, John Lever, che in diretta televisiva ha chiesto agli esperti di dargli una mano, per comprendere il comportamento che non ha precedenti in nessuna parte del mondo.

Lever ha descritto una "scena apocalittica" nel suo allevamento che conta circa 3000 coccodrilli adulti e diverse centinaia di giovani. All'improvviso, udendo l'elicottero, i grandi rettili hanno cominciato a emettere i loro stranissimi versi, gridando verso il cielo come se cercassero di scacciare il mezzo che li stava per sorvolare. E dopo aver ottenuto ciò, hanno iniziato a rotolarsi nell'acqua e ad aggrapparsi a vicenda nella classica posizione che assumano durante il coito. «È stata una scena incredibile – ha detto l'allevatore – Dopo tanto baccano, i coccodrilli hanno cominciato ad accoppiarsi freneticamente per diversi minuti, aggredendo le femmine e altri maschi, completamente storditi dalla frenesia sessuale».

Con questo termine, gli scienziati definiscono quei momenti improvvisi in cui grandi numeri di animali e talvolta intere colonie cominciano a sfogare lo stress accumulato nei momenti o nelle settimane immediatamente precedenti con dei comportamenti orgiastici irrefrenabili che non hanno un vero e proprio significato riproduttivo ma sono il risultato di un problema di carattere sociale o comportamentale.

Secondo l'erpetologo Mark O'Shea dell'Università di Wolverhampton, una spiegazione si celerebbe all'interno dello stesso spettro comportamentale di questi rettili. La riproduzione dei coccodrilli infatti, ha spiegato O'Shea, avviene una volta l'anno e coincide con la stagione immediatamente precedente al momento migliore per deporre le uova. Queste devono essere infatti deposte in una tana o in un nido all'asciutto, nelle settimane successive alle grandi piogge. Il periodo è noto come stagione delle tempeste, perché in Australia i coccodrilli marini coordinano la loro libido con l'arrivo degli acquazzoni per non mancare il mese in cui le femmine sono più fertili.

coccodrilli

Ora, queste piogge arrivano principalmente fra la fine di febbraio e l'inizio di aprile e corrispondono all'inizio dell'autunno australe. I coccodrilli in pratica reagiscono al cambiamento del clima, iniziando a cercare delle femmine con cui riprodursi. Talvolta però ai maschi basta sentire il rumore delle tempeste per iniziare ad avere un forte impulso sessuale e il rumore lontano provocato dalle tempeste può avergli dato la stessa tipologia di informazione.

«Immagino inoltre che la corrente discendente di un elicottero grande e pesante creerebbe sopra ad uno specchio d'acqua un cambiamento di pressione percepibile dagli organi multisensoriali tegumentari (ISO) presenti sulla pelle dei coccodrilli – ha concluso l'esperto – E visto che la caduta della pressione barometrica di una corrente discendente può assomigliare al cambiamento di pressione di una tempesta, i coccodrilli hanno collegato il suono delle eliche alla variazione della pressione dell'aria circostante e hanno cominciato a subire gli effetti negativi dell'eccitamento collettivo di massa».

Le conseguenze di questo sorvolo sono state quindi due: il corpo dei maschi ha cominciato a produrre una grande quantità di ormoni sessuali e li ha anche indotti ad abbassare l'aggressività di altro tipo, tanto che diversi di loro si sono lasciati dominare dal comportamento sessuale dei loro simili senza ricorrere alla violenza che ci si sarebbe aspettati.

Qualunque sia la causa, secondo O'Shea il prossimo passo sarà quello che coinvolgerà le femmine, del tutto impreparate ad essere aggredite sessualmente dai maschi per colpa dell'uomo. Secondo l'erpetologo probabilmente cominceranno a costruire dei nidi per le loro uova, seppur non sia ancora chiaro se potranno dare al mondo delle covate visto che l'Australia è appena entrata nella primavera australe.

Una domanda sorge tuttavia in maniera spontanea: perché gli allevatori non avevano separato maschi e femmine all'interno del loro allevamento? Le  risposta è raggelante: non gli conveniva dal punto di vista logistico ed economico. Separare infatti così tanti animali in poco tempo è decisamente impossibile ed inoltre i proprietari sono molto interessati alla nascita di nuovi cuccioli, visto che vanno ad alimentare il loro business.

Il Koorana Crocodile Farm non non deve essere infatti confuso con i Centri di recupero di fauna selvatica o con le riserve naturali presenti in Europa. Si tratta di un vero e proprio "parco dei divertimenti", in cui il tema principale è quello dei coccodrilli e l'obiettivo è quello di far fare ai visitatori diverse tipologie di attività che, per quanto siano accettate in Australia, disgustano buona parte degli ambientalisti e degli animalisti del mondo, oltre alle persone di buon senso.

Il caso della scorsa settimana è purtroppo proprio perfetto per farci capire cosa non va in questa tipologia di allevamenti e ci permette anche di comprendere come ragiona chi fa business sulla pelle degli animali. Giunti all'ingresso del Koorana Crocodile Farm, i clienti hanno un'ampia scelta di opportunità che consentono di toccare, giocare, fotografare, abbracciare e persino cavalcare diversi esemplari di coccodrillo: tutto nella completa indifferenza nei confronti della sofferenza di questi animali.

La cosa tuttavia più grave di questo business (legale in Australia) è che questo non è l'unico allevamento in cui i turisti possono importunare questi grandi animali fra selfie, giochi strampalati e fotografie al limite del bizzarro ma è l'unico nel Queensland in cui è possibile acquistare della carne di coccodrillo o vari prodotti fatti con la pelle di questi animali ed optare anche di affittare un cucciolo per le feste di compleanno in casa.

Rispetto al numero degli esemplari, l'allevamento risulta inoltre troppo piccolo, considerando che oltre ai laghi artificiali in cui galleggiano i coccodrilli l'allevamento è composto principalmente da ambienti ricettivi per i turisti.  Per comprendere quindi appieno quello che è successo settimana scorsa, dobbiamo anche considerare il contesto di riferimento, con migliaia di maschi imprigionati dentro a delle recinzioni, in attesa di essere uccisi per la loro carne o per la loro pelle.

È normale che in quelle condizioni al minimo fattore di stress gli animali abbiano risposto nella maniera più estrema possibile. In questo gesto e in generale quando si vanno a verificare dei comportamenti orgiastici negli allevamenti, la frenesia sessuale può essere infatti un sintomo di un profondo malessere psicologico, se non anche ecologico e sociale, degli animali a cui si dovrebbe rispondere liberandoli dall'oppressione dell'uomo.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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