Intervista a Dott.ssa Alessandra Frosi
Veterinaria esperta in ozono terapia

«La piccola Pincher di 14 anni era tetraplegica e ormai non riusciva ad alzarsi. Aveva subito una brutta caduta e si erano creati dei nuclei ischemici multipli al midollo spinale cervicale. La risonanza magnetica non aveva dato esito della presenza di ernie del disco ma non c'era terapia che ormai potesse funzionare: il neurologo non aveva dato farmaci se non il cortisone e consigliato di farle fare fisioterapia ma alla sua pet mate non era stata data nessuna speranza di ripresa. Ho praticato l'ozono con infiltrazioni profonde sulla cervicale e grazie all'azione anti aggregante, anti ischemica e alla caratteristica di essere un vasodilatatore dopo dieci sedute la cagnetta si è rimessa in piedi».

Il caso è raccontato dalla dottoressa Alessandra Frosi, Vicepresidente e responsabile scientifica per la medicina veterinaria della Health's Ozone Society, a cui ci siamo rivolti per comprendere cosa è e a cosa serve l'ozono terapia nella cura degli animali.

Ferite gravi, enteriti, gastriti, processi infiammatori, osteoartriti: sono solo alcune delle patologie che vengono curate con questo gas che riesce ad avere effetti curativi e duraturi sulla salute dei nostri compagni di vita a quattro zampe. L'applicazione dell'ozono terapia si è sviluppata in ambito animale nell'ultimo ventennio ma saperla attuare con le giuste conoscenze e dosi è di importanza fondamentale. Sono appunto tanti gli ambiti in cui i risultati sono ormai scientificamente dimostrati ma per comprendere fino in fondo quali sono le patologie che possono essere così curate è necessario spiegare non solo gli ambiti di azione ma anche l'importanza di rivolgersi a chi ha le competenze per poter eseguire le sedute necessarie.

Che cosa è l'ozono?

L’ozono è un gas ed è un’entità chimica indicata come O3. E' una molecola altamente instabile che tende a legarsi rapidamente in millesimi di secondo a numerosi substrati. Ha 3 atomi di ossigeno, è altamente irritante, respirato è tossico. In natura ha un colore azzurrognolo e si ritrova nell’atmosfera. Ha eminentemente un’azione ossidante e ci protegge dai raggi UV.
Dico sempre anche ai miei studenti che l’ozono però non è solo esterno, lontano dal nostro corpo ma dentro di noi c'è un composto con la stessa firma chimica che è prodotto dai nostri anticorpi. Inoltre i granulociti neutrofili segmentati producono ozono, insieme ai monociti. E' stato scoperto grazie al lavoro di Richard A.Lerner e Paul Wentworth, due ricercatori del team dello Scripps Research Institute di La Jolla, San Diego, pubblicato su Science nel 2002.

Quali sono gli effetti benefici dell'ozono terapia in medicina umana?

Tante scoperte odierne sono frutto delle ricerche degli ultimi 10 -15 anni. Si sono studiati i processi ossido riduttivi, lo stress ossidativo che si verifica normalmente durante alcune funzioni del nostro corpo che sono del tutto fisiologiche. Le proprietà dell’ozono si sono studiate sin dai primi del Settecento ma soltanto a inizio Ottocento si sono cominciate a codificare le prime applicazioni in medicina umana.

Durante la Prima Guerra Mondiale, per esempio, l’ozono era utilizzato ampiamente per la cura delle ferite tanto per l’azione antisettica che per la capacità rigenerative antinfiammatorie e successivamente nei secoli è stato ampliato sempre di più lo spettro di azione e si è visto come agisce sulle patologie. Soprattutto alla fine degli anni 90 e sino a oltre il 2000 c’è stato un grande fiorire di ricerche scientifiche sull’ossigeno-ozono terapia.  Arrivando ad oggi, soprattutto negli ultimi 10 anni, c'è un numero impressionante di campi applicativi nella medicina umana. Per esempio soltanto su Pubmed si contano circa 33.000 lavori in medicina umana: più o meno quasi ogni giorno vengono pubblicati quattro ricerche nuove sull’ossigeno-ozonoterapia.

Il Ministero della Salute, circa una ventina di anni fa, ha approvato l’ossigeno-ozono terapia soprattutto per l’applicazione in ortopedia, in reumatologia e per la cura e il trattamento dell’ernia del disco. Oggi i campi applicativi si sono decuplicati: vanno dalla dermatologia alla gastroenterologia, dalla cardiologia alla nefrologia e viene usato per la cura delle malattie a sfondo autoimmune e degenerativo, ovvero per tutte quelle forme di malattie come l’Alzheimer, il diabete e così via.

Anche in medicina veterinaria oggi si vedono benefici a lungo termine

Sì, le prime applicazioni hanno riguardato soprattutto la clinica dei piccoli animali e dei cavalli. Stiamo parlando di cure che risalgono a ormai 23 anni fa: io e giusto altri due colleghi in Italia eravamo gli unici ad interessarci di ozono terapia. Ho frequentato un corso dedicato a medici umani ed ho riportato quelli che erano i protocolli e i range delle concentrazioni usate per l’uomo agli animali. Con pazienza ed in modo empirico li ho applicati inizialmente per la cura delle ernie del disco e delle problematiche ortopediche.

Ho approfondito e studiato il meccanismo d’azione per arrivare negli anni ad applicare l'ossigeno-ozono in tante altre patologie e quindi  a stendere dei protocolli operativi, i primi in Italia. Ho fatto parte con ruoli e responsabilità diversi delle tre più importanti società scientifiche italiane in ossigeno-ozono terapia ma la medicina veterinaria era sempre il fanalino di coda, presente ma all'ombra dei corsi medici umani in cui si condivideva una parte formativa  generale, priva di pratica clinica.

Ho fondato la Health's Ozone Society in cui la medicina veterinaria ha un suo spazio preciso, culturale, formativo. Ne sono il vicepresidente ed il responsabile scientifico di corsi che sono finalmente per soli medici veterinari con un numero di ore dedicato alla pratica clinica. Anche la Fnovi ha dato il patrocinio ai nostri corsi e ci ha appoggiato nel progetto di creazione di un percorso di accreditamento dello specialista  in ozonoterapia con Accredia. Questo per evitare la trivializzazione della pratica di questa splendida terapia che sta accadendo in questi ultimi due anni e dunque per difendere i diritti del paziente e del pet mate da figure non adeguatamente formate, qualificate o abusive.

Abbiamo perciò organizzato il primo Master universitario di secondo livello per soli medici veterinari, pilastro per l'accreditamento e primo del genere in Europa. Quasi tutti i docenti sono medici veterinari e la formazione è prevista per tutte le aree applicative della medicina veterinaria compresa la produzione e l'igiene  degli alimenti e dell'itticoltura.

Grazie a queste esperienze ho potuto avere una gran quantità di casi clinici per le diverse patologie ed ho potuto compilare un elenco per cui è stato possibile stabilire le percentuali di guarigione e/o miglioramento clinico per ciascuna. Oggi, in medicina veterinaria, l' Ozono terapia deve ancora svilupparsi, si deve ancora diffondere ma è necessario raggiungere i livelli formativi che ci sono in medicina umana.  L’interesse in Italia per questa terapia sta aumentando, soprattutto negli ultimi 5/6 anni.

Come viene somministrato l'ozono agli animali?

La miscela di O2O3 che usiamo a secondo delle concentrazioni costituisce un " Parco farmaci" vastissimo che finalizzato al meccanismo patogenetico della malattia che andiamo a trattare, interagendo con i vari meccanismi cellulari diventano "farmaci". Il bravo ozonoterapeuta quindi incide sul meccanismo della malattia, regolandolo, stimolando, deprimendo. Al contrario di quanto sembrano semplici le modalità di somministrazione, l'effetto terapeutico non è cosi scontato e facile da ottenere. Dipende dalla profonda conoscenza del meccanismo d'azione del gas.

I benefici sono duraturi?

In genere per molte patologie la guarigione è completa e duratura, per altre dipende dalla cronicizzazione della malattia, ma senz'altro l'azione dell'ozono è più forte dei farmaci (pensiamo per esempio ai vari tipi di dolore). Un altro esempio recente che mi è capitato è stato quello di una gatta di dieci anni che aveva una sindrome vestibolare che nel micio anziano porta a gravi perdite di equilibrio, i soggetti affetti non riescono a stare in piedi. Con sei sedute abbiamo risolto il problema e la gatta ora è in perfetta forma.

Ci sono effetti collaterali?

Non ci sono effetti collaterali o di carico tossico. Quest'ultimi dipendono dalla preparazione del medico ozonoterapeuta. Spesso se la terapia viene effettuata superficialmente non si ottiene nulla. Gli unici casi in cui non si può somministrare è la gravidanza, l'ipertiroidismo e l'epilessia (quest'ultimo aggiunto da miei studi ed esperienze cliniche poiché esacerba la patologia).

Quante sedute bisogna affrontare?

Il razionale terapeutico (le sedute, le dosi, ecc.) viene stabilito di volta in volta dal medico con una visita preliminare. L'ozono terapia può essere fatta per legge e per ovvie ragioni pratiche solo da medici, a parte l'uso coadiuvante per le terapie dermatologiche dei bagni con acqua ozonizzata fatti nelle toelettature che sono igienizzanti e i macchinari in questi casi non arrivano alle concentrazioni di quelli utilizzati in medicina veterinaria.

Oggi si trovano in commercio molti olii ozonizzati (produzione esplosa negli ultimi tre anni) ma è necessario porre attenzione alla loro qualità: ci sono precise caratteristiche che devono avere, stabilite da norme di farmacopea europea, sulle concentrazioni che quasi mai sono dichiarate e l'assenza di aldeidi ed altri composti tossici che inevitabilmente si formano durante il processo produttivo di ozonizzazione dell'olio. Questo è valido anche per le creme, dentifrici e colliri.

Il cane sottoposto al trattamento, ad esempio, deve essere preparato in qualche modo?

Per effettuare l'ossigeno-ozonoterapia, essendo mini-invasiva, non occorre anestesia: i nostri animali collaborano senza molti problemi. Noi membri della Health's Ozone Society stiamo implementando l'uso dellossigeno-ozono anche in itticoltura e in agricoltura adesso: abbiamo diversi lavori fatti in collaborazione con istituti di un certo calibro come l'Università La Sapienza di Roma per l'applicazione nel settore agricolo, nella lotta all'antibiotico resistenza, nell'igiene e produzione degli alimenti, nella disinfezione e salubrità delle acque (acquedotti, vasche d'allevamento, impianti industriali ecc.).

Come avviene il trattamento?

Attraverso diverse tecniche che, solo per semplificare, possiamo riassumere in infiltrazioni in punti specifici identificati dal medico veterinario esperto in ozono terapia, in In bagging ovvero sacchetti sotto vuoto in cui s'insuffla l'ozono che "lavora" sulla zona specifica trattata e anche con insufflazioni rettali.

Quanto costa mediamente una seduta di ozono? 

Posso indicare una cifra di base di 50 euro ma il costo varia a seconda della patologia da trattare, ovvero delle infiltrazioni necessarie e delle tipologie anche di interventi che mettiamo in atto. Il pet mate sarà informato del percorso dal terapeuta e ogni caso è a sé dunque è molto importante rivolgersi a professionisti che daranno tutte le informazioni necessarie proprio per garantire serietà e coerenza anche rispetto appunto ai costi.

I campi applicativi dell'ozonoterapia

  • Enteriti e gastriti;
  • Metrite post-parto con o senza ritenzione della placenta tramite insufflazioni gassose in utero;
  • Mastiti iperacute, acute e croniche;
  • Gastroenteriti dei vitelli;
  • Arteriopatie ischemiche del cavallo (osteite navicolare, trombosi della A. Iliaca Est);
  • Igiene e sterilizzazione (acqua e aria) degli allevamenti zootecnici (soprattutto aviari);
  • Infezione Herpes virus;
  • Encefalomielite murina;
  • Reovirus 3;
  • Virus della stomatite vescicolare;
  • IBR;
  • Artrite/Artrosi;
  • Epatiti;
  • Enteriti e gastriti;
  • Ernie/protrusioni discali;
  • Ulcere cutanee;
  • Piaghe da decubito;
  • Granulomi da leccamento;
  • Ustioni;
  • Ferite;
  • Fistole/ascessi;
  • Dermatiti e dermatosi di diversa eziologia;
  • Otiti esterne/medie;
  • Cistiti/uretriti/prostatiti;
  • Vulvo-vaginiti;
  • Edemi/ematomi;
  • Regolazione del sistema immunitario;
  • Regolazione del processo infiammatorio/algico.