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18 Dicembre 2023
12:26

Le popolazioni di pipistrelli in Inghilterra sono crollate per colpa del colonialismo

Secondo un nuovo studio, diverse popolazioni di pipistrelli inglesi hanno subito un forte crollo demografico da quando la Gran Bretagna ha abbattuto gli alberi per la costruzione della marina coloniale.

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Secondo un nuovo studio, pubblicato su Journal of Applied Ecology dagli esperti dell'Università di Exeter e del Bat Conservation Trust, il crollo demografico dei pipistrelli in Inghilterra sarebbe avvenuto agli inizi del periodo coloniale, nel momento in cui la corona inglese ha obbligato i boscaioli e i marinai del proprio regno a tagliare gli alberi necessari per costruire le navi in grado di raggiungere le colonie. Un evento storico senza precedenti, che ha ridotto la copertura vegetale dell'intero Regno Unito, ucciso miliardi di insetti e inavvertitamente creato vari problemi ai pipistrelli, non più in grado di sostentarsi né di trovare una casa all'interno dei boschi.

Tramite questo studio, gli scienziati sono stati in grado di calcolare che circa il 99% delle popolazioni di Barbastella barbastellus, una delle specie storiche di pipistrelli più importanti del Regno Unito, sono andate perdute per colpa di questo processo, che ha sì concesso alla monarchia inglese di divenire l'impero più grande della storia, ma anche una delle principali responsabili del crollo della biodiversità mondiale.

Per determinare quanto è stato grande il crollo demografico che ha colpito i pipistrelli inglesi, gli scienziati hanno dovuto analizzare il loro genoma, che nasconde le tracce dell'immenso collo di bottiglia che si è andato a creare a seguito dell'estinzione di un gran numero di popolazioni. Con questo termine specialistico, i biologi descrivono quell'evento che si verifica quando il numero di individui facenti parte di una popolazione diminuisce drasticamente, tanto che i sopravvissuti sono il frutto dell'unione di pochi individui che presentano un'elevata parentela o una ridotta diversità genetica.

Le barbastelle occidentali della Gran Bretagna hanno così raccontato come hanno subito il crollo vertiginoso della loro popolazione, proprio negli anni in cui il paese si apprestava a tagliare un'enorme quantità di alberi, prima che i governanti comprendessero che conveniva importare il legname dall'estero e, più di preciso, proprio dalle colonie che si volevano raggiungere. Inoltre, confrontando le popolazioni attuali, gli scienziati hanno trovato una maggiore diversità genetica tra i pipistrelli delle aree boschive, ricche di latifoglie e di habitat diversificati, rispetto a quelle popolazioni che vivono fra le grotte e le campagne, dimostrando che dove sono rimasti gli alberi gli animali hanno continuato a sopravvivere e a riprodursi normalmente.

«Questa ricerca consente anche di valutare in miglior modo gli effetti devastanti dell'attuali sfide ambientali che l'uomo propone a questi delicati animali», ha dichiarato la dottoressa Orly Razgour dell'Università di Exeter, una degli autori dello studio. «Oggi infatti la luce artificiale delle strade allontana i pipistrelli da alcune aree del paese, riducendo la connettività delle popolazioni. D'altronde i pipistrelli di solito si appollaiano su querce e faggi maturi ed è noto che beneficiano di aree con una sostanziale copertura boschiva».

Secondo la dottoressa Razgour i risultati dello studio verranno utilizzati per aggiornare lo stato di conservazione delle barbastelle occidentali come degli stessi boschi in cui sono ancora presenti, anche se è molto difficile nello stato attuale aumentare la copertura vegetale di questi luoghi. In futuro il team del Bat Conservation Trust (BCT) desidera condurre nuovi studi genetici su altre specie di pipistrelli, così da disporre un quadro ancora migliore della situazione attuale e del crollo demografico avvenuto a cavallo della fine del Cinquecento e per tutto il Seicento.

La dottoressa Katherine Boughey, responsabile scientifica del monitoraggio del BCT, proprio su questo si è soffermata recentemente, dichiarando che questo metodo risulta un punto di svolta per la conservazione dei pipistrelli. «Fino ad ora, siamo stati in grado di osservare solo i recenti cambiamenti nelle popolazioni, anche se prove aneddotiche suggeriscono che le popolazioni di pipistrelli del Regno Unito sono ai minimi storici. Tuttavia, grazie ai nuovi mezzi, ai nostri sforzi e alla ricerca genetica, ora abbiamo le prove del declino storico delle barbastelle e siamo in grado di ottenere prove simili per altre specie di pipistrelli da tutelare».

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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