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19 Maggio 2021
15:02

I gatti e la sindrome di Down, perché è sbagliato definirla per gli animali

La “trisomia 21” definita così proprio per la presenza di una copia in più del cromosoma 21, è una malattia genetica soltanto umana, perché il numero e la disposizione dei cromosomi è completamente diversa rispetto a quella degli animali, i quali oltretutto non posseggono quello 21. Con questo non significa che gli animali non possano presentare trisomie e quindi alterazioni genetiche.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Non esistono animali con la sindrome di Down, né tantomeno gatti. La “trisomia 21” definita così proprio per la presenza di una copia in più del cromosoma 21, è una malattia genetica soltanto umana, perché il numero e la disposizione dei cromosomi è completamente diversa rispetto a quella animale.

La sindrome di Down negli essere umani

La definizione precisa che ne dà l’MSD, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, è “disturbo cromosomico dovuto alla presenza di un cromosoma 21 supplementare che causa deficit intellettivo e anomalie fisiche”. Per chiarire meglio: tutte le informazioni genetiche di un essere umano sono contenute nei cromosomi che vanno a formare la catena del Dna. L’uomo ne ha 23 coppie, quindi 46 in tutto e, la sindrome di Down, porta ad averne tre di quello 21.

Le alterazioni genetiche negli animali

Questo non succede nei gatti e negli animali. Anche loro, infatti, possiedono una struttura genetica e quindi dei cromosomi (per esempio i cani ne hanno 39 coppie e i gatti ne hanno 38), ma sono distribuiti in maniera totalmente diversa e l’organizzazione e la sequenza sono diverse a seconda della specie. Ma soprattutto non hanno il cromosoma 21, motivo per cui non possono soffrire della sindrome di Down.

Trisomie cromosomiche sì, ma la trisomia 21

Con questo non significa che gli animali non possano presentare trisomie e quindi alterazioni genetiche di qualche cromosoma, l’unica cosa certa è che non esiste un errore del Dna che colpisca il cromosoma 21. Tornando ai gatti, per esempio, o meglio alle gatte, anche se molto raramente possono essere colpite dalla Sindrome di Klinefelter, una trisomia particolare completamente diversa rispetto a quella 21. Infatti riguarda i cromosomi che determinano il sesso. Il maschio è caratterizzato da XY e la femmina XX. Con questa alterazione si aggiunge alla catena genetica un cromosoma X, diventando XYX. Questo comporta per il micio la sterilità.

La storia del gatto Monty

Qualche tempo fa il gatto Monty diventò famoso in Rete grazie al suo muso particolare che presenta gli occhi distanti e il naso schiacciato. Osservandolo Monty è difficile non legare il suo aspetto alla Sindrome di Down, perché ricorda molto le alterazioni morfologiche provocate dalla trisomia 21. Ma, poiché, come abbiamo detto, in maniera simile agli umani anche i gatti possono essere affetti da trisomia, in Monty è successo che questa anomalia genetica, che non sappiamo quale sia, lo ha fatto nascere senza il ponte nasale e incapace di trattenere la pipì.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Simona Sirianni
Giornalista
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